RITORNO A SCUOLA, LE “ASSENTI INGIUSTIFICATE”
Matera, alla vigilia della ripresa delle lezioni, torna l’inchiesta di Cronache sulle strutture incompiute
L’inizio dell’anno scolastico 2022 / 2023 vede oltre 30mila studenti della provincia di Matera riprendere le lezioni e anche Cronache tv riprende la sua inchiesta sulle condizioni degli edifici scolastici materani.
Siamo partiti proprio dalla celebre scuola Bramante che, e questo già lo si sapeva, dopo oltre dieci anni è ancora una volta assente all’appuntamento dell’inizio scolastico. I lavori sono ancora in corso d’opera e si spera davvero che entro ottobre, come da ultima proroga, l’istituto sarà inaugurato e pronto ad accogliere gli studenti.
Altro celebre assente a inizio anno scolastico è il famoso “Duni” lo storico liceo classico dove i grandi del passato hanno studiato e insegnato. L’istituto è sbarrato e il pannello descrittivo dei lavori ci dice che gli stessi sarebbero dovuti essere completati un bel po’ di tempo fa. E coloro chi qui hanno studiato non nascondono la grande tristezza nel vedere questo edificio ancora deserto e privo del vociare degli studenti, gli stessi che sarebbero dovuti essere le future classi dirigenti. Resta solo il cancello sbarrato e un pannello che quasi come una beffa reca scritto ‘Open day’ mentre qui invece tutto è chiuso. Torneranno invece regolarmente nella loro scuola, gli studenti della Torraca, situata in viale Aldo Moro, anche se paradossalmente questa scuola non sarebbe più dovuta essere qui in quanto è previsto da un progetto comunale che venga completamente abbattuta per essere ricostruita in un’altra area della città.
Vi sono poi scuole che non riapriranno perché in realtà non esistono ancora e infatti in questo grande spiazzo pieno di cespugli e non solo, che era occupato dalla demolita ex centrale del latte, doveva sorgere la nuova scuola Torraca, un notevole progetto di edilizia scolastica che doveva includere anche la capacità insediativa della vicina scuola ‘Nitti’ che, come dicono i verbali comunali -Presenta tutta una serie di enormi criticità di carattere strutturale-
Nel frattempo la stessa scuola ‘Francesco Saverio Nitti’ presenta una parte ancora circoscritta da un piccolo cantiere sorto per la ‘realizzazione di lavori di adeguamento e adattamento funzionale degli spazi delle aule’. Anche qui il pannello dei lavori ci dice che essi dovevano essere completati lo scorso mese. Ripartono regolarmente le lezioni alla scuola media Nicola Festa anch’essa un edificio di storiche memorie, soltanto che il muro d’ingresso oltre a presentare anche qui gli scarabocchi dei vandali dello spray, ha la targa di denominazione della scuola che è completamente sbiadita e illeggibile, un paradosso per chi vi entra proprio per imparare a leggere e scrivere in maniera ‘chiara’.
Ma la vera nota dolente ed emblematica delle vane promesse della politica lucana resta ancora una volta l’enorme scheletro abbandonato di quello che sarebbe dovuto essere il recupero e la ristrutturazione del secondo padiglione dell’ex ospedale civile di Matera e che avrebbe dovuto ospitare le residenze universitarie.
Un progetto di enorme valore architettonico ed economico finanziato per 13 milioni di euro. Un’opera emblematica della garanzia del diritto allo studio che venne approvata con delibera della Giunta regionale di Basilicata nel 2011 e tra l’altro cofinanziato dal ‘Miur’ il Ministero dell’istruzione dell’Università della Ricerca.
Ma tra varianti e ditte fallite questo scheletro resta incompiuto e con esso probabilmente le carriere di tantissimi ragazzi che avrebbero potuto soggiornarvi per studiare e formarsi nella città dei Sassi.
Tutti loro si sono fermati davanti allo STOP che permane ancora sulla strada che conduce al grande studentato incompiuto e soprattutto davanti allo STOP incontrato sulle strade dei loro studi interrotti e dei loro sogni irrealizzati.