LA SOFT OPPOSIZIONE
TACCO&SPILLO
Nei momenti a bassa intensità istituzionale che hanno attraversato con alterne vicende la nostra Regione c’è stata una regola di responsabilità bipartisan che la politica ha cercato sempre d’esercitare, per la verità più per badare alla sua sopravvivenza che a quella comunitaria e che ha riguardato sia la necessità della rigenerazione etica della maggioranza infiocinata dalle inchieste che il modo stesso di fare opposizione. Ora lasciamo stare il solito Gianni Rosa che nella scorsa legislatura ha scelto l’eccezione alla regola con lo sciacallaggio mediatico e cialtronesco e che adesso per semplice legge di contrappasso e minima coerenza del caso dovrebbe ripetere innanzitutto contro se stesso e poi contro tutte le anime belle del centrodestra, ma la questione su cui far girare idee ed animazione è che così la Basilicata rischia di morire d’inerzia e di mancato coraggio. Eppure va detto che la sua ipoteca del futuro non è data dalla portata pur gravissima dei fatti giudiziari quanto dall’oscena commedia degli equivoci a cui partecipano ogni giorno ed in misura pessima tanto Vito Bardi che tira a campare e non vuol cambiare proprio nulla quanto l’opposizione che rimane divisa, pigra, perfino pavida. Scrive Benjamin Disraeli:“Nessun governo può essere sicuro a lungo, almeno senza opposizione”.