«PER LE MOLTE EMERGENZE DELLA BASILICATA SERVE IL SUPPORTO DI POLITICHE NAZIONALI»
Polese e Braia: «Nel programma di Azione – Iv – Calenda molta attenzione a turismo, cultura e sport come volani di crescita»
La nostra regione ha molte emergenze da dover risolvere, le quali non possono essere affrontate senza il supporto di politiche nazionali adeguate e mirate. Nel nostro programma di governo, peculiarità come cultura, sport e turismo, trovano uno spazio adeguato e attento, con punti programmatici che vanno al cuore dei problemi». E’ quanto dichiarano i candidati alla Camera dei deputati capolista per Azione e Italia Viva con Calenda, Mario Polese e Luca Braia che spiegano: «Per avvicinare maggiormente gli studenti italiani al mondo dell’arte, il nostro programma propone di gemellare ogni istituto scolastico a un istituto culturale. La collaborazione permetterà di organizzare laboratori ed eventi come, ad esempio, incontri tra studenti e artisti, cine club e approfondimenti tematici». «Inoltre – spiegano i due esponenti regionali di Iv e candidati con Calenda – per avvicinare gli italiani alla lettura, proponiamo di finanziare le librerie che offrono corsi di avvio alla lettura per bambini. In questo modo si potenzia anche il ruolo delle librerie come luogo di scambio e di formazione. Saranno sostenuti anche i librari che avvieranno collaborazioni con le scuole primarie per queste attività durante le ore del tempo lungo scolastico. Infine vogliamo smentire la grande falsità che la cultura non crea lavoro, favorendo l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro culturale attraverso una politica di detrazioni fiscali per gli under 40 che puntano a creare nuove realtà imprenditoriali nel comparto. Generare un sistema che tuteli il lavoro delle nuove leve, favorendone le idee, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica”. Per Polese e Braia si pone una attenzione evidente alla destagionalizzazione, al turismo ferroviario e alla riduzione della pressione fiscale in capo alle imprese del settore: “Il turismo è stato uno dei settori maggiormente colpiti durante la pandemia. Dal 2019 al 2021 il suo contributo al Pil italiano è diminuito di oltre il 16%. Le nostre proposte hanno l’obiettivo di rafforzare questo settore con interventi di breve e medio periodo». «Sullo sport infine, bisogna puntare sull’elemento dell’unione e non della divisione. Uno strumento e un valore che guardi alla crescita formativa e non solo fisica dei nostri giovani, atta a creare anche una crescita economica che porti grandi risultati per la nostra regione. Per questo nel nostro programma si persegue l’inclusione attraverso lo sport e si incentiva il partenariato Pubblico e privato per la realizzazione di nuovi impianti sportivi, oltre a una rimodulazione del regime fiscale che consideri la pratica sportiva un’attività legata al benessere psicofisico delle persone », aggiungono ancora Polese e Braia che concludono: «Come si legge nel nostro programma lo sport in Italia ha una triplice importanza: 1) l’enorme numero di associazioni e società sportive dilettantistiche (oltre 115 mila per un totale di oltre 13 milioni di tesserati) lo rende un importante strumento di integrazione, veicolo di socializzazione e reintegrazione sociale; 2) investire sullo sport significa risparmiare sulla sanità perché esiste una forte correlazione tra l’attività fisica e la spesa sanitaria; 3) in termini economici, lo sport vale 78,8 miliardi di euro, pari al 3% del Pil».