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CAOS MATERA

Bennardi si ricorda dello sport, ma non del verde.

Il progetto sportivo dal nome “Dune”, previsto un po’ di tempo fa dal Settore Opere pubbliche del Comune di Matera, è ritornato in auge in questi giorni a seguito della presentazione ufficiale del “documento di fattibilità” dell’opera. Il progetto che è stato inserito nel “Programma triennale opere pubbliche” stilato lo scorso febbraio, consiste in un “intervento – come specificato dal Comune – per la realizzazione in città di aree attrezzate per le attività sportive innovative”. I nomi di queste attività ludico-sportive sono abbastanza particolari, quali lo “skate-park”, vale a dire un’area dove i praticanti dello “skateboard”, la tavoletta con rotelline, possano fare acrobazie; poi c’è il “Bmx kung-fu nun” che sarebbe una specie di bici-cross praticato soprattutto dalle donne che si ispirano in questo alle arti acrobatiche delle monache buddiste. E ancora c’è il “Calisthenics” che è un’attività che consiste nell’appendersi a pali o travi o anche stesso stando stesi a terra, esercitare fino allo stremo i muscoli delle braccia in faticosi sollevamenti di tutto il peso del corpo restando in equilibrio. C’è infine il “Parkour” che è una disciplina che consente a chi la pratica di fare dei “salti mortali” tra il tetto di una casa e quello di un’altra, tra un muretto e magari il balcone di un’abitazione. Insomma sono tutti sport che richiedono coraggio, ma soprattutto un’area sicura dove poterli praticare. Nel caso di Matera le aree ad hoc, individuate nello spazio verde del “Parco Casino Padula” e nel “Parco Macamarda”, vanno ora opportunamente attrezzate. I fondi all’amministrazione comunale non mancano, perché come si apprende dalle fonti ufficiali “la Regione Basilicata ha ammesso al finanziamento le istanze presentate dal comune di Matera, per un importo complessivo di 165mila euro appunto per il progetto denominato “Dune” (area attrezzata sport innovativi)”. Da una recente determina del settore Opere Pubbliche apprendiamo anche che il progetto di fattibilità di “Dune” è stato appena stilato, consegnato, de è stato anche già liquidato per una somma di circa 6mila euro. Tutto lascia quindi sperare che i lavori inizino al più presto, anche perché i predetti finanziamenti che provengono dal cosiddetto “Fondo Rotativo – Basilicata si Progetta”, vanno utilizzati quanto prima per evitare poi corse contro il tempo per non perderli. Quanto alle due aree interessate, va detto che l’attuazione del progetto “Dune” consentirebbe al “Parco di Macamarda” di essere risistemato in molte delle sue infrastrutture e acquisire definitivamente le caratteristiche di un vero parco urbano. La questione relativa al “Parco Casino Padula”, è invece resa più complessa da una situazione processuale che è in discussione davanti alla Corte dei Conti di Potenza, per un presunto danno erariale. A quanto pare, i ritardi amministrativi nel completamento della ristrutturazione del “Casino Padula”, avrebbero fatto perdere i contributi europei previsti al riguardo, oltre al fatto che il Casino stesso è poi caduto in disuso. Ebbene, una sollecita e ottimale attuazione del nuovo progetto “Dune” consentirebbe ai praticanti di sport innovativi di trovare il loro luogo ad hoc, mentre all’amministrazione consentirebbe di trovare un necessario riscatto.

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