SENZA DIMISSIONI MA COL GALLEGGIAMENTO

Come nessun altro e con una trepidazione prossima quasi all’assillo, Francesco Cupparo assessore all’agricoltura e destinatario della misura cautelare dell’obbligo di dimora, a seguito dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Potenza, ha saputo usare le sue dimissioni come si fa quando si gioca con un elastico che serve a smuovere le cose, grazie anche allo schiocco del rilascio a sorpresa. Ora però con l’insorgere del caso giudiziario e dopo gli annunci finiti in canzone, ci saremmo aspettati che quel momento topico fosse finalmente giunto a compimento ed invece rinchiuso nel fortino della sua Francavilla, pare che Cupparo di dimissioni non ne voglia sentir parlare, sfidando praticamente tutte le leggi dell’etica pubblica e dell’opportunità politica che pure assieme alla truppa dei moralisti del centrodestra diceva di voler seguire, con disciplina e convinzione. E così ogni giorno che passa la povera Basilicata indietreggia sempre più e s’impoverisce di etica e buoni esempi, grazie alla forza di galleggiamento che Vito Bardi e la sua giunta a maggioranza indagata stanno trovando proprio a discapito del valore d’onore delle dimissioni. Canta Serena Brancale:“ è più facile galleggiare e non prendere mai una decisione. Rimanere a galla e poi aspettare, aspettare, aspettare..”