IL DIGITAL CHE DIVIDE LA BASILICATA DALL’ITALIA
L’approfondimento.
Secondo i dati del Desi regionale, il ritardo della Basilicata rispetto alle altre regioni italiane è lampante. La regione infatti ottiene un punteggio di 27,8 punti rispetto alla media nazionale di 53,8. In questi giorni con l’avvento del Bonus Gas è emersa la necessità di digitalizzare i processi tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), che sarebbe la chiave di accesso semplice, veloce e sicura ai servizi digitali delle amministrazioni locali e centrali. Il dato preoccupante proprio se ci soffermiamo su questo tema è che ben venga la selezione e la ricerca di volontari a supporto del progetto, fare comunità può solo arricchire, ma non c’è da dimenticarsi però che il mondo la fuori corre molto veloce. La Basilicata è indietro per quanto riguarda l’uso di internet e in competenze digitali dei cittadini. Il dato più grave che emerge è che le donne sono praticamente escluse da qualsiasi professione legata al settore digitale, con numeri di occupate nel settore tech, innovazione e digital in generale, vicini allo zero. L’accesso ad internet, ovvero la reale e pratica possibilità per le famiglie e per i cittadini di poter beneficiare di una connessione internet, secondo i dati di Invitalia30 in Basilicata il 97% di comuni dispone di una rete NGA (Next Generation Access) con connessioni che offrono almeno 30 Mbps in download, contro una media nazionale del 65%. Tuttavia, solo il 30 % di comuni accede ai servizi ultra-broadband, che offrono dai 100 Mbps a 1 Gbps in download, il che rappresenta un limite insormontabile all’utilizzo sistemico del digitale in molti comuni della regione. In Basilicata l’uso di internet è limitato nella maggior parte dei casi a servizi di intrattenimento, con percentuali più basse quando si guarda a servizi più avanzati come l’ebanking. Il Sud spicca però per quanto riguarda la comunicazione online, e la Basilicata è la regione che fa più videochiamate (53%). Ciò è dovuto probabilmente al maggior numero di persone in quest’area emigrate al Nord o all’estero, che si avvalgono quindi di tecnologie digitali per restare in contatto con la famiglia. Il lockdown ha spinto diverse famiglie a puntare sul miglioramento della qualità della connessione ad Internet. Il numero di utenti che dichiara di avere una connessione con velocità nominale pari ad almeno 100 Mega è, infatti, in costante crescita. Le dichiarazioni rese dagli utenti, agli esperti di SOS Tariffe al momento dello speed test confermano, infatti, una crescita generalizzata delle connessioni che sfruttano le tecnologie FTTC e FTTH. Va rilevato che in Basilicata durante il lockdown è cresciuta del 100% la richiesta di miglioramento della velocità di connessione, in prevalenza a 100 mega o per l’accesso alla fibra ottica, da parte delle famiglie lucane, tra le regioni con una crescita maggiore Puglia (+180%), Campania (+125,25%), Abruzzo e Basilicata (+100%).