GIORNATA MONDIALE PER IL CUORE
Richiama l’attenzione sulla consapevolezza, la prevenzione e la gestione della malattia cardiovascolare
Il 29 settembre si celebra la Giornata mondiale per il cuore (World Heart Day) con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari.
La giornata vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di migliorare la consapevolezza, la prevenzione e la gestione della malattia cardiovascolare (CVD) a livello globale.
Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte sul pianeta (si stima siano responsabili di oltre 18,6 milioni di morti all’anno) e costituiscono una delle principali cause di morbidità e disabilità, con un altissimo impatto sociale ed economico.
I dati sulle malattie cardiovascolari
In Europa secondo i dati della quinta edizione dello European Cardiovascular Disease Statistics oltre 80 milioni di persone sono affette da malattie cardiovascolari (il 48% uomini e il 52% donne) e queste sono responsabili di 3,9 milioni di decessi annui (45% di tutte le cause di morte).
Principali fattori di rischio
Fra i più importanti fattori di rischio modificabili vi sono:
- tabagismo (fumo e uso di altri prodotti del tabacco)
- sedentarietà/scarsa attività fisica
- scorretta alimentazione (non equilibrata e ipercalorica; ricca di grassi, zuccheri e sale; povera di frutta e verdure)
- sovrappeso e l’obesità
- ipertensione arteriosa
- dislipidemie (valori aumentati di colesterolemia e/o di trigliceridemia)
- diabete mellito
La Prevenzione
Oggi più che mai la prevenzione e l’adozione di corretti stili di vita (praticare quotidianamente un’adeguata attività fisica, evitare il consumo rischioso e dannoso di alcol, non fumare e non usare altri prodotti del tabacco, seguire una sana alimentazione) rappresentano l’arma più efficace per ridurre i casi di malattie cardiovascolari e di morti cardiache improvvise.
Per quanto riguarda l’attività fisica, nonostante sia evidente il suo ruolo protettivo a tutte le età rispetto a numerose condizioni patologiche, si stima che il 28% della popolazione mondiale sia sedentario, soprattutto donne. Secondo i dati ISTAT relativi al 2019 in Italia la quota di sedentari è pari al 35,6% ed è maggiore nelle donne (39,5%) rispetto agli uomini (31,5%).
Inoltre, secondo il Report sviluppato dall’Oms per la Giornata mondiale per il cuore 2021, in collaborazione con la World Hearth Federation e con l’Università di Newcastle in Australia, il tabacco è ritenuto responsabile del 20% dei decessi per malattie coronariche.
Il rapporto sottolinea che anche i prodotti del tabacco non da fumo sono dannosi per la salute (si stima provochino 200.000 decessi annui per malattie coronariche), così come l’uso di sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato è associato ad un rischio aumentato di malattie cardiovascolari.
La prevenzione delle malattie cardiovascolari è ancora più importante in questa fase pandemica dovuta alla diffusione del virus Sars-CoV-2: i pazienti affetti da malattie cardiovascolari sono più a rischio di sviluppare forme gravi del virus e quindi vaccinarsi contro il Covid-19 e rispettare tutte le misure di prevenzione raccomandate per contrastare la diffusione del virus – uso della mascherina, rispetto del distanziamento sociale, frequente lavaggio delle mani – sono azioni importanti per tutti e ancora di più per le persone cardiopatiche. È fondamentale, inoltre, adottare e mantenere comportamenti salutari, assumere i farmaci prescritti ed effettuare gli esami e le visite di controllo nei tempi indicati dal medico curante.
Il Ministero della Salute sostiene la prevenzione delle malattie cardiovascolari come obiettivo prioritario per il contrasto alle malattie croniche non trasmissibili e in particolare attraverso il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025 e l’Alleanza italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari.
- Il Piano nazionale della Prevenzione 2020-2025
Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, adottato di recente (Intesa Stato-Regioni del 6 agosto 2020) in continuità con i precedenti, conferma l’approccio intersettoriale, per setting e per ciclo di vita, consolidando l’impegno delle Regioni alla promozione della salute e al rafforzamento degli interventi finalizzati all’individuazione precoce dei soggetti in condizioni di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, tra cui le malattie cardiovascolari, e al loro indirizzo verso un’adeguata “presa in carico”.
Il PNP mira ad agire anche sui determinanti sociali di salute (condizioni socio-economiche e culturali, urbanizzazione, politiche ambientali, povertà, ecc.) che a loro volta influenzano fortemente i fattori di rischio modificabili (tabagismo, sedentarietà, consumo rischioso e dannoso di alcol, scorretta alimentazione) che quindi solo in parte dipendono da scelte individuali. Il PNP promuove, infatti, un modello basato non solo sull’erogazione di prestazioni sanitarie, ma che mira a promuovere in maniera proattiva la salute delle persone come valore per la società e risorsa di vita quotidiana. Ogni Regione ha adottato il PNP 2020-2025 ed è ora impegnata a predisporre un proprio Piano Regionale della Prevenzione (PRP), declinando contenuti, obiettivi, linee di azione all’interno dei contesti territoriali.
- L’Alleanza per le malattie cardio-cerebro vascolari
Anche l’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari punta ad accrescere gli interventi di prevenzione, assistenza e controllo delle malattie cardio-cerebrovascolari. Costituita nel 2017 presso la Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero, all’Alleanza aderiscono quarantasette tra Federazioni/Società di cardiologia e neurologia, medicina interna, medici di medicina generale, pediatri, farmacisti, nonché Associazioni di pazienti e altri Enti.