PARERE NEGATIVO ALLA SCARCERAZIONE DI PIRO
Attesa oggi la decisione del gip pure per Di Lascio, Cupparo, Leone e Spera. Il Pm della Dda Montemurro s’oppone per tutti alla revoca o affievolimento delle misure
Attesa per ieri, è slittata ad oggi la decisione del Gip di Potenza, Antonello Amodeo, sulla conferma, affievolimento o revoca, delle misure cautelari in relazione all’inchiesta dell’Antimafia del capoluogo sul «diffuso e sistematico mercimonio delle pubbliche funzioni ricoperte dagli indagati» relativo ai presunti illeciti per le elezioni comunali di Lagonegro ed anche alle nomine, ai trasferimenti e alle promozioni in Sanità, nonchè alle strategie di controllo clientelare in vista della realizzazione del nuovo ospedale di Lagonegro. Dei 39 indagati, tra cui il presidente della Regione Vito Bardi, 5 quelli colpiti dai provvedimenti restrittivi del Gip. L’ex capogruppo consiliare di Forza Italia in Regione, Francesco Piro, detenuto nel carcere di Potenza. La sindaca, sospesa, di Lagonegro, Maria Di Lascio, agli arresti domiciliari, mentre per l’assessore regionale all’Agricoltura, Francesco Cupparo, e per l’ex assessore regionale alla Sanità, oggi consigliere regionale di FdI, Rocco Leone, in prima battuta il Gip aveva disposto rispettivamente la misura cautelare dell’obbligo di dimora per l’uno nel territorio del Comune di Francavilla in Sinni e per l’altro a Policoro. Infine, per il Direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, la scorsa settimana è stato disposto il divieto di dimora a Potenza e la sospensione dall’esercizio di pubblici uffici e di pubblici servizi. Tutti e 5 non si sono avvalsi, durante l’interrogatorio di garanzia, della facoltà di non rispondere, offrendo, ognuno per la propria posizione, chiarimenti al Gip. La Procura, il titolare dell’inchiesta è il Pubblico ministero Vincenzo Montemurro, ha comunque espresso parere negativo ad un eventuale allentamento delle misure.