PAPA FRANCESCO, ANGELUS DI PACE E SOLIDARIETÀ
Matera, una marea di fedeli ha accolto il Santo Padre per la messa conclusiva del Congresso Eucaristico
Il giorno tanto atteso della visita di Papa Francesco a Matera si è compiuto. Una delle pagine più importanti della millenaria storia ecclesiastica di Matera, è stata scritta dunque nei grandi volumi del Congresso Eucaristico Nazionale che, svolgendosi nella città dei Sassi, ha costituito una irripetibile occasione per trattare in modo sinodale i fondamentali temi religiosi e civili che attengono strettamente alla società e alla dottrina religiosa contemporanea.
A dire il vero, però, il giorno di Papa Francesco a Matera era iniziato con qualche imprevisto. A causa, infatti, delle eccessive turbolenze dovute al forte vento delle ultime ore, il Santo Padre ha dovuto rinunciare all’elicottero e utilizzare l’aereo che da Roma lo ha condotto fino alla base militare di Gioia del Colle da dove poi in auto ha raggiunto lo stadio XXI Settembre. La calorosa e giubilante accoglienza delle oltre 12mila persone presenti nello stadio e delle altre decine di migliaia assiepate lungo tutto il percorso della “papamobile”, hanno subito fatto dimenticare le ansie iniziali dovute al cambiamento di programma del percorso del pontefice. All’ingresso nello stadio delle autorità civili, ha fatto seguito una grande nuvola, questa volta di incenso, che ha preceduto la comparsa sul grande palco dei prelati, dei vescovi e dei cardinali delegati al Congresso. Tutti accolti dai canti dei 560 di quello che il Cardinale Zuppi, presidente della CEI, ha definito un “supercoro”, e dalle note suonate dall’Orchestra Sinfonica di Matera, diretta dal maestro Carmine Catenazzo.
L’omelia del Santo Padre: “Torniamo al gusto del pane di giustizia”
<>. Dalla lettura e dal commento del Vangelo, nasce un pensiero che il Santo Padre condivide con tutti i fedeli: <>. Alla eucaristia che ha visto nello stadio una moltitudine di fedeli in fila per condividere l’ostia consacrata, il presidente della Cei, il Cardinale Matteo Zuppi ha rivolto un ringraziamento al Santo Padre: “Grazie di questa fatica che volentieri, e sempre con il sorriso, ha intrapreso per stare con noi. Lei è davvero un esempio per tutti, anche per tanti musoni. Ecco – ha proseguito Zuppi – nel Congresso Eucaristico di Matera, città del pane e di tanta laboriosa accoglienza, abbiamo messo al centro Gesù, la sua presenza di amore che ci rende una cosa sola con Lui e tra di noi. Abbiamo riscoperto il gusto del pane che ci rende famiglia di Dio”.
Una partecipazione enorme ha avuto il momento della Messa in cui il Santo Padre, ha recitato l’Angelus e ha affidato a Maria “il cammino della Chiesa in Italia”. E poi, come un improvviso e spontaneo moto d’animo, Papa Bergoglio ha detto: “Per l’Italia oserei chiedere più nascite e più figli”. E ancora, non ha dimenticato il Santo Padre le vittime delle guerre, i bambini bombardati nel Myanmar, nell’Ucraina e il suo appello è stato: <<I capi delle Nazioni abbiano la forza di volontà per trovare subito iniziative efficaci che conducano alla fine della guerra”. Papa Bergoglio ha anche ricordato che ieri era la “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato”, sul tema “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. “Rinnoviamo – ha esortato – l’impegno per edificare il futuro secondo il disegno di Dio: un futuro in cui ogni persona trovi il suo posto e sia rispettata; in cui i migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta possano vivere in pace e con dignità.