GRUMENTUM: “TENTATIVE LIST PRESSO L’UNESCO”
«L’eccezionale valore a carattere universale ne fa il candidato perfetto per la lista propositiva per avviare l’iter»
Mentre redigiamo questo articolo oltre 300 persone in due giorni hanno già sottoscritto la petizione volta a destare l’interesse sul Parco Archeologico Grumentum per il “Tentative List presso l’Unesco come Patrimonio Mondiale”.
Il Parco Archeologico di Grumentum spiegano gli organizzatori della raccolta firme on line, «rappresenta un forte richiamo turistico per l’intero territorio della Valle dell’Agri, un luogo di grande suggestione che conserva i resti ben visibili della città millenaria fondata dai romani. L’Eccezionale valore a carattere universale ne fa il candidato perfetto per la lista propositiva che ogni Stato membro dell’Unesco è tenuto a presentare così da poter avviare l’iter per procedere alla candidatura del Sito come Patrimonio Mondiale dell’Umanità».
L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell’Unesco. Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future.
La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’Unesco fin dal ‘72 prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come patrimonio culturale, patrimonio naturale o paesaggio culturale.
Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua applicazione universale e i beni che lo costituiscono appartengono a tutte le popolazioni del globo, al di là dei territori nei quali esse sono collocati, per essere inseriti nella Lista i siti devono essere di eccezionale valore universale e rispondere ad almeno uno dei 10 criteri previsti nelle Linee Guida Operative.
Il Parco Archeologico di Grumentum «conserva, all’interno di un contesto paesaggistico di eccezionale suggestione, i resti della principale città romana della Lucania antica – spiega il Ministero della Cultura- Inizialmente piccolo centro lucano di III sec. a.C., fu attraversato da Annibale durante la seconda guerra punica e, a seguito del processo di romanizzazione, fu monumentalizzato nella prima età imperiale.
Il sito, esempio unico in Basilicata di impianto urbano romano ben leggibile, permette una visita attraverso gli spazi pubblici e privati della città romana, ancora delineati dalla regolarità degli assi stradali antichi».