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PEPE: «RIVEDERE ACCORDI ENI E TOTAL»

Il senatore lucano della lega: «servono più risorse per le famiglie»

«Con le ferite della pandemia ancora aperte, la guerra in Ucraina, la crisi energetica e l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, il quadro delle esigenze e delle priorità degli italiani e dei lucani è completamente cambiato rispetto all’epoca in cui gli accordi con Total ed Eni sono stati pensati e sottoscritti. E se a tanto aggiungiamo gli extra profitti accumulati dalle aziende energetiche in questi mesi, l’idea di rivedere gli accordi, attraverso un memorandum speciale per attualizzarli al nuovo quadro sociale ed economico, è una via necessaria». Così, in una nota, il senatore e responsabile del Dipartimento per il Mezzogiorno della Lega, Pasquale Pepe. «Servono più risorse e nuovi strumenti da mettere a disposizione direttamente ed immediatamente delle famiglie lucane – ha spiegato Pepe – e, perché no, delle imprese della regione. A tal proposito, la Comunicazione della Commissione europea sul “Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina» ha allentato i cordoni del divieto degli aiuti di Stato, alla luce del grave turbamento dell’economia causato dal conflitto in corso, dalle sanzioni applicate alla Russia e dalle sue contromosse. Pertanto, occorre andare in soccorso anche delle imprese, pur solo temporaneamente, per superare questo drammatico momento, pensando a varie misure da mettere in campo. La Basilicata ha una grande opportunità, per cui bisogna insistere nel rivedere i patti, metterli in linea con il momento attuale, per di più senza chiedere sacrifici ai suoi interlocutori, essendo loro beneficiari di extra profitti che proprio la crisi ha generato».

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