TRA POTENTINI VOLANO PUNTURE MODERATE A “OLTRE IL GIARDINO”
Pergola, Cannizzaro e Robilotta ospiti della Tribuna politica di Cronache Tv: botta e risposta incrociato su greggio e gas
Tre potentini. Politici emergenti contaminati con esperienze civiche. Ferrati sui temi e garbati nella polemica pur mantenendo sempre il punto. Ieri sera alla nostra tribuna elettorale “Oltre il giardino” sono entrati in contesa i candidati Francesco Cannizzaro, di “Noi moderati”, Rocco Pergola, socialista inglobato per accordo nazionale nel Pd, e Roberto Robilotta di ItalExit-Per l’Italia con Paragone. Anche quest’ultimo, pur portando nel nostro giardino posizioni di dissenso e rottura molto estreme, le ha espresse sempre con garbato eloquio non mancando l’affondo. Pugno di ferro in guanto di velluto per il rappresentante di Paragone, un movimento in risalita nei sondaggi. Robilotta con la sua associazione potentina era stato promotore e apripista della candidatura a presidente della Regione di Vito Bardi; esperienza che oggi boccia in modo netto e incontrovertibile. Francesco Cannizzaro è invece l’espressione più autentica del moderatismo di centrodestra che si tempera a perfezione con il buon senso lucano di tradizione. Il più votato alle ultime comunali di Potenza, tanto da diventarne il presidente, è il mossiere lucano di Lupi e Toti che porta giudizio agli alleati estremi. Cannizzaro ha fatto sentire la propria voce nelle baruffe della Regione e del Comune, moderatemente s’intende, e punzecchiato su quel De Magistris, oggi politico e un tempo inquisitore dei suoi genitori, prosciolti da ogni accusa, ha evitato con stile la vicenda, chiosando da bravo avvocato su pecche e tare della Giustizia lumaca che è suo tema elettorale. Altrettanta moderazione si è percepita negli interventi pertinenti di Rocco Pergola, uomo di consenso radicato in città, vicepresidente del Consiglio a Potenza e assessore all’Urbanistica con Santarsiero, dopo apprendistato giovanile nelle sezioni socialiste. Pergola è uno “dei dodici apostoli” secondo definizione dell’Avanti, che hanno trovato posto nelle liste del Pd, e non sempre in buona posizione. Delle note vicende interne del Ps Pergola declina, come ospite di un partito chiamato a chiedere voti sulle affinità di programma e non sulle divergenze interne. Una finestra su formazioni che appaiono poco nei tg nazionali, ma che meritano ascolto e attenzione per la qualità dei candidati che non hanno mancato di duellare su greggio, gas e Basilicata.
Paride Leporace