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INCARICHI AD INTERIM DG DIPARTIMENTI REGIONE «REVOCA IMMEDIATA, SI RIPRISTINI LA LEGALITÀ»

Dal sindacato Fedirets-area Direr Basilicata la missiva alla Giunta con il lungo elenco delle «violazioni di legge»

Scaduti 3 dei Direttori generali dei Dipartimenti regionali nominati nell’agosto del 2019, la Giunta regionale, su proposta del Presidente Bardi, ha affidato gli incarichi ad interim ai Dg esterni nominati l’anno scorso. Il sindacato lucano Fedirtes, area Direr, però, grida a gran voce «Immediata revoca». Per il sindacato, i 3 Dg esterni, erano «stati illegittimamente nominati nel novembre dello scorso anno, non avendo preventivamente (la Regione, ndr), accertato l’assenza di personale dirigenziale interno a idoneo ricoprire gli incarichi e non appartenente al ruolo dirigenziale». «La “patente” di illegittimità – ha spiegato il segretario regionale Raffaele Beccasio -, ha trovato pure la “bollinatura” da parte della locale Sezione della Corte dei Conti in sede del giudizio di parifica dei rendiconti 2019 e 2020 e, da quanto è dato conoscere, tale “patente”, già espressa in prevenzione, dovrebbe essere confermata nel prossimo giudizio di parifica del rendiconto 2021. Si deve ritenere che la Corte avesse immediatamente indicato la violazione di legge citata, anche se non costituiva oggetto precipuo delle annualità esaminate, allo scopo di evitare che tali condotte in violazione di legge , funzionali ad avvantaggiare i predetti beneficiari, potessero arrecare ulteriori e più gravi danni. Infatti, come già indicato in precedenza, l’affidamento di incarichi dirigenziali a personale estraneo ai ruoli della dirigenza interna è fonte di danno per responsabilità erariale, come è stato definitivamente cristallizzato in una identica vicenda, su istanza della Direr Sicilia, dalla Corte dei Conti Siciliana, sia in primo grado che in appello, e, dal 20 ottobre 2022, anche dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione». In conclusione: «La Giunta regionale ha raddoppiato».

INTERIM E ACCENTRAMENTO

Come calcolato dal sindacato Fedirets, area Direr Basilicata, Emilia Piemontese, unica dirigente di ruolo interna dei Dg nominati nel novembre scorso e, pertanto, non scaduti, ha due Direzioni generali, con l’aggiunta di 8 uffici su un totale di 14. Tricomi, invece, ha due Direzioni generali, con l’aggiunta 2 uffici su un totale di 9, mentre Morvillo, ha due Direzioni generali, con l’aggiunta 6 uffici su un totale di 9. Sabia, infine, ha due Direzioni generali, con l’aggiunta 7 uffici su un totale di 13. Nel conteggio anche Tripaldi del Consiglio regionale che ha una sola direzione generale e 2 uffici su un totale di 8. «Concentrare la gestione degli uffici nelle mani di poche persone – è riportato nella missiva del sindacato inviata alla Giunta regionale -, oltre che illegittimo, equivale a paralizzare definitivamente l’azione amministrativa. Ognun vede, poi che l’interim, da istituto straordinario di copertura degli uffici, poiché connotato dalla eccezionalità e temporaneità, è stato elevato sempre più a sistema ordinario di gestione».

GLI INTERNI A SPASSO

«Occorre segnalare a margine di tale incredibile vicenda – ha specificato il segretario regionale Beccasio – che, di seguito ad una lettura ad usum delphini della disposizione di del Dl 293 del 1994, si son lasciati decadere dal 30 settembre 2022 tre dirigenti generali appartenenti ai ruoli della dirigenza regionale a tempo indeterminato, chiamati a ricoprire le Direzioni generali oggi affidate ad interim ai citati dirigenti generali esterni, lasciandoli a tutt’oggi senza alcun incarico!».

GLI ESTERNI IN PROROGA DA OLTRE 8 ANNI

«Allo stesso tempo, invece – ha aggiunto Beccasio -, si continuano illegittimamente e silenti a prorogare da oltre otto anni rapporti con alcuni dirigenti di ufficio estranei ai ruoli regionali ben oltre i termini inderogabili fissati dal Decreto legislativo 165 del 2001, tre o cinque anni». «Nell’attualità, pertanto – ha rimarcato Beccasio -, in Regione Basilicata su nove dirigenze generali, tra Giunta e Consiglio regionale, senza voler considerare le ulteriori due posizioni con una retribuzione superiore a quella dei dirigenti generali del Capo di Gabinetto, nonché di quella del Capo dell’Ufficio legislativo e della segreteria della Giunta, ritenuta pure asseritamente fiduciaria, solo una è ricoperta da una dirigente interna di ruolo, con buona pace delle regole per le nomine dei dirigenti generali, indicate dalla locale Sezione della Corte dei Conti». Nella missiva, menzionata anche parte della ritualità procedurale che prevede l’adeguata motivazione a fondamento della scelte, nel rispetto dei principi civilistici di correttezza e buona fede, «evitando provvedimenti cosiddetti a “stampone” ovvero con motivazione solo apparente».

RAPPORTI PERCENTUALI INTERNI-ESTERNI: I CONTI NON TORNANO

«Non solo – ha evidenziato Beccasio nella missiva -, ma tale situazione aggrava ancor di più, illegittimamente, il rapporto tra dirigenza interna di ruolo e quella esterna, in violazione del Decreto legislativo 165 del 2001 e dell’articolo 2, Legge regionale 31 del 2010. Infatti, fermo quanto si è detto in precedenza a proposito dei dirigenti generali, all’interno della Regione, nella sua globalità, vi sono 10 dirigenti esterni e 25 interni, laddove la cititata disposizione di cui all’articolo 2, prevede un rapporto del 5% per i dirigenti generali e del 10% dei dirigenti di ufficio». Ferma ed impregiudicata ogni ulteriore ed o diversa iniziativa, nei “saluti” finali alla Giunta, l’invito ai suoi componenti a «a ripristinare immediatamente la legalità violata».

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