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DISTURBI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO PSICHIATRIA SINDROME DI ASPERGER: SINTOMI E APPROCCI

Giornata nazionale delle persone con sindrome di Down, il 9 ottobre CoorDown in 200 piazze
Per promuovere il diritto ad avere una relazione sentimentale e una vita sessuale

SINDROME ASPERGER ~ SINDROME DI DOWN 

CoorDown lancia in occasione della Giornata Nazionale delle persone con sindrome di Down – il 9 marzo – la campagna di sensibilizzazione e la raccolta fondi

“L’amore ha bisogno di spazio”

e torna o in 200 piazze d’Italia per promuovere il diritto ad avere una relazione sentimentale e una vita sessuale.

“Avere una relazione amorosa e vivere appieno la propria sessualità è un diritto di tutti, eppure per le persone con disabilità intellettiva rimane ancora un tabù – si legge in una nota – La sessualità e il desiderio di vivere rapporti affettivi sono momenti essenziali per la vita di ogni essere umano che anche i giovani adulti con sindrome di Down si trovano ad affrontare nel loro percorso di crescita, ma che spesso sono circondati da paure, stereotipi, mancanza di strumenti adeguati a fornire il giusto accompagnamento e ascolto.

Tra incertezze, eccesso di protezione e necessario supporto, oggi più che mai è fondamentale garantire un’educazione alle relazioni e alla sessualità per vivere la propria vita affettiva in modo sano e soddisfacente per le persone con disabilità intellettiva. Ricevere informazioni e formazione accessibile è indispensabile per comprendere i propri diritti, conoscere il proprio corpo, i concetti di ‘consenso’ e di ‘sesso sicuro’ e per proteggere da potenziali abusi. Un cambiamento culturale che deve partire e coinvolgere genitori, operatori, esperti e insegnanti”.

CoorDown a supporto della Campagna mondiale e per diffondere strumenti utili a famiglie e operatori ha realizzato il sito online in italiano e inglese justthetwoofus.org/it/ dove trovare informazioni, approfondimenti e domande frequenti su sessualità e vita affettiva.Un percorso di studio e dialogo sul tema, partito con la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down e proseguito il 24 settembre scorso con il Convegno Nazionale “L’amore ha bisogno di spazio” a Rimini, dove esperti, genitori, psicologi, operatori e insegnanti, ragazze, ragazzi e adulti con sindrome di Down si sono confrontati per dare risposte concrete e indicazioni utili.Molte le coppie che hanno portato la propria esperienza e il proprio punto di vista, spesso chiedendo di poter decidere e di esprimere appieno i propri desideri.

Davide e Martina sono fidanzati, ma nonostante siano molto innamorati devono affrontare molti ostacoli. Davide Trolese, racconta: “Per me l’amore è dedicare il proprio tempo e la vita per la donna che si ama. Per la mia vita di coppia desidero solo convivere insieme, tutto il resto viene da sè. Gli ostacoli che ho trovato non sono stati pochi ma tanti, certe mamme che non volevano un amore vero e parlano solo di amicizia, in questo modo ci bloccano il nostro viversi, in più si è messo anche il Covid che non ha facilitato le cose”. Martina Scarmozzino, spiega: “Il mio desiderio è restare con lui per tutta la mia vita, andare fuori con lui, dormire da lui… Ho avuto difficoltà, ho sofferto tantissimo prima di conquistarlo, che non mi lasciano andare da lui , non poter fare l’amore con lui…fare le vacanze con lui”.

Il messaggio della campagna sarà diffuso con l’appuntamento annuale promosso da CoorDown ODV – Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down, che vedrà nel weekend del 9 ottobre in oltre 200 piazze d’Italia i volontari delle associazioni aderenti al coordinamento nazionale distribuire il messaggio di cioccolato (realizzato con cacao proveniente dal commercio equo e solidale) che promuove i percorsi educativi condivisi di accompagnamento alle relazioni e alla sessualità, in tutto il territorio nazionale. 

Grazie alle centinaia di volontari, persone con sindrome di Down di ogni età insieme a genitori, fratelli e sorelle e amici, saranno in prima linea negli eventi di piazza per incontrare i sostenitori, dare informazioni, raccontare come verranno utilizzati i fondi raccolti. Trova le piazze della tua città al link: https://www.coordown.it/eventi/giornata-nazionale-delle-persone-con-sindrome-di-down-2022-gnpd2022/

“Il percorso di crescita verso l’età adulta, la conoscenza del proprio corpo e la relazione con l’altro delle persone con sindrome di Down va aiutato, favorito e supportato dai genitori, e più in generale dalla società – spiega Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown – Occorrono percorsi di accompagnamento sia per i genitori, che per i giovani/adulti ma anche per gli insegnanti, che spesso a scuola si trovano a dover affrontare situazioni che necessariamente richiedono una formazione e la possibilità di un confronto costruttivo con professionisti esperti. Occorrono operatori formati, così come, in parallelo, è necessario proseguire con campagne di sensibilizzazione volte a una crescita culturale di tutta la società. Per questo abbiamo scelto di affrontare e mettere al centro della campagna 2022 la sessualità, un tema su cui siamo solo all’inizio e su cui c’è molta strada da fare”. Gli hashtag ufficiali della Giornata sono #loveneedsspace #gnpd2022

? DISTURBI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO PSICHIATRIA

SINDROME DI ASPERGER: SINTOMI E APPROCCI

“Giornata nazionale della Persona con sindrome di Down” Sabato 8 e domenica 9 ottobre 2022 si svolge in tutta Italia la “Giornata Nazionale della Persona con sindrome di Down”

INDICE

1️⃣ INTRODUZIONE

2️⃣ CAUSE

3️⃣ SINTOMI

4️⃣TEST E DIAGNOSI

5️⃣ TRATTAMENTO

6️⃣ FONTI E BIBLIOGRAFIA

1️⃣ INTRODUZIONE   

La sindrome di Asperger (SA) è un disturbo dello sviluppo che fa parte dei disturbi dello spettro autistico, un gruppo specifico di condizioni neurologiche caratterizzate da problemi del linguaggio e di comunicazione più o meno marcati, e da modalità ripetitive e restrittive del pensiero e del comportamento.

Appartengono all’autismo:

  • forma classica,
  • sindrome di Rett,
  • disturbo disintegrativo dell’infanzia
  • e disturbi pervasivi dello sviluppo non altrimenti specificati (DPS-NAS).

Il sintomo più specifico della sindrome di Asperger è l’interesse ossessivo del bambino per un unico oggetto o argomento, che esclude qualunque altra cosa. Il bambino con SA vuole sapere tutto del suo argomento e le sue interazioni con altre persone si riducono a poco altro. Contrariamente ad altre forme di autismo il bambino affetto dalla Sindrome di Asperger mantiene inalterate le competenze sul linguaggio, anzi, le abilità, il livello evoluto del linguaggio ed il modo formale di esprimersi lo fanno sembrare un professore in erba.

Altri sintomi e caratteristiche tipiche possono includere

  • sviluppo di routine o rituali ripetitivi,
  • peculiarità di eloquio e linguaggio,
  • comportamenti incongrui da un punto di vista sociale o emozionale,
  • incapacità di interagire con i propri coetanei,
  • problemi nelle comunicazioni non verbali,
  • movimenti goffi e poco coordinati.

Il bambino con SA è spesso isolato per le sue scarse competenze sociali e per la ristrettezza dei propri interessi: può avvicinare altri soggetti, ma rende impossibile una normale conversazione per il comportamento incongruo o eccentrico, o perché parla sempre e solo del proprio unico interesse. In genere il bambino con SA ha una storia di ritardi dello sviluppo delle capacità motorie, per esempio andare in bicicletta, prendere al volo una palla o arrampicarsi. Spesso è goffo e poco coordinato, con un modo di camminare per cui sembra o sui trampoli o rimbalzare.

Se seguito adeguatamente il bambino affetto da sindrome di Asperger può tuttavia imparare a gestire le proprie disabilità, anche se potrà comunque avere difficoltà nelle situazioni sociali e nei rapporti personali. Molti adulti con SA sono in grado di svolgere bene lavori tradizionali, anche se possono avere bisogno di sostegno morale e incoraggiamenti continui per conservare una vita indipendente.

2️⃣ CAUSE

I disturbi dello spettro autistico, ivi inclusa la sindrome di Asperger, hanno tendenzialmente un andamento famigliare, anche se non se ne conoscono le modalità ereditarie, in altre parole benché l’evidenza suggerisca che che possano esserci specifici fattori genetici coinvolti nello sviluppo della sindrome di Asperger, non sono stati identificati gli eventuali geni responsabili. Non è chiaro se alcune variazioni genetiche, sotto studio per altri disturbi dello spettro autistico, giochino un ruolo anche nella SA. È verosimile che lo sviluppo di questa complessa condizione sia influenzato dalla combinazione di variazioni genetiche e di fattori ambientali.

La sindrome di Asperger è un disturbo dello sviluppo cerebrale. I ricercatori hanno riscontrato differenze di struttura e funzione in aree cerebrali specifiche tra bambini con sindrome di Asperger e bambini senza il disturbo. Queste differenze probabilmente insorgono durante lo sviluppo ante-natale, quando le cellule cerebrali migrano verso le loro posizioni corrette.

Le differenze nello sviluppo cerebrale che si verificano nella SA sembrano colpire aree del cervello coinvolte in pensiero, comportamento ed emozioni, quali la corteccia prefrontale, l’amigdala e la circonvoluzione fusiforme. In particolare, vengono colpite le funzioni cognitive dette teoria della mente, coerenza centrale e funzione esecutiva.

  • La teoria della mente è la capacità di capire che altri individui hanno idee, emozioni e percezioni proprie e di provare empatia. È dipendente dal corretto funzionamento di un meccanismo cerebrale chiamato sistema dei neuroni specchio, che normalmente è attivo sia durante lo svolgimento di alcune azioni che durante l’osservazione di altri soggetti che stanno svolgendo le stesse azioni. La comunità scientifica ritiene che il sistema dei neuroni specchio non funzioni correttamente nei soggetti colpiti da sindrome di Asperger.
  • La coerenza centrale è la capacità di integrare le percezioni individuali in un contesto più ampio, in genere detto “vedere un quadro d?insieme”. Per esempio, un soggetto affetto da SA può riuscire a descrivere un albero nel dettaglio senza però comprendere che fa parte di una foresta.
  • Le funzioni esecutive comprendono le capacità di pianificare e implementare azioni e strategie per la risoluzione dei problemi. Queste funzioni comportano competenze come il controllo delle pulsioni, l’automonitoraggio, la capacità di focalizzare l’attenzione in modo adeguato e la flessibilità cognitiva. I soggetti con deficit in questa sfera possono sperimentare difficoltà in alcune attività del quotidiano e nelle interazioni sociali.

Si ritiene che le differenze nel funzionamento cognitivo osservate negli individui con sindrome di Asperger diano origine agli schemi comportamentali caratteristici di questa condizione.

3️⃣ SINTOMI

La sindrome di Asperger è un disturbo dello spettro autistico, un gruppo di condizioni caratterizzate da difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni sociali; rientra nelle condizioni lievi (“altamente funzionanti”) dello spettro autistico.

Molti soggetti colpiti da SA imparano a compensare le proprie differenze e conducono vite indipendenti e di successo, tuttavia le sfide comportamentali associate con questa condizione spesso portano a

  • isolamento sociale,
  • difficoltà a scuola, al lavoro e nei rapporti personali.

Gli individui con sindrome di Asperger mostrano un’intelligenza media o sopra la media e, contrariamente a soggetti affetti da altri disturbi autistici, non hanno ritardi nello sviluppo del linguaggio. La loro capacità di condurre una conversazione, tuttavia, è spesso ridotta dalla tendenza a prendere alla lettera espressioni idiomatiche o ironiche e dall’incapacità di comprendere espressioni non verbali come il linguaggio del corpo.

È inoltre possibile rilevare un tono di voce monotono, cogliere eccessivi manierismi o veder scegliere soggetti di conversazione non usuali, spesso sviluppando un interesse smodato per un soggetto specifico, come un hobby tradizionale o una disciplina accademica. Molti soggetti con sindrome di Asperger sviluppano notevoli capacità in campi come

  • musica,
  • scienza,
  • matematica,
  • programmazione informatica.

Possono tuttavia anche ritrovarsi a focalizzare il proprio interesse sui percorsi degli autobus o un tipo particolare di elettrodomestico. Spesso, sono in grado di ricordare un numero straordinario di dettagli sul loro tema di interesse, arrivando a voler condividere questa quantità di dati con gli altri e opporsi a qualunque digressione verso altri argomenti, comportamento che nel sociale può quindi creare loro delle difficoltà relazionali.

Gli individui affetti da Asperger tendono a essere rigidi sulle proprie routine e opporsi con decisione e fermezza a eventi che si ripercuotano sui propri programmi; in alcuni casi possono anche avere difficoltà a tollerare stimoli sensoriali come rumori o luci.

La sindrome può anche portare a lievi menomazioni delle capacità motorie: per esempio, abilità di base come il gattonamento e la deambulazione possono essere leggermente ritardate.

È possibile talvolta osservare problemi di coordinamento che alterano la capacità di intraprendere attività come giocare a pallone o andare in bicicletta; questa sorta di goffaggine fisica può ulteriormente isolare socialmente i bambini con sindrome di Asperger.

I segni e sintomi della sindrome possono manifestarsi verso i 3 anni, quando la maggior parte dei bambini inizia a sviluppare abilità sociali come imparare a giocare con gli altri. Alcuni bambini arrivano all’attenzione del medico per i ritardi motori, ma nella maggior parte dei casi la sindrome di Asperger viene diagnosticata durante gli anni di scuola elementare, perché il comportamento del bambino continua ad allontanarsi da uno sviluppo tipico.

Le difficoltà di socializzazione in genere continuano fino all’età adulta e i soggetti affetti hanno rischi maggiori di altri disturbi comportamentali o psichici, come

Alcuni pazienti descrivono di sentirsi travolti dal mondo esterno, sensazione che diventa causa di ansia; potrebbero chiedersi perché siano “diverse” ed essere portate a pensare che le difficoltà sociali siano segno del fatto che le altre persone non li capiscano appieno.

4️⃣ TEST E DIAGNOSI

Una diagnosi, ovvero l’identificazione formale della condizione, viene in genere formulata da un team multidisciplinare tra cui pediatra, psichiatra e/o psicologo.

Acquisire una corretta diagnosi in caso di sindrome di Asperger risulta particolarmente utile, perché consente ai genitori di comprendere e sostenere al meglio il bimbo colpito da questa condizione; poiché molti pazienti tendono a manifestare grandi capacità in termini di studio, le difficoltà sociali cui vanno inevitabilmente incontro possono essere fraintese e percepite come una mancanza di volontà di integrazione.

La diagnosi inquadra invece meglio queste reali difficoltà, permettendo la messa in campo di una serie di strategie pro-attive che possono essere implementate per aiutarli.

In genere il percorso diagnostico richiede interviste dettagliate con i genitori e chi si occupa del bambino (per esempio maestre ed educatori), con particolare attenzione a

  • sviluppo,
  • comportamento,
  • valutazione delle modalità di gioco.

Poiché la sindrome di Asperger è molto variabile nelle sue manifestazioni, formulare una diagnosi può essere un percorso lungo e difficile, ma è importante per poter impostare un supporto mirato.

Senza la pretesa di sostituzione a personale specialistico, sono presenti in rete molti test per la sindrome di Asperger da effettuare on-line e in grado di aiutare i pazienti a riconoscere se valga la pena approfondire in questa direzione. Segnaliamo come ottimo punto di partenza la seguente pagina.

5️⃣ TRATTAMENTO

Il trattamento ideale della sindrome di Asperger coordina terapie rivolte ai tre sintomi principali del disturbo:

  • scarse capacità di comunicazione,
  • routine ossessive o ripetitive,
  • goffaggine fisica.

Non esiste un pacchetto di trattamenti ottimale valido per tutti i bambini con SA, anche se molti esperti concordano che prima si interviene e meglio è.

Un programma di trattamento efficace fa leva sugli interessi del bambino, offre agende prevedibili, insegna attività scomponendole in serie di funzioni semplici, coinvolge attivamente l’attenzione del bambino in attività altamente strutturate e fornisce un rinforzo regolare del comportamento. Può comprendere un’educazione alle abilità sociali, una terapia cognitiva comportamentale, il trattamento farmacologico di condizioni coesistenti e altre misure.

6️⃣ FONTI E BIBLIOGRAFIA

Adattamento dall’inglese a cura della Dr.ssa Greppi Barbara, medico chirurgo

?AUTORE :

DR. ROBERTO GINDRO

laureato in Farmacia, PhD.

Laurea in Farmacia con lode, PhD in Scienza delle sostanze bioattive.

Fondatore del sito, si occupa ad oggi della supervisione editoriale e scientifica.

#ègiustoinformare #ASD
#SindromediAsperger

La Sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo, imparentato con l’autismo, che si caratterizza dalla presenza di compromissione qualitativa nell’interazione sociale, modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati senza ritardi clinicamente significativi del linguaggio, dello sviluppo cognitivo o dello sviluppo di capacità di autoaccudimento adeguate all’età.
A dispetto del suo riconoscimento come patologia a sé stante, ancora non esistono criteri clinici chiaramente definiti per separare la Sindrome di Asperger (ASD) dal più generale disturbo dello spettro autistico, rendendo la diagnosi molto difficoltosa.

?Che cos’è la Sindrome di Asperger

Sarà capitato sicuramente a molti di voi di lasciarsi inebriare dalle note delle sinfonie di Mozart, o di aver visto almeno per una volta nella vita un film di Hitchcock. Beh, se nessuna di queste due cose vi sono mai capitate, avrete sicuramente visto sfrecciare per le strade della vostra città una Ford (Henry Ford), o avrete sentito parlare di un tale Albert Einstein che, ideando la teoria sulla relatività, ha sconvolto la moderna concezione della fisica e della scienza.
Cosa hanno in comune questi individui❓
Semplice, soffrivano di una sindrome chiamata Sindrome di Asperger.

Originariamente descritta da Hans Asperger nel 1944, per quarant’anni, l’omonima sindrome è rimasta fondamentalmente sconosciuta nella letteratura; da quando poi nel 1994 l’American Psychiatric Association ha riconosciuto il disordine di Asperger come un’entità specifica pubblicandone i criteri diagnostici nel DSM-IV, alcuni lavori su di essa hanno finalmente cominciato ad emergere.

A dispetto del suo riconoscimento come patologia a sé stante, ancora non esistono criteri clinici chiaramente definiti per separare la Sindrome di Asperger (ASD) dal più generale disturbo dello spettro autistico, rendendo la diagnosi molto difficoltosa.

La mancanza di una definizione consensuale ha generato grande confusione tra i clinici e tale confusione è amplificata dal momento che gli individui con sindrome di Asperger possono presentare vari gradi di compromissione della funzione sociale e comportamentale, caratterizzandosi per la presenza di schemi inusuali e limitati di interessi e di comportamento.

Nonostante Asperger avesse originariamente descritto la presenza di questa condizione unicamente in persone di sesso maschile, attualmente esistono alcuni casi riconosciuti di persone di sesso femminile. I maschi hanno comunque molta più probabilità di esserne affetti.

?Segni e sintomi della sindrome di Asperger

All’interno del DSM-IV si è cercato di dare una definizione per la sindrome di Asperger (ASD) ed i tratti distintivi sono stati riassunti come segue:

Compromissione qualitativa nell’interazione sociale, come manifestato da almeno 2 dei seguenti:
?marcata compromissione nell’uso di diversi comportamenti non verbali come lo sguardo diretto, ?l’espressione mimica, le posture corporee e i gesti che regolano l’interazione sociale
?incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo
?mancanza di ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone (per es. non mostrare, portare o richiamare l’attenzione di altre persone su oggetti di proprio interesse)
?mancanza di reciprocità sociale o emotiva
Modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati, come manifestato da almeno uno dei seguenti:
?Dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi stereotipati e ristretti, che risultano anomali o per intensità o per focalizzazione
?Sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici
?Manierismi motori stereotipati e ripetitivi (per es., sbattere o torcere le mani o le dita o movimenti complessi di tutto il corpo)
?Persistente eccessivo interesse per parti di oggetti
?L’anomalia causa compromissione clinicamente significativa dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento
?Non vi è un ritardo del linguaggio clinicamente significativo (per es., all’età di 2 anni sono usate parole singole, all’età di 3 anni sono usate frasi comunicative)
?Non vi è un ritardo clinicamente significativo dello sviluppo cognitivo o dello sviluppo di capacità di autoaccudimento adeguate all’età, del comportamento adattivo (tranne che nell’interazione sociale) e della curiosità per l’ambiente nella fanciullezza
?Non risultano soddisfatti i criteri per un altro specifico Disturbo Generalizzato dello Sviluppo o per la Schizofrenia.

Il sintomo osservato più frequentemente in assoluto riguarda il pensiero rivolto continuamente ad un ristretto schema di interessi. I pazienti affetti da questa sindrome percepiscono la preoccupazione verso un argomento inusuale e limitato, che assorbe completamente la loro attenzione e sul quale si documentano acquisendo grandi quantità di dati.

Anche se la scelta dell’interesse viene cambiata di tanto in tanto con cadenza periodica, spesso domina il contenuto dello scambio sociale come pure le attività, immergendo il soggetto e la famiglia intera nell’argomento scelto per lunghi periodi di tempo.

?Questo comportamento è peculiare.

Oltre ai criteri specificati e considerati necessari per la diagnosi, c’è un ulteriore sintomo associato alla sindrome di Asperger che non viene però ritenuto indispensabile: il ritardo nel raggiungimento delle tappe di sviluppo motorio basilari e la presenza di una “goffaggine motoria”.

Gli individui con sindrome di Asperger possono avere dei ritardi nell’acquisizione di abilità motorie, come per esempio pedalare, prendere al volo una palla, aprire un barattolo, arrampicarsi su una scala a pioli, ecc.

Spesso sono individui visibilmente impacciati caratterizzati da un’andatura rigida, da posture bizzarre, da deboli capacità manipolatorie e da rilevanti deficit nella coordinazione oculomotoria.

Altri sintomi o comorbilità che possono presentarsi nei pazienti affetti da ASD riguardano la presenza di ansia, depressione, disturbi dell’umore e del sonno, aggressività.

?Gestione della persona con sindrome di Asperger

Sebbene non esista un unico programma di intervento, la gestione dei pazienti con Sindrome di Asperger è individualizzata in base all’età, alle esigenze del paziente e richiede un approccio multidisciplinare che faccia uso dei suoi punti di forza per affrontare le sue debolezze.

Ad esempio, l’aderenza alle regole e alle routine, manifestata dal paziente, può essere sfruttata per sviluppare in esso abitudini positive. La terapia farmacologica può essere utile solo nel trattamento delle comorbilità e non rappresenta una costante nel trattamento della Sindrome.

Un aspetto fondamentale nella gestione dei pazienti affetti da ASD è rappresentato dal supporto familiare; questo può includere l’empowerment del paziente e dei suoi caregiver, approcci educativi personalizzati ed il supporto affettivo e materiale.

Nonostante emergano prove per l’efficacia degli interventi, la ricerca di questi ultimi è caratterizzata da numerosi limiti metodologici, quali:

Una descrizione inadeguata della popolazione dello studio o l’arruolamento dei soggetti nello studio; la mancanza di randomizzazione

La sfumatura della sintomatologia da trattare (ad esempio, con o senza compromissione intellettuale)
La mancanza di progettazione sperimentale
Campioni relativamente piccoli.
Inoltre, gli obiettivi di intervento e la misurazione degli outcomes variano tra gli studi.
A titolo di esempio, esistono studi che utilizzano come indicatore di risultato il QI, altri che utilizzano la riduzione dei sintomi fondamentali come la comunicazione e le abilità sociali. Insomma, la ricerca nel campo dell’Asperger naviga ancora a vista e necessita di una forte spinta positiva.

?Prognosi di sindrome di Asperger

Nonostante le limitazioni che abbiamo descritto sugli studi di ricerca per la ASD, si possono trarre alcune conclusioni generali.
La prognosi per i pazienti con sindrome di Asperger è variabile e sembra essere correlata al QI, alle competenze linguistiche precoci e alla comorbilità psichiatrica.

Sebbene molti pazienti migliorino, persistono difficoltà nelle abilità comunicative, nell’adattamento sociale e nella funzione adattiva. Solo il 15/25% dei pazienti raggiunge risultati positivi come un lavoro retribuito, una vita indipendente e relazioni sociali.

In uno studio longitudinale su 70 pazienti con sindrome di Asperger (di età compresa tra 16 e 36 anni al momento della diagnosi) in cui l’esito è stato valutato cinque anni dopo la diagnosi:

?Il 27% ha avuto un buon risultato (impiegato o in una formazione professionale/educativa più avanzata e ha vissuto indipendentemente o ha avuto due o più amici/relazioni stabili).
?Il 47% ha avuto un risultato equo (impiegato o in formazione professionale/educativa più avanzata oppure vivere in modo indipendente oppure avere due o più amici/relazioni stabili).
?Il 23% ha avuto un esito limitato (non impiegato, né in formazione professionale/educativa più avanzata, né vivere in modo indipendente o avere due o più amici/relazioni stabili).

?In definitiva, la variabilità dei sintomi, della prognosi e dei comportamenti dei soggetti che soffrono di ASD, rendono tale sindrome una patologia quasi misconosciuta che spesso passa inosservata o confusa con semplici difetti caratteriali.

❇️ La ricerca in campo scientifico potrà in futuro fare passi avanti se verrà utilizzato un approccio più rigoroso nei suoi confronti e se l’interesse dei clinici convergerà maggiormente su questa categoria di pazienti.

{AUTORE: DAVIDE MORI
@Davide Mori Infermiere, Roma}

Nato a Roma nel 1984, da oltre 10 anni opera in contesti di area critica come infermiere acquisendo nello stesso campo un Master universitario di primo livello. Istruttore e direttore di corsi avanzati per l’American Heart Association (PALS-PEARS-PBLSD) partecipa come relatore a numerosi congressi e conferenze.
Autore ed esperto di organizzazione aziendale, nel 2013 consegue il Master in Management infermieristico per le funzioni di coordinamento a cui segue, nel 2019, la Laurea Magistrale in Scienze dell’amministrazione con indirizzo in management delle aziende sanitarie. Appassionato di ricerca e data science partecipa a diversi corsi organizzati da alcune delle più importanti università internazionali (Harvard e John Hopkins University). Da sempre attento alle dinamiche di gruppo e allo sviluppo dell’intelligenza emotiva in ambito lavorativo, si distingue per la continua promozione della professione infermierisitca e del suo benessere organizzativo.
#sapevatelo2022

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