PESSOLANO: «SI FACCIA CHIAREZZA SUL CROB I LUCANI MERITANO UNA SANITÀ PIÙ EFFICIENTE»
Per il leader di Azione Basilicata «le dimissioni del Direttore Sgambato confermano i limiti delle scelte strategiche della Giunta regionale nell’affidamento degli incarichi»
«Le dimissioni del Direttore Scientifico dell’Irccs Crob confermano ancora una volta i limiti delle scelte strategiche della giunta Bardi negli affidamenti degli incarichi di direzione delle nostre aziende sanitarie e non solo. La Sanità lucana versa in una condizione di pesante criticità con gli effetti delle gravi carenze di personale, con il peso di lunghe liste d’attesa a carico dei cittadini e con una evidente mancanza di prospettive strategico-organizzative». Così dichiara il segretario regionale di Azione Basilicata, Donato Pessolano. «Ritengo grave – continua il leader di Azione – l’inerzia del governo regionale di destra di fronte ad una tale disfatta. Sarebbe interessante, e faccio appello agli organi di garanzia del governo regionale come la IV Commissione consiliare, approfondire gli aspetti che determinano queste uscite anticipate dalle direzioni delle nostre aziende sanitarie». «L’Irccs Crob ormai resta solo nelle mani del Direttore Amministrativo e – prosegue Pessolano – quindi, di fatto, non più capace di governare i processi clinico-assistenziali che gli sono affidati. Non dimentichiamo anche che l’Asp è attualmente senza un Direttore Generale e con un Direttore Sanitario che svolge entrambe le funzioni in una sorta di governo monocratico, senza alcuna garanzia di collegialità nelle scelte strategico-programmatiche e di amministrazione trasparente. E di questo non se ne comprendono le motivazioni, considerato che è attualmente disponibile una graduatoria da cui attingere per affidare un nuovo incarico». «Questi temi – conclude il segretario regionale di Azione Basilicata Pessolano – non possono aspettare i tempi e i risultati della campagna elettorale e di quello che sarà la tenuta del governo delle destre senza più centro, dopo il voto del 25 settembre. Azione Basilicata chiede quindi un cambio di passo nelle politiche sanitarie, a difesa dei cittadini e per garantire il diritto di cura degli ammalati».