CONSIGLIO COMUNALE: C’È ASSOLUTA PARITÀ BENNARDI SPERA NEL “VOTO DI COSCIENZA”
Nessuna dichiarazione dalla maggioranza né dall’opposizione, si prevede la lotteria delle decisioni individuali
È arrivato il giorno tanto atteso del Consiglio Comunale in cui per la prima volta, dacché l’amministrazione Bennardi si è insediata, la maggioranza e l’opposizione scendono in campo con lo stesso numero di consiglieri. Il computo finale, dopo i cambiamenti di casacca e i transfughi al gruppo misto o ad altri schieramenti, dice 16 consiglieri in totale per la maggioranza, appartenenti allo schieramento che comprende: M5S, Campo Democratico e Verdi-Socialisti e 16 consiglieri in totale per l’opposizione, che sono inclusi nello schieramento che comprende: Matera 3.0, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Coraggio Italia, Matera Futura, PD, Matera Civica, Matera Sempre Insieme e i nero arrivati Volt. Fondamentale dunque sarà il voto in più che arriverà alla maggioranza dal sindaco Bennardi, ma come già ricordato, il jolly del primo cittadino potrebbe non essere sufficiente in caso di assenze, errori momentanei, distrazioni da parte dei consiglieri o se dovesse nascere in seno alla maggioranza stessa qualche risenti- mento malcelato o frizione su qualche tema particolare. Ipotesi quest’ultima molto improbabile, anche se i punti all’ordine del giorno dell’assise comunale di oggi pomeriggio, ben si prestano a un dibattito molto acceso e non privo di forti e animati confronti. Si dibatterà infatti su un prelievo dal fondo di riserva, sul riconoscimento di due debiti fuori bilancio e sull’approvazione del bilancio consolidato 2021. Particolarmente incisiva poi si preannuncia, l’ “interrogazione” della consigliera Cinzia Scarciolla di Matera 3.0 sul “Regolamento Piani delle aree PAIP”. Si dibatterà infine anche sull’ “Assegnazione in diritto di superficie all’Ater ”, e sull’ approvazione del progetto “Magna Grecia”. Tutti temi dunque, che possono ben favorire delle imboscate al momento del voto e che rischiano di far cadere la maggioranza. A dispetto però di una situazione così delicata, il clima politico materano è caratterizzato da un’apparente tranquillità. Nessuno infatti in questi giorni, opposizione compresa, ha parlato del momento assembleare particolarmente critico a cui va in contro per la prima volta la maggioranza. Il PD dal canto suo non ci ha confermato né smentito eventuali inciuci con il M5S per salvarlo ancora una volta, come accadde nell’assise di agosto, in caso di venuta meno del numero legale. Nessuno schieramento cittadino, comunque, finora si è pronunciato apertamente sulle intenzioni di voto nell’odierno Consiglio comunale. Rumor di Palazzo dicono che tutto dipenderà dai singoli consiglieri, quasi come se da un accordo tacito i movimenti e i partiti di opposizione preferiscano astenersi dal dare disposizioni di scuderia, lasciando ai propri consiglieri la cosiddetta “libertà di coscienza” al momento del voto. Ed ecco allora che qualcuno per evitare strategie, potrebbe chiedere al Presidente del Consiglio comunale di sorteggiare l’ordine con cui avverrà la chiamata dei consiglieri al voto. Su tutto, però, resta sempre in piedi una domanda e cioè se a questo punto c’è davvero qualcuno a cui interessa far cadere la maggioranza di Bennardi o se, preso atto dell’assenteismo elettorale e dei capovolgimenti di fronte delle ultime politiche nazionali, ciascun consigliere pensa che sia sempre meglio stare all’opposizione piuttosto che tornarsene a casa.