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QUALQUADRA NON COSA

In Consiglio regionale senza l’appoggio di Vizziello e Zullino il cdx perde l’agibilità politica: piano B, l’allargamento alla Draghi. Le dimissioni di Cupparo non migliorano i numeri, ma Bardi è fiducioso: «Andiamo avanti»

Con l’inchiesta giudiziaria sulla “mala politica” che ha portato un vero e proprio terremoto in Regione Basilicata, sulle voci che da tempo si rincorrono su un possibile voto anticipato il governatore lucano Vito Bardi ha voluto dire la sua: «Andiamo avanti con il centrodestra unito». Un messaggio forte e chiaro per zittire i tanti che, conti alla mano, continuano a sostenere che il governatore non abbia i numeri per presentarsi in Aula. La situazione sicuramente non è delle migliori, Bardi negli ultimi tempi aveva già dovuto fare i conti con una maggioranza non proprio numericamente forte. Soprattutto considerati gli sbalzi di umore dei due “dissidenti” leghisti Zullino e Vizziello. A questi però ora si aggiunge la ripercussione che l’inchiesta ha avuto anche numericamente sulla composizione del Consiglio: le dimissioni del capogruppo di FI Francesco Piro hanno stabilizzato il “supplente” Gerardo Bellettieri (persona su cui certamente il governatore può contare). A questo ieri si sono aggiunte anche le dimissioni dell’azzurro Franco Cupparo, tanto da assessore regionale quanto da consigliere. Una decisione necessaria se si considera che con la scelta del Gip di tramutare l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza a divieto di dimora a Potenza, per l’ex assessore all’Agricoltura era impossibile venir a svolgere a Potenza le questioni di Giunta e Consiglio. Al suo posto scorrendo la lista di FI prima dei non eletti è Gabriella Megale, secondo è Antonino Capuano, ma entrambi non sarebbero interessai a subentrare avendo già incarichi di sottogoverno. Se rinunciassero entrambe ci sarebbe Rosanna Gruosso ma non è detto che questo risolva il problema della tenuta della maggioranza. Dalle candidature ad oggi le condizioni politiche sono decisamente mutate. L’appoggio quindi potrebbe essere in bilico. A tutto ciò va aggiunta la sospensione del consigliere Rocco Leone di FdI per la legge Severino, considerato il divieto di dimora a Potenza scattato anche per lui. Un voto in meno, considerato che il meloniano al momento non avrebbe intenzione di dimettersi. E così Bardi dovrà ricucire con tutti i membri della maggioranza per provare a stare a galla. Motivo che lo ha spinto ieri a convocare i capigruppo della maggioranza per sondare gli umori. In questo quadro si apre ora ufficialmente il toto nomi sul nuovo assessore all’Agricoltura che subentrerà al dimissionario Cupparo. In una riunione tenuta ieri nella maggioranza Bardi avrebbe comunicato di voler accelerare il prima possibile la scelta, perchè «è necessario imprimere un’accelerazione all’attività della giunta e del consiglio regionale della Basilicata anche per dare risposte in un momento eccezionale di crisi a famiglie, imprese e professionisti, e dato il momento storico di grande allarme sociale». Ma se per la Giunta la scelta potrebbe essere anche un membro esterno da come si vocifera, certamente per l’equilibrio in Aula dovrà anche provare ad “allargare” il dialogo con tutte le forze politiche. Non a caso Bardi ha annunciato che a partite dalla prossima settima «ho deciso di convocare tutti i gruppi consiliari, con un calendario che sarà comunicato ai presidenti dei gruppi nelle prossime ore. L’obiettivo di tali incontri sarà il recepimento delle istanze di tutte le forze politiche e il confronto sulle priorità individuate in seguito a tale dialogo esclusivamente istituzionale». Una scelta più che necessaria considerato che ora sarà più dura arrivare a fine legislatura se i numeri dovessero rimanere ballerini come quelli attuali. Il governatore però ha voluto dare propulsione alla sua maggioranza ringraziando i capigruppo «per il lavoro eccezionale che stanno facendo, penso anche all’impegno per l’autocertificazione del “Contributo mensile gas Regione Basilicata” e insieme abbiamo ribadito la volontà di andare avanti in questa esperienza amministrativa e politica, confermando l’unità del centrodestra e ribadendo la necessità di portare a termine i tantissimi provvedimenti approvati o avviati, sia in Giunta che in Consiglio regionale».

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