UNITÀ DI CRISI: SIT-IN DI PROTESTA IN REGIONE
Le strutture private accreditate chiedono interventi urgenti
Continua senza sosta l’azione dell’Unità di Crisi Sanitaria della Basilicata.
Le strutture sanitarie private colpite dal taglio improvviso delle risorse economiche, hanno manifestato di fronte al palazzo della Giunta regionale, in concomitanza con la seduta straordinaria del Consiglio che si è riunito proprio per affrontare il problema dell’emergenza sanitaria e della crisi occupazionale per i mancati pagamenti delle prestazioni specialistiche.
Alla manifestazione hanno partecipato i lavoratori delle strutture in crisi affiancati dai pazienti, dal sindacato UIL FPL, che sta seguendo e rappresentando i dipendenti nella vertenza occupazionale, e dal sindaco di Melfi, Giuseppe Maglione, in rappresentanza dei molti sindaci che formano l’Ambito di zona socio-sanitaria del Vulture-Alto Bradano.
L’obiettivo del sit-in è molto preciso. L’Unità di Crisi Sanitaria, al termine della seduta del Consiglio, chiederà che una sua delegazione sia ricevuta dal Presidente dell’assemblea, Carmine Cicala, al quale verrà consegnata una richiesta molto concreta: quella di attivare presso la Direzione generale del dipartimento per la Salute e le Politiche della persona e presso la Giunta regionale, una task force con la precisa missione di predisporre in cinque giorni un provvedimento da sottoporre alla Giunta regionale per l’immediata approvazione. Una task force che, in realtà, è già stata istituita da tempo e che deve solo essere attivata, che ha al proprio interno le professionalità idonee per un tempestivo approfondimento dell’emergenza in atto e la sua conseguente rapida risoluzione.