ARTIGIANI OSCURATI DALLE ESPOSIZIONI SELVAGGE
Matera, botteghe storiche in attesa di una più rigorosa attuazione del “Piano di commercio della città”
Sono sempre più numerosi i turisti che, attratti dalla bellezza dei Sassi, vengono a visitarli per apprezzarne la particolarità e soprattutto la loro struttura architettonica, un inestimabile patrimonio dell’Unesco, fatto di antichissime dimore completamente intagliate nella roccia, frutto di un’arte unica e irripetibile nella storia dell’umanità.
E non è dunque un mistero che tra le economie principali della popolazione materana lo sviluppo turistico continua a rappresentare uno degli introiti più proficui della citta dei Sassi, collegato com’è all’acquisto di prodotti artigianali tipici. E in effetti di laboratori di vero artigianato artistico di ottime è antiche tradizioni locali, nei Sassi ve ne sono più d’uno. Ma chi arriva a Matera, per ammirarne i panorami e per immortalarli scattando delle foto che rimarranno per sempre degli album dei telefonini, la prima esperienza per così dire di ‘souvenirs locali’ in cui si imbatte è una lunga sequenza di chincaglierie e oggettistica che di artigianale ha davvero poco anche perché si tratta di articoli commerciali prodotti in serie e reperibili in qualunque parte d’Italia.
Ebbene, malgrado la questione sia stata affrontata anche in Consiglio Comunale e malgrado alcune sanzioni inferte dalla Polizia locale, le esposizioni di chincaglieria e cianfrusaglie turistica continuano a tappezzare le principali vie del centro storico di Matera, ponendosi in netto stridore con la bellezza artistica delle strade e delle piazze cittadine.
La stessa Amministrazione Comunale più volte ha dichiarato di voler definire delle linee ancora più rigorose nella regolamentazione prevista dal ‘Piano di Commercio della città’, un documento elaborato tra l’altro a protezione delle tradizioni e dei laboratori artistici cittadini, e che tra l’altro a febbraio scorso è stato sottoposto a un’accurata revisione.
Ma nonostante le dichiarazioni municipali, la situazione delle esposizioni selvagge è esattamente identica a prima tanto più che talvolta esse tappezzano interi muri esterni pur trovandosi nelle immediate vicinanze di vie storiche e palazzi neoclassici o di particolare stile architettonico che caratterizzano la storia di Matera. L’antica via Beccherie per esempio, un tempio zona di macellerie nostrane e poi area di tante vere botteghe artigiane oggi è anch’essa assillata da una continua serie di esposizione di souvenirs industriali e oggettistica varia che dovrebbe rappresentare i prodotti tipici della tradizione materana, ma in realtà rappresentano tutt’altro.
Chincaglierie che indubbiamente catturano l’attenzione dei passanti, alcuni dei quali si fermano per comprarle e sono anche colti dall’imbarazzo della scelta, mentre qualcun altro si chiede quanto tempo dovrà ancora passare prima che si restituisca un volto più sobrio, più originale e meno ‘turisticizzato’ alle viuzze storiche di Matera di modo che i veri artigiani dei Sassi che stanno lentamente scomparendo, possano ritrovare i loro spazi, rivitalizzare le loro botteghe e vivere dignitosamente della loro arte secolare.