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BARDI INCONTRA LE OPPOSIZIONI PER COSTRUIRE UN’ALTERNATIVA

Ieri le prime interlocuzioni con Trerotola, Pittella, Braia e Polese. Oggi tocca a Pd e M5s. Il governatore conscio di numeri traballanti prova a fare leva sul senso di responsabilità. Il perimetro della maggioranza resta lo stesso si prova a ragionare solo su alcuni punti programmatici. Ma le minoranze per ora non si esprimono .

Hanno preso il via ieri le prime consultazioni con le opposizioni in Consiglio regionale. Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha incontrato nella mattina di ieri i consiglieri Trerotola e Pittella, nel pomeriggio Braia e Polese. Oggi sarà la volta di Cifarelli e poi Leggieri, Carlucci e Perrino. Dopo aver dichiarato di voler continuare a governare con l’unità del centrodestra, il governatore ha sentito comunque l’esigenza di avviare un dialogo con la minoranza. Probabilmente pur mostrandosi abbastanza tranquillo di voler raggiungere la fine del suo mandato a scadenza naturale si sarà fatto due conti, prendendo finalmente contezza che la maggioranza traballa. La colpa, è bene dirlo, non è solo dell’inchiesta giudiziaria che ha scosso pesantemente gli ambienti politici e l’assetto del Consiglio regionale ma anche dei rapporti maturati nel corso di questi tre anni all’interno della stessa maggioranza. Infatti, già prima dell’inchiesta della Dda e quindi delle dimissioni dei consiglieri di FI Piro e Cupparo e della sospensione del meloniano Leone, i numeri non erano sempre a favore di Bardi. Basti ricordare come proprio nell’ultimo Consiglio regionale la stessa maggioranza aveva voluto inviare un messaggio forte e chiaro ai due dissidenti leghisti Zullino e Vizziello, non votando a favore della legge del venosino. I rapporti con i due negli ultimi mesi sono stati molto incrinati, la loro presenza in Aula e anche nella stesse Commissioni è stata un miraggio. Pur avendo numeri risicati il governatore ha voluto con loro usare il pugno di ferro, dimostrando chi è l’uomo al comando. Ora, però, le cose sono cambiate. Alle questioni con i dissidenti si aggiungono quelle giudiziarie che al momento vedono i numeri in bilico. Non a caso la maggioranza ha provato in tutti i modi a convocare le opposizioni a rinviare il Consiglio regionale di un’altra settimana. Infatti nella prossima seduta si dovrebbe procedere alla surroga di Piro e Cupparo, con l’entra ufficiale di Bellettieri e Capuano (come spieghiamo nella pagina che segue). Ma anche solo per la semplice presa d’atto della sostituzione è necessario che ci siano i numeri altrimenti sarà impossibile procedere ai lavori. Qui entrano in gioco le opposizioni. Il governatore, infatti, vorrebbe provare a costruire un rapporto con loro provando a fare leva sul senso di responsabilità. Al momento dalla minoranza nessuno parla, prima di sentire la loro bisognerà che anche la giornata di oggi si concluda. Certamente però il perimetro della maggioranza non sarebbe stato assolutamente messo in discussione ma si vorrebbe lavorare, almeno, ad una sorta di accordo che porti le opposizioni a sostenere la maggioranza per gli atti più importanti. Bardi sembra sperarci, probabilmente perchè spinto dalla convinzione che nessun membro di questa legislatura abbia la voglia di ritornare prima del tempo a casa. Il pensiero che invece sembra accomunare la minoranza è che senza un cambiamento radicale e dichiarato l’appoggio è un utopia. Ma Bardi sarebbe davvero in grado di mettere in atto uno showdown?

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