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L’ARTE DI INFIORARE LE STRADE DEL SIGNORE

Matera, Fra’ Carlo Basile, parroco di “Cristo Re” dona alla chiesa un altro dei suoi capolavori floreali

Eccolo il nuovo capolavoro floreale di Fra’ Carlo Basile, parroco di ‘Cristo Re’, abbellire la navata centrale della Chiesa di San Francesco d’Assisi a Matera, un tappeto floreale che è nello stesso tempo un excursus spirituale, storico e artistico delle principali tappe del recente Congresso Eucaristico tenutosi nella città dei Sassi, ma è anche una elevata forma contemplativa del bello.
L’arte di Padre Basile si avvale dei colori naturali e vivi di milioni di petali di fiori. Un’arte e una maestria che si ispirano chiaramente all’armonia pittorica del creato dal quale Fra’ Basile trae ispirazione per i suoi motivi e le sue narrazioni floreali.
Ma vediamoli i temi dell’infiorata: la Chiesa cattedrale di Matera con le porte spalancate e le braccia spalancate dell’intera comunità ecclesiastica che accoglie i fedeli i e una grande luna sullo sfondo che ha la forma di un’ostia. La stessa ostia consacrata che poi Papa Francesco nel giorno della sua celebrazione della messa a Matera, solleva al cielo quale ‘Corpo di Cristo’. Boccioli di rose bianche decorano poi la casula del Santo Padre. Tra le tante composizioni realizzate da Fra’ Carlo non poteva mancare quella dedicata all’appena trascorso Congresso Eucaristico, il simbolo del pane di Matera con le tre ‘gobbe’ trinitarie, poi la città dei Sassi, la spiga di grano contornata da tutta una serie di fiori e campi grano e ancora l’abbraccio fraterno dei popoli, la Croce e l’ostensorio. Le raffigurazioni floreali sono talmente vivide, e hanno richiesto un’abilità particolarissima soprattutto nel simbolo Vaticano, nel ritratto dell’agnello Pasquale, nell’effige della Croce e della comunione eucaristica. Un lavoro così non può che averlo ispirato a Fra’ Carlo direttamente il soffio artistico dello Spirito Santo.
L’infiorata, giunge infine ai piedi dell’altare e qui c’è la devota dedica di Fra’ Carlo al nome di Maria. Ha infiorato per lei un evanescente velluto di rose e di petali candidi che fanno da preludio al l’ostensorio che custodisce il corpo del Cristo e ascende alla luce barocca della chiesa di San Francesco.
Ed è proprio al Santo poverello di Assisi che Fra’ Carlo, che appartiene all’Ordine dei Frati Minori, avrà voluto dedicare il suo omaggio e insieme il suo messaggio di congedo dalla chiesa di Cristo Re e da Matera. Fra’ Carlo, infatti, insieme agli altri due padri francescani Giuseppe e Pietro dopo essersi dedicato con generosità e con impegno in questi anni alla chiesa di Cristo Re, come annunciato dall’Arcivescovo Pino Caiazzo, passerà ad un’altra destinazione accompagnato dall’affetto di tutta la comunità di Cristo Re, sostenuto nel suo nuovo incarico dalle preghiere di tutta la chiesa materana e illuminato dal talento spirituale della sua arte che nasce da un gesto così umile e per questo così straordinariamente vicino alla grandezza del creato.

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