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RIGENERAZIONE URBANA, A POTENZA RINNOVATA LA ZONA DI VIA MAZZINI

L’ intervento sull’area ormai desueta del camminamento pedonale che collega la stazione FAL di via Roma con l’accesso delle scale mobili di via Armellini. L’appunto del consigliere Telesca: «Tutti interventi avviati dalla precedente Amministrazione di cui questa se ne prende indebitamente i meriti, tra presenzialismi e tagli di nastri»

Pare che il volto del capoluogo lucano inizi a cambiare: più opere di urbanizzazione che incentivano alla mobilità sostenibile grazie al completamento del progetto di rigenerazione urbana del DUT 6 – che per inteso è il cosiddetto “Distretto Urbano di Trasformazione”, uno specifico ambito urbano per il quale il Comune di Potenza ha previsto un intervento incisivo destinato ad innovare in modo sostanziale l’assetto fisico e funzionale di parte della città ormai desueta – nello specifico, nell’area di Via Mazzini. Ovvero, la scalinata che collega la stazione FAL di via Roma all’ingresso del plesso delle scale mobili di via Armellini. Ieri mattina il taglio del nastro della rinnovata viabilità pedonale: insieme al sindaco Mario Guarente, il vicesindaco Michele Napoli e l’assessore del Comune di Potenza con delega all’Urbanistica Antonio Vigilante, presenti assessori e consiglieri comunali, delegati della VI Commissione, i tecnici progettisti oltre ai cittadini curiosi. «In tema di rigenerazione Urbana e nell’ambito del Regolamento Urbanistico – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Antonio Vigilante – i DUT hanno l’obiettivo ricorrente di caratterizzare l’area attraverso la riorganizzazione dei fabbricati esistenti mediante una nuova ridistribuzione degli stessi in modo da poter ricavare spazi pubblici, aree di aggregazione, verde pubblico attrezzato e parcheggi secondo le specifiche normative contenute nelle schede di dettaglio». L’intervento è stato attuato attraverso i principi e le modalità della perequazione urbanistica, con l’acquisizione gratuita da parte dell’Amministrazione comunale, di aree necessarie alla realizzazione degli spazi pubblici indicati. Nel caso del DUT 6 l’intervento ha previsto la demolizione del fabbricato “Croff Procaccio” arretrandolo a margine della scarpata per consentire un migliore innesto di Via Armellini su Via Mazzini, oltre a garantire su via Mazzini una organizzazione più equilibrata della logistica urbana. «L’intervento – prosegue Vigilante – rappresenta uno dei più fulgidi esempi di riqualificazione di aree degradate all’interno del tessuto urbano consolidato. Abbiamo tutti memoria del degrado che rappresentava sia il fabbricato “Croff Procaccio”, sia le sue aree pertinenziali». Le opere ieri inaugurate sono il frutto della realizzazione delle opere pubbliche connesse all’intervento di rigenerazione urbana pari ad un valore di circa 570.000 euro e hanno previsto oltre alla sistemazione delle condotte fognarie e delle acque piovane del distretto urbano, anche la realizzazione del cammina- mento pedonale lungo via Mazzini e di una scala che avrà la funzione di collegamento della Stazione FAL via Roma con l’accesso di via Armellini e delle Scale Mobili. «Quest’ultima infrastruttura – ha evidenziato il primo cittadino Mario Guarente – oltre a rappresentare un felicissimo esempio di riqualificazione urbana, insieme all’intervento previsto dalla Regolamento Urbanistico, è da considerare come un ulteriore passo verso un sistema di mobilità plurimodale, teso a migliore anche la connessione con il nostro centro storico». Spazi pubblici completamente rinnovati, più belli e vivibili, in cui ritrovarsi come comunità. Peccato che arrivi la nota dolente: «Quest’opera che è stata inaugurata in pompa magna – spiega il consigliere comunale Vincenzo Telesca – non è altro che un intervento fatto dall’Impresa edile La Gala Costruzioni srl la quale, dovendo corrispondere gli oneri di urbanizzazione e di concessione edilizia per l’area in questione, ha eseguito “a scomputo” l’opera con annessa prestazione di servizio con un accordo fatto già con la precedente Amministrazione comunale», quella De Luca per inteso. «I termini dell’Accordo prevedevano, appunto, la realizzazione di un’opera di interesse pubblico e c’era appunto – dettaglia Telesca – questa scalinata che collega via Roma con via Ermellini che necessitava di una messa in opera che a tutti gli effetti è stata realizzata da un privato che, invece di versare i soldi al Comune per le tasse dovute per la costruzione edilizia avviate dall’Impresa, si sono utilizzati parte di questi soldi per intervenire fattivamente con questa struttura di pubblica utilità – spiegata in soldoni – quindi ciò che ha fatto questa Amministrazione non è altro che tagliare il nastro – enfatizza Telesca – perché sia le autorizzazioni e le modifiche avviate dal Regolamento Urbanistico, individuando quest’area come idonea per poter intervenire è stata fatta dalla scorsa Consiliatura, sia l’avvio a procedere per “scomputo” con questi soldi che hanno finanziato praticamente l’opera in essere non è il risultato del lavoro di questa Amministrazione». «Tutte cose che unitamente ad altri esempi – enfatizza il consigliere di opposizione – sono state avviate dalla precedente Amministrazione di cui questa si sta facendo merito quando invece ne sta semplicemente portando a termine il lavoro. Raccogliendone i frutti seminati da altri». «Ci sarebbero tanti progetti preliminari – incalza Telesca – lasciati in eredità dalla precedente Amministrazione che sarebbero pronti per essere resi esecutivi eppure nulla è stato fatto. Con soldi che sono lì completamente fermi, sia su interventi da rendere sulla città sia su zone che richiederebbero un intervento più urgente e massiccio. E invece loro che fanno? Agiscono in proclami e in presenzialismi come se fossero in una continua campagna elettorale con cose che neanche hanno concretizzato loro, perché nulla parte direttamente dal proprio operato», conclude il consigliere Telesca non prima di ringraziare Nicola Lagala , il quale «con spirito imprenditoriale, che la precedente Amministrazione ha ben percepito, ha aiutato a fare impresa pensando alla riqualificazione di parte della città di Potenza»

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