IL CONSIGLIO APPROVA IL BILANCIO: MAGGIORANZA COMPATTA CON IL SINDACO MA IL PD LASCIA L’AULA
Amministrazione “salva” grazie al voto del primo cittadino, dall’opposizione una valanga di critiche.
L’inizio dei lavori del Consiglio Comunale è stato preceduto dal taglio simbolico e a dire il vero “microscopico” di una ciocca di capelli al sindaco Bennardi che, su richiesta della consigliera pentastellata Carlucci, ha così mostrato la sua solidarietà alla giovane ragazza iraniana Mahsa Amini, morta per le percosse ricevute per non aver indossato correttamente il velo. L’interrogazione della consigliera Cinzia Scarciolla, è poi finalmente approdata in Consiglio e si è così discusso sul “Regolamento Piani delle aree destinate ad insediamenti produttivi del Paip 1” «Il regolamento urbanistico approvato nel 2021 – ha affermato Scarciolla – ha creato una disomogeneità di trattamento normativo tra l’area produttiva Paip 1 e Paip 2. La qual cosa – ha proseguito Scarciolla – andava eventualmente attuata con una vera e propria variante urbanistica normale e non con quella che è stata definita una “variante semplificata”». Tutto ciò a detta della consigliera di Matera 3.0, fa sì che« il Paip 1 venga ad avere una destinazione non più esclusivamente produttiva, ma anche residenziale, causando speculazioni edilizie». In risposta all’ interrogazione, il dirigente comunale Gaudiano è ricorso ai tecnicismi spiegando che il «Regolamento urbanistico è uno strumento normativo che individua le regole, mentre il regolamento Paip riguarda le attività che si possono fare all’interno dell’area medesima». Nella sua replica la consigliera Scarciolla, ha contraddetto proprio la predetta distinzione ed è tornata a chiedere con forza che l’amministrazione «Faccia sapere che intenzioni ha rispetto alla situazione determinatasi nel Paip 1 e della speculazione edilizia che ne potrebbe derivare». È seguita poi la semplice “Comunicazione per due prelievi dal fondo di riserva: i 2mila euro per acquistare le litografie di Guerricchio da regalare al Santo Padre e la somma per garantire le missioni dei dipendenti degli uffici per le politiche giovanili e il turismo.
IL “FUORI BILANCIO” PASSA ALL’ULTIMO VOTO
Il Consiglio Comunale è entrato nel vivo con il riconoscimento di due debiti fuori bilancio derivanti dalla soccombenza dell’amministrazione in due sentenze giudiziarie. C’è stata l’introduzione della consigliera di FI Violetto a cui ha fatto seguito il dibattito politico vero e proprio. L’opposizione, capeggiata dalla consigliera Tosti di Matera 3.0, ha criticato duramente l’amministrazione per essere ancora una volta rimasta inerte nella formulazione di «Un regolamento per la disciplina degli affari contenziosi che – ha aggiunto Tosti – resta nel cassetto di dirigente e assessore malgrado siano due anni che si chiede l’approvazione in commissione». Sulla stessa linea critica anche l’intervento del consigliere Toto di FdI che ha detto: «Dopo anni di sollecitazioni la politica e i dirigenti sono sordi rispetto a queste richieste». Dai banchi della maggioranza Paterino ha anch’egli ammonito: «I debiti fuori bilancio vanno contenuti al massimo, ecco perché abbiamo sollecitato l’adozione di un regolamento per gestirli, contenerli ed evitarli». Appellandosi al “senso di responsabilità” Paterino e tutto il suo gruppo di Campo democratico hanno ciononostante votato a favore dei debiti e in sintonia con il resto della maggioranza. Il consigliere Schiuma del PD, restando nel perimetro dell’opposizione, invece, ha sostenuto che «L’atto di responsabilità è proprio non votare i predetti debiti fuori bilancio». Con i 16 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza più il diciassettesimo voto “jolly” del sindaco, e con i 16 consiglieri dell’opposizione che hanno tutti lasciato l’aula, i “debiti fuori bilancio” sono stati approvati. Si è così confermata la previsione di una maggioranza che l’ha spuntata solo grazie al voto del sindaco.
SUL “BILANCIO CONSOLIDATO” IL TESTA A TESTA
Scontata a questo punto è stata l’approva- zione del “Bilancio consolidato 2021” con la stesso identico numero di voti: 17 a 16 per la maggioranza, solo che l’opposizione questa volta ha votato contro anziché assentarsi dall’aula al momento del voto. Non è mancata una valanga di critiche da parte dell’opposizione “sui metodi e sui fallimenti clamorosi” dell’amministrazione di Bennardi. Toto di FdI ha attaccato il sindaco su AQL, sulla Lucana Film Commission e su Matera Basilicata 2019“. Per Scarciolla «Nessuna discussione né condivisione da parte della maggioranza». La consigliera Susi di Matera Futura ha espresso «Rammarico per le eccessive ambiguità dello statuto della Fondazione Matera 2019 e per il contraddittorio cambiamento di visione del sindaco e della maggioranza». In sintonia anche il resto dell’opposizione con Schiuma, Casino, Tosti, Scarciolla e Sassone che hanno parlato di «Opacità e mancanza di trasparenza di un’amministrazione assai distratta e che ha fallito sotto tutti i punti di vista».
STOP ALL’ ATER E VIA LIBERA ALLA MAGNA GRECIA
La discussione consiliare sull’assegnazione in diritto di superficie all’Ater di un’area in località “San Francesco” per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, ha fatto venire fuori una presunta illegittimità della relativa delibera. Ne è seguita la manifestazione di “sdegno” per l’accaduto da parte di FdI. Tutti d’accordo per il ritiro del provvedimento che è stato approvato con 31 voti favorevoli e due consiglieri assenti. Via libera invece per il Programma “Magna Grecia – da Pitagora alla nuova cittadinanza temporanea euromediterranea”, approvato con 24 consiglieri favorevoli e 9 assenti. In conclusione il consigliere Morelli FdI ha commentato: «Il Sindaco durante le circa quattro ore di Consiglio comunale non ha detto una sola parola e non è intervenuto su nessun tema. La cosa mi lascia davvero basito!».