C’È ARIA DI CRISI SU GUARENTE
TACCO&SPILLO
Se ci fosse per il centrodestra lucano una definizione utile a cogliere bene la sua maniera d’esistere e soprattutto di funzionare dentro il sistema delle istituzioni allora non potrebbe che essere quella della crisi e delle sue proprietà ballerine con cui s’apparecchiano le peggiori oscenità della politica, comprese le retoriche del comico e del grottesco, di cui c’è da dire tra Regione e Comune di Potenza ci sono eccellenze riconosciute quasi come celebrità nazionali. Ora se Vito Bardi da buon generale e con piccola furbizia ha tentato di derubricare la crisi con la sua solita indolenza del fare ed alla fine ne è finito lui stesso travolto dai colpi d’etica pubblica e di giustizia, Mario Guarente peggior sindaco d’Italia ne ha fatto addirittura un’arte del paesaggio politico con cui intende spudoratamente galleggiare, peraltro anche per svuotare le tasche dei poveri cittadini con una miriade di tasse e autovelox. Eppure la collocazione all’opposizione dei consiglieri Beneventi e Stella Brienza è un fatto nuovo e dirompente che svela non solo il bluff di sopravvivenza a cui s’è appeso Guarente, ma mette finalmente in crisi la sua stessa esperienza di cattivo governo che sta facendo ormai fallire Potenza. Cantano i Bluvertigo: “Sto vivendo una crisi. E una crisi c’è sempre ogni volta che qualcosa non va”.