MONITORAGGIO ARIA, NUOVA MISSIONE SUARB: SCOPPIARE IL “BUBBONE” PROROGHE IN ARPAB
Trasmessi gli atti, il Dg Ramunno teme risvolti «penalmente rilevanti» qualora non si espletasse l’appalto milionario
Preoccupato dal fatto che, qualora si verificasse, l’omessa gestione e manutenzione della rete fissa e mobile di monitoraggio della qualità dell’area, costituirebbe anche e soprattutto «una fattispecie penalmente rilevante per gli organi di vertice dell’Arpab», e avendo trovato, come sembra, buona sponda nel Dg della Stazione unica appaltante Suarb, Donato Del Corso, il Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Donato Ramunno, ha messo mano all’annosa pratica dell’importante gara d’appalto per il servizio citato. Dopo anni di proroghe in favore della Orion Srl con sede in Veggiano in provincia di Padova, ditta beneficiaria, tra le altre cose, di un affidamento diretto, risalente allo scorso giugno, da parte dell’allora Dg facente funzioni Achille Palma e relativo all’acquisto di sensori per stazioni meteo, finalmente ultimati gli adempimenti Arpab e demandata la competenza al Dipartimento regionale Suarb per l’indizione della procedura di gara afferente ai servizi finalizzati alla gestione e alla manutenzione della rete fissa e mobile di monitoraggio della qualità dell’aria: valore dell’appalto, 1 milione e 64 mila euro Iva inclusa. Senza il perfezionamento burocratico, la Suarb era nella «oggettiva impossibilità» di procedere. La nuova missione per la Suarb, spezzare il “bubbone” delle proroghe delle proroghe all’Arpab sul monitoraggio dell’aria, ha un suo coefficiente di difficoltà. Il precedente appalto specifico, più o meno dal valore economico analogo, 705 mila euro Iva esclusa, ebbe un iter lungo e in parte travagliato. Con gara indetta nel novembre del 2015, aggiudicazione alla Orion col ribasso del 14%, che da seconda classificata riuscì a ribaltare l’originario esito tramite il ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, nell’aprile del 2017. Alla scadenza triennale del contratto, nel giugno del 2020, non essendo perfezionate le procedure di gara per l’individuazione di nuovo gestore, la proroga di 6 mesi. La fiducia nei tempi mostrata dall’allora Commissario dell’Arpab, Michele Busciolano, fu smentita dai fatti. Tanto che la pratica del «nelle more» con annesse proroghe delle proroghe, è passata poi nelle mani dell’ex Dg Tisci e del Dg f.f. Palma. L’ultima proroga in favore della Orion Srl, per un periodo di 12 mesi, è stata concessa nel dicembre 2021. Per cui, stante «l’imminente scadenza» dell’ultima deroga della deroga e considerato che «il mancato espletamento della gara impedirebbe di fatto all’Arpab di poter garantire il servizio manutentivo con tutte le negative conseguenze che ne deriverebbero per la salute pubblica della comunità locale», al via la corsa contro il tempo.