COLELLA DRIBBLA L’«INCOMPATIBILITÀ»
Csm, il Plenum costringe il Pm di “Sanitopoli” e “Allattamento” ad andare da Matera a Taranto.
A distanza di poco più di 2 mesi dalla materana inchiesta penale “Allattamento” che ha causato un terremoto al Comune della Città dei Sassi, sconvolgimenti, per diverse ragioni, nella stessa Procura, quella di Matera, autrice delle indagini sulla “cricca” che, per gli inquirenti, pilotava appalti milionari. Il plenum del Consiglio superiore della Magistratura ha deliberato il trasferimento extraordinem di Salvatore Colella, Pm dell’inchiesta “Allattamento”. Da Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Matera, a Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto. Proprio l’inchiesta citata, che, in estrema sintesi, ha riguardato «un vero e proprio mercimonio di incarichi professionali e affidamenti di lavori pubblici», aveva riportato a galla il caso dell’opportunità di Colella di esercitare la funzione inquirente nella stessa città dove al Comune il fratello, Arcangelo, aveva ed ha l’incarico di assessore al Bilancio con delega alla gestione della spesa, alla programmazione economica, alle politiche finanziarie e tributarie, all’economato, al reperimento delle risorse e alla ragioneria generale. Ad ogni modo, lo scorso 12 settembre, lo stesso Salvatore Colella, ha chiesto il trasferimento in prevenzione, a seguito dell’avvio del «procedimento per incompatibilità» a suo carico, indicando come sede di destinazione ed in ordine di preferenza, la Procura della Repubblica di Taranto e la Procura della Repubblica di Trani. La Prima Commissione si è poi espressa favorevolmente al trasferimento limitatamente alla sede di Taranto. Così Colella, entrato in Magistratura nel 2002, è stato accontentato. Ha vinto il cosiddetto «concorso virtuale», cioè «posto vacante e non pubblicato». Più precisamente, va a riempire il posto vacante per il quale, a seguito di pubblicazione, non erano pervenute domande di altri aspiranti alla partecipazione. Nell’ultimo concorso espletato per Sostituto Procuratore della Repubblica a Tarano, la pubblicazione risale al dicembre dell’anno scorso, il magistrato risultato vincitore con il minor punteggio riportò un punteggio di 9 punti. A Colella, invece, al «concorso virtuale» attribuiti 25 punti: 21 per anzianità, 1 per attitudini, 2 per merito e 1 per funzioni omologhe. Rilanciando con foto dell’articolo l’intervista a lui fatta da Cronache Lucane lo scorso luglio, il segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, appresa la notizia del trasferimento extraordinem di Salvatore Colella da Matera a Taranto, ha commentato sui suoi profili social: «Lo chiedevo da 11 anni, meglio tardi che mai». Prima ancora del caso il fratello dell’assessore comunale, c’è stato quello del “marito di”. Come ricordava Bolognetti a Cronache Lucane, «tra incompatibilità ambientale e inopportunità, è dal 2011 che chiedo il trasferimento ad altra sede del dottor Salvatore Colella, che tra il 2010 e il 2013 ha prestato servizio a Potenza». In una sua indagine riguardante reati ambientali, «uno degli indagati affidò la propria difesa all’avvocato Marisa Clemente», cioè la moglie di Colella noto anche per la sua inchiesta “Sanitopoli”. Poi, passando più all’attualità, il caso mai chiarito delle pre regionali lucane del 2019 con il Movimento 5 stelle che in campagna elettorale nell’annunciare quale sarebbe stata la squadra di governo, se vinte le elezioni, alla casella assessore alla Sanità, lasciò lo spazio bianco sul nome, compilando soltanto la riga relativa alla professione dell’interessato: «Un magistrato in servizio in Basilicata». Sul «magistrato ignoto» o «magistrato Zorro», come lo ha poi definito Bolognetti, solo sospetti e ipotesi che tali sono rimasti perchè nè i 5 stelle, né tantomeno l’interessato, del quale i pentastellati giurarono però di averne già acquisito la disponibilità, sono mai usciti allo scoperto. E comunque, nelle segnalazioni di Bolognetti al Csm, prima ancora della nomina assessorile da parte del pentastellato sindaco di Matera Domenico Bennardi, già era presente anche il nome di Arcangelo Colella. Perchè, come spiegava il segretario dei Radicali Lucani, «la questione di opportunità consisteva nel fatto che il fratello continuasse ad esercitare le funzioni di magistrato a Matera», in contemporanea con una serie di incarichi pubblici svolti da Arcangelo Colella «quali la funzione di revisore dei conti di società quali Acquedotto Lucano e Semataf, sindaco effettivo e revisore legale della Fondazione Sassi, poi, dal 2019, anche presidente del Collegio sindacale e revisore legale e contabile dell’Asm di Matera, nonché, dal luglio del 2018 all’aprile del 2019, consulente esterno del Comune di Matera». Con il trasferimento a Taranto, non più una città, Matera, 2 Colella: uno in Procura e uno in Giunta al Bilancio. Per una particolare congiuntura temporale, nella Città dei Sassi l’ufficio della locale Procura adesso andrà ricostruito. Se Colella trasferito, il Procuratore capo, Pietro Argentino, ha lasciato l’incarico per raggiunti limiti di età. Anche per lui, come da messaggio inviato ai colleghi, al personale amministrativo e ai componenti delle aliquote di Polizia Giudiziaria, il viaggio è da Matera a Taranto: «La città dove mi sono formato professionalmente come Pubblico Ministero e dove continuerò a svolgere altra funzione».