«CONTINUO PER I LUCANI»
Si dice fiducioso nella magistratura ma prende le distanze da alcuni e garantisce: «Un operato in trasparenza». Il presidente della Regione Bardi in esclusiva a Cronache rassicura sul suo mandato
L’ operazione della Dda di Potenza sulla sanità ha travolto il governo regionale della Basilicata: arresti, perquisizioni, provvedimenti restrittivi e almeno una trentina di indagati. I filoni d’inchiesta sono molteplici e i reati ipotizzati, a vario titolo, sono quelli di induzione indebita, corruzione, tentata concussione e altri reati contro la pubblica amministrazione. Il governatore Vito Bardi e mezza giunta di centrodestra sotto inchiesta. La politica trema e non solo per l’inchiesta ma anche per una possibilità di urne anticipate. Se l’opposizione tenta in tutti i modi di comprendere il da farsi e organizzarsi su un voto che in questo momento potrebbe anche essergli favorevole il governatore dai microfoni di Cronache Tv invoca garantismo e rassicura sulla possibilità di continuare la sua attività amministrativa in Regione Basilicata.
Presidente Bardi, il terremoto giudiziario vede anche il suo nome, cosa pensa dell’atto di questa inchiesta che dura da tanto tempo?
«Certo, vede anche il mio nome però io sono estremamente sereno e tranquillo. Ho piena fiducia nell’operato della Magistratura anche perché, da quello che ho avuto modo di comprendere, si fa riferimento a fatti che personalmente non mi riguardano in modo particolare. Io sono a disposizione per eventuali chiarimenti ma soprattutto sono consapevole di continuare l’esercizio del mio mandato nella massima trasparenza nei confronti del popolo lucano a cui io sto dedicando tutte le mie forze e risorse. Anche in questi momenti difficili io devo essere convinto di voler continuare la mia opera perché credo che questa sia la risposta migliore».
Tra i nomi ci sono anche componenti della sua Giunta e anche ex Giunta, persone che lei continuerebbe a scegliere anche oggi
«La scelta delle persone è sempre qualcosa che va circoscritta e relazionata al tempo in cui si fanno le scelte. Alla luce delle contestazioni che sono state fatte, io prendo da alcuni le distanze, perché sono cose che non mi appartengono. Umanamente mi dispiace per chi è stato colpito anche da custodia cautelare perché noi non dobbiamo dimenticare che fino a quando non saranno appurate dalle indagini eventuali responsabilità, noi dobbiamo sempre essere convinti che siamo di fronte a una non colpevolezza. Oggi come oggi è importante capire. È un inizio di una indagine che dura da tanto tempo ma che oggi trova il suo epilogo. Mi auguro che si possa subito delineare un quadro chiaro. Per quanto riguarda la mia persona, ho la coscienza tranquilla, so di aver sempre operato nel rispetto della legge e delle norme».
Un’inchiesta che parte soprattutto dal “tallone d’Achille” che è la sanità lucana e che sappiamo versare da anni in una crisi importante, questo settore va rinnovato totalmente non solo negli incarichi?
«La sanità è un problema nazionale, non solo lucano. È chiaro che la regione soffre in questo momento ma soffre soprattutto per la mancanza sia di medici e sia di infermieri. La difficoltà vera è quella di trovare professionalità valide per poter sostenere un impegno gravoso soprattutto nel nostro territorio. Io ce la sto mettendo tutta per trovare professionalità che diano delle risposte giuste ai cittadini e una assistenza che tutti chiedono ma non è facile. Assieme alla Giunta ci stiamo provando, spero di poter comunicare a breve anche delle decisioni e mi auguro che si possa pian piano ripartire con la consapevolezza che in un settore come questo c’è sempre da essere attenti. Bisogna però essere uniti per superare le difficoltà come questa».
Presidente, aldilà dell’aspetto delle indagini che andranno avanti, parliamo dell’aspetto politico. Viene meno un consigliere regionale, abbiamo appreso che Piro si è dimesso dalla sua carica di consigliere, insomma i numeri non sono proprio dalla sua parte, lei crede che l’azione del governo Bardi continuerà in tranquillità ?
«Io non credo che i numeri non siano dalla mia parte. Quando accadono episodi come questi c’è sempre la possibilità che venga sostituito chi non è più consigliere come nel caso di Piro perché questo prevede la norma. Io sono tranquillo e voglio rassicurare tutti. Per la mia storia non posso cedere in un momento come questo, per 2 motivi: prima perché non ritengo che ci siano responsabilità da parte mia, secondo perché io ho un obbligo morale nei confronti dei lucani di portare avanti delle iniziative come quella del gas gratis alle famiglie residenti e credo che sia una cosa molto importante e altri temi determinanti per la nostra regione. Fare un passo indietro in questo momento significherebbe abdicare a quello che è un mandato che il popolo lucano mi ha dato quando mi ha eletto, per cui io spero che questa vicenda sia subito chiarita ma soprattutto che rafforzi ancora di più questa azione perché è un’azione che deve tendere alla realizzazione dei migliori risultati per il nostro popolo».