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MONTE CRUGNAME: «LO STOP ALLA CAVA È UNA VITTORIA PER TUTTA LA COMUNITÀ»

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle soddisfatti per la decisione presa dalla Giunta Bardi: «Un primo passo doveroso»

L’ annullamento da parte della Giunta regionale dell’autorizzazione per realizzare una cava di quarzareniti nella località Monte Crugname, nel territorio del Comune di Melfi, «è una notizia che accogliamo con favore e che, fino a questo momento, premia i cittadini della città federiciana e l’impegno del Movimento Cinque Stelle Basilicata» affermano Perrino, Carlucci e Leggieri, consiglieri del Movimento 5 Stelle. «Abbiamo, sin dal primo momento, posto all’attenzione dell’opinione pubblica, ma anche seguendo dal 2020 la via giudiziaria con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l’inopportunità di sventrare Monte Crugname. Abbiamo, sin dal primo momento, evidenziato alcune anomalie dell’iter autorizzativo posto in essere dalla Regione Basilicata e la deliberazione n. 663 del 7 ottobre scorso è un primo tassello per ricostruire una vicenda tanto intricata quanto singolare, nella quale abbiamo assistito a bizzarri rimpalli, con il tentativo goffo di qualcuno di rifarsi il trucco e di cantare vittoria» continuano i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle. «Nell’ambito del ricorso sopracitato avevamo denunciato che “in tali documenti è stato omesso che i terreni boscati ancorché percorsi dal fuoco (cfr. certificato urbanistico sub doc n. 3), e che gli stessi sono registrati nell’apposito catasto previsto dalla l. 353/2000 in quanto percorsi dal fuoco sia nel 2008 che nel 2015”» proseguono. «La decisione della Regione Basilicata di annullare l’autorizzazione per aprire la cava di Monte Crugname è la vittoria prima di tutto di un territorio intero e delle sue popolazioni, che già in passato hanno dovuto ingoiare bocconi amari a causa di insediamenti produttivi che non hanno nulla a che vedere con la vocazione agricola, naturalistica, storico-archeologica del Vulture. Il riferimento agli inceneritori ex Fenice e di Barile (quest’ultimo di proprietà della stessa compagine societaria che vorrebbe estrarre le quarzareniti di Monte Crugname) è puramente voluto» sottolineano Perrino, Carlucci e Leggieri. «La Regione Basilicata ha fatto quello che doveva fare e siamo sicuri che la nostra azione politica e non solo – non ultima la mozione con cui chiedevamo, mesi fa, di revocare l’autorizzazione – ha sortito effetti utili. – continuano – Il Movimento Cinque Stelle si dimostra l’unica forza politica dentro le istituzioni attenta alle questioni ambientali e alla salute dei lucani. Senza ambiguità né esitazioni o ripensamenti. Su questi due punti non arretreremo mai. Abbiamo sempre – e continueremo a farlo – mantenuto una posizione chiara e coerente. L’ambiente e la salute prima di ogni cosa, a dispetto di un centrodestra, locale e regionale, sempre timido su alcuni temi, soprattutto laddove gli unici interessi da difendere sono quelli della comunità e del suo ambiente». «Un plauso e un ringraziamento va a tutto il Comitato dei cittadini del Vulture e, in particolare, alla coriacea comunità di Foggiano, che ha difeso pertinacemente il proprio territorio» concludono i consiglieri regionali pentastellati Perrino, Leggieri e Carlucci.

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