AGENDA BASILICATA IMPRESE
In prospettiva invece servirebbero misure d’investimento per l’adeguamento e ammodernamento alle nuove e più stringenti regole della transizione energetica, ponendo al centro l’impresa quale soggetto virtuoso, sostenibile e produttore/fruitore
Crisi energetica: Agenda Basilicata Imprese
Potenza, 6 settembre 2022
Alla Regione diciamo di uscire dall’indeterminatezza attivando misure concrete per sostenere le PMI Lucane in questa fase di forte instabilità.
Il coordinamento delle associazioni datoriali del settore agricoltura, commercio, turismo, artigianato, cooperazione e servizi aderenti ad –Agenda Basilicata imprese- dopo l’incontro di ieri tenuto nella sala Inguscio della Regione Basilicata avanza alcune proposte in merito alla problematica dei costi energetici e alle possibili misure che la Regione Basilicata vorrà porre in essere per sostenere le PMI in questa difficilissima fase, al fine di favorire un reale ammodernamento del sistema produttivo lucano nell’ambito del più generale processo di transizione energetica posto in essere a livello di U.E..
Assoluta centralità, si ritiene, sia la definizione di una politica energetica regionale che tenga conto non solo delle utenze domestiche ma anche di quelle business. (imprenditoriali, produttive e industriali).
In ragione della grave e complessa fase che stanno attraversando tutte le Imprese lucane si richiedono interventi certi e immediati, poiché ogni ulteriore procrastinazione potrebbe determinare la chiusura di migliaia di PMI.
Urge attivare misure che permettano di scavallare questa fase di forte turbativa con l’impennata dei costi che, come rilevato dalla stessa Regione nel comparare i semestri 2021 con quelli del 2022, sono triplicati e per l’effetto, oggi non si riesce a far fronte a tali aumenti.
Urgono misure di sostegno al funzionamento energetico da alimentare attraverso le compensazioni ambientali per le coltivazioni estrattive presenti in Regione Basilicata.
A tal proposito segnaliamo quanto segue:
A-La possibilità di prevedere misure a favore delle PMI finalizzate in questa fase, speriamo limitata, a contenere l’aumento vertiginoso dei costi e dall’altro incentivare e accompagnare le PMI che si convertano alla transizione energetica e garantiscono tutela ambientale e sostenibilità. (si potrebbe attivare un fondo di garanzia Regionale per dilazionare i costi correnti fino a 10/12 anni).
–In prospettiva invece servirebbero misure d’investimento per l’adeguamento e ammodernamento alle nuove e più stringenti regole della transizione energetica, ponendo al centro l’impresa quale soggetto virtuoso, sostenibile e produttore/fruitore.
–Tali misure oltre ad essere un concreto segnale a favore del nostro sistema imprenditoriale,
coglierebbe l’attualissima questione connessa all’adeguamento e al processo di modernizzazione a cui le aziende sono sottoposte, in ragione di quanto previsto nelle disposizioni in materia di tutele ambientali e della transizione energetica, che richiamano importanti programmi d’investimento in particolare previsti nelle disposizioni UE ma anche nazionali a partire dal PNRR.
–Indispensabile garantire le più idonee soluzioni legislative e tecnico-amministrative in base alle quali il tessuto delle PMI Lucane (oltre 45.000 diffuse su tutto il nostro territorio) dei vari comparti produttivi, vengano indirizzate e svolgano una strategica centralità e un rinnovato protagonismo su questa materia, caratterizzandosi nella duplice veste, da un lato di produttori con appropriati e avanzati investimenti tecnico/strumentali e dall’altro quali fruitori dei servizi energetici.
B-Un ulteriore proposta riguarderebbe fondo d’incentivazione per l’efficienza e la transizione energetica che dovrebbe caratterizzarsi quale strumento premiale a favore delle aziende e di quelle che aggregano e fanno sistema; che danno vita a “distretti produttivi”, “comunità energetiche”, ”reti d’impresa”, “areali ad economia circolare”, “zone a vantaggio economico”, “ambiti produttivi ottimali” ecc.., nei quali privilegiare innovazioni tecnologiche, servizi, digitalizzazione, bio-economia e attività sostenibili, favorendo altresi reciprocità tra livelli pubblici e privati, con l’obbiettivo di rafforzare il sistema imprenditoriale esistente e nel contempo favorire la realizzazione di nuovi investimenti e moderne iniziative, in una logica integrata, intersettoriale e tecnologicamente avanzata che generi vantaggi competitivi locali a favore delle PMI Lucane.
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