SP6, «PRIMA O POI POTREBBE SCAPPARE IL MORTO»
La tratta Banzi–Genzano-Palazzo in totale abbandono. L’appello dell’Amministrazione banzese per interventi urgenti
Se ci si guarda attorno o si pensa allo stato di alcune delle strade dei comuni lucani, specie nelle zone più interne, l’immagine più realistica è quella di un manto stradale con annessa segnaletica orizzontale e verticale che lascia a desiderare.
Con una lettera aperta, gli assessori del Comune di Banzi, Angelo Dragonetti e Giulio Carcuro, si sono rivolti all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Donatella Merra e al neo-Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano.
Più che un grido d’allarme, sembra una richiesta disperata quella dei due assessori, che continuano a ricevere numerose segnalazioni da parte dei cittadini sulla situazione di pericolo presente su un’importante arteria, la SP 6 – 4° tronco, che collega i comuni di Genzano, Banzi e Palazzo San Gervasio non solo per il traffico che va in direzione di Potenza, ma soprattutto verso lo stabilimento Stellantis e l’indotto nell’area industriale di Melfi e verso le autostrade.
Con un dossier video-fotografico dettagliato i due assessori hanno sollecitato un intervento urgente da parte delle istituzione interessate.
Segnalando con amarezza e preoccupazione uno stato di totale degrado, dovuto dall’assenza di segnaletica stradale e, anche dove presente, non più riconoscibili, dunque inefficace per la sicurezza.
I due assessori segnalano inoltre la mancata manutenzione sul lungo rettilineo che collega i comuni di Banzi e Palazzo San Gervasio. Oltre al dissesto del manto stradale, è documentata la totale assenza di segnaletica orizzontale. Eppure è un tratto, quello, di particolare pericolo per via della presenza dei lavoratori extra comunitari collocati nel centro di accoglienza nell’ex tabacchificio, che raggiungono la vicina Palazzo a piedi o in bicicletta.
Alla luce di tutta questa serie di segnalazioni, Dragonetti e Carcuro concludono chiedendo un intervento straordinario urgente da parte della Regione e della Provincia, «anche perché – affermano i due assessori – se la situazione dovesse rimanere tale, prima o poi potrebbe scapparci il morto».