FANELLI IN RITARDO SULLA SANITÀ
Tacco & Spillo
Se l’assessore regionale alla sanità Francesco Fanelli si fosse preso la briga di leggere i report sulle liste d’attesa, compreso quello della Corte dei Conti, avrebbe avuto contezza dei ritardi che si sono drammaticamente accumulati tanto sui ricoveri ospedalieri e sulla specialistica ambulatoriale quanto sugli screening oncologici e di certo avrebbe fatto meno propaganda dai palchetti elettorali, peraltro semideserti, per il voto alla Lega. Ora lasciamo stare che da queste colonne a più riprese e con cifre alla mano gli sia stato rammentato l’obbligo costituzionale d’assicurare la copertura ai bisogni di salute dei lucani, ma che nei provvedimenti per il recupero delle liste d’attesa si ripeta sempre la stessa solfa dialettica e cioè l’emergenza pandemica suona come un’oscenità istituzionale per cercar attorno facili alibi ed alzare un po’ di nebbia sul giudizio di responsabilità che pur vogliono dare i cittadini arrabbiati. Eppure a differenza della Basilicata, molte altre Regioni pur con gli stessi problemi epidemiologici si sono mostrate più efficienti e brave nella gestione delle liste d’attesa che hanno saputo affrontare per tempo e con piani di rimodulazione a dir poco tempestivi. Canta Giaime:“ Faccio presto ad arrivare in ritardo. Eh, yeah”.