SCUOLA BRAMANTE, NUOVI LAVORI: MA SLITTA ANCORA LA CONSEGNA
Completato l’allacciamento fognario, ma le aree verdi e ludiche del plesso di studi vanno ancora realizzate
Prosegue a Matera, la corsa contro il tempo per garantire, entro la metà di ottobre, la riapertura del complesso scolastico d’infanzia e di studi elementari di Via Bramante. Da una recente delibera del Settore Opere pubbliche del Comune di Matera, si apprende che “il preventivo di spesa per i lavori di allacciamento fognario alla scuola, presentato da parte di Acquedotto Lucano Spa, è stato approvato dal settore Opere pubbliche”. Si apprende anche che la relativa somma che ammonta a poco più di un migliaio e mezzo di euro, “è stata pagata in anticipo dal Comune”. Tutto ciò dunque è confortante circa l’avanzamento dei lavori di allocazione e messa in funzione delle infrastrutture idrico – fognarie. Da un sopralluogo esterno alla scuola, però, risulta evidente che gli interventi finali di edilizia e di idraulica da apportare sono ancora più di qualcuno. Inoltre, le ampie e luminose vetrate di uno degli accessi della scuola, consentono di osservare gli interni dell’edificio dove si può notare che l’impiantistica elettrica e di condizionamento dell’aria di sicuro richiedono un tocco finale prima della messa in opera. Più arretrati appaiono invece i lavori per la realizzazione dell’orto botanico e dell’area esterna alla scuola che verrà adibita alle sperimentazioni green nelle quali si cimenteranno i giovani studenti. E un po’ indietro sembrano essere anche gli spazi ludici da allestire nelle aree esterne alla scuola, considerando anche che essi dovranno poi essere opportunamente attrezzati e resi funzionali. Certo con l’allacciamento del sistema idrico – fognario, di sicuro si potrà anche procedere con più solerzia per le aree verdi, ma come auspicato dalle famiglie occorre davvero dare un’accelerata per completare l’opera e consegnare l’edificio. Non va dimenticato infatti che terminati i lavori, va fatto il collaudo con tutte le verifiche per la sicurezza della struttura e che solo allora l’edificio può essere consegnato al Comune. A quel punto poi, occorre provvedere all’ arredamento delle aule, dei bagni, delle palestre e dei laboratori tecnici, e ancora rifornire la scuola delle strumentazioni e dei mezzi tecnologici per la didattica. Ad arredamento completato, poi bisogna ancora procedere a un meticoloso trattamento di igienizzazione anti-Covid e solo allora, dopo tutti i nulla osta dell’ASM, l’edificio sarà finalmente a disposizione di docenti e alunni. La domanda che dunque tutti si pongono, è se per portare a compimento questa lunga lista di procedure e interventi, bastano solo due settimane. Dalle recenti documentazioni, infatti si evince che la lunga serie di proroghe concesse per la consegna della scuola Bramante, che a dire il vero era prevista già per l’agosto dello scorso anno, dovrebbe finire proprio con la conclusione dei lavori a metà del corrente mese di ottobre. Certo, si è osservato da parte delle famiglie dei giovani studenti che anche un ulteriore mese in più utilizzato per ultimare i lavori, sarebbe poca cosa rispetto agli oltre dieci anni impiegati per la ricostruzione della scuola. Considerando però i disagi che nel frattempo i residenti di zona continuano ad avere nel dover accompagnare i figli presso scuole situate lontano dal loro rione di via Bramante, e considerati gli aumenti energetici e dei trasporti, anche il ritardo di un solo giorno nel riaprire la Bramante, diventa un ulteriore costo che pesa sulle tasche delle famiglie, e un ulteriore impedimento che ostacola la cultura dei figli.