LUIZ INÁCIO LULA DA SILVA HA VINTO IL BALLOTTAGGIO CON JAIR BOLSONARO ED È IL PRESIDENTE DEL BRASILE PER LA 3ª VOLTA
Le sue prime parole:
“L’unico vincitore è il popolo brasiliano”
Lula ha vinto‼️
Candidati | % di voti | Numero di voti |
---|---|---|
Lula
PT
|
50,9% | 60.330.970 |
Jair Bolsonaro
PL
|
49,1% | 58.198.254 |
Non validi/nulli
|
– | 5.699.432 |
Tribunale superiore elettorale ha ufficializzato la vittoria: col 98, 86% del totale delle sezioni scrutinate, l’ex sindacalista ha ottenuto il 50,83% dei voti (59.596.247), contro il 49,17% di Bolsonaro (57.675.427).
Candidato del Partito dei lavoratori, 77 anni, Lula è stato alla guida del Paese già dal 2003 al 2011.
Le sue prime parole:
“L’unico vincitore è il popolo brasiliano”
Dopo un testa a testa serratissimo, il leader di sinistra, Luiz Inácio Lula da Silva ha vinto il BALLOTTAGGIO ed è stato eletto presidente del Brasile per la terza volta.
Lula ha battuto l’attuale capo dello Stato, il leader della destra JAIR BOLSONARO il primo presidente che ha fallito nel suo tentativo di rielezione.
Il Tribunale superiore elettorale ha ufficializzato la vittoria, col 98, 86% del totale delle sezioni scrutinate
Lula ha ottenuto il 50,83% dei voti (59.596.247), contro il 49,17% di Bolsonaro (57.675.427)
Una vittoria sofferta.
Ma Lula di nuovo presidente del Brasile è un messaggio che parla al mondo intero.
Si può unire tutta la sinistra attorno a un progetto chiaro a difesa dei ceti più poveri e battere una destra autoritaria e regressiva. Abbiamo solo da imparare.
Soprattutto in Italia.
P.S. In questi anni abbiamo seguito con grande emozione e partecipazione la battaglia per la verità e la giustizia in Brasile. Lula è stato vittima di un golpe giudiziario. Chiunque avrebbe mollato, lui no. Un vecchio leone. E insieme a lui tantissimi militanti del Pt in Brasile come nel resto del mondo. Penso a Gislaine, Ivanilde, Gabriela e tante altre che in Italia hanno dato l’anima per il riscatto del loro paese e che ho avuto l’onore di conoscere. Grazie per la straordinaria lezione di militanza e di passione politica.
Arturo Scotto
Resultado de las elecciones en Brasil 2022, en vivo | Lula tras ganar las elecciones: “Intentaron enterrarme vivo y aquí estoy”
El candidato de izquierdas obtiene el 50,83% de respaldo frente al 49,17% del ultraderechista | La izquierda de América Latina recibe a Lula con los brazos abiertos
Lula da Silva ha ganado las elecciones a la presidencia de Brasil. El gran líder de la izquierda brasileña ha obtenido un 50,83% de los apoyos y adelanta por algo más de punto y medio a Bolsonaro, con un 49,17%, la diferencia más ajustada de la democracia brasileña moderna. La diferencia es de casi dos millones de votos. “Me considero un ciudadano que ha vivido un proceso de resurrección. Intentaron enterrarme vivo y aquí estoy”, ha dicho en su primera comparecencia tras los resultados. “Haremos que los brasileños desayunen, almuercen y cenen todos los días”, añade. Los presidentes progresistas de América Latina han festejado su regreso. Más de 124 millones de personas han votado entre dos modelos de país. En el Estado de São Paulo, motor económico de Brasil y principal colegio electoral del país, ha ganado el candidato de Bolsonaro, Tarcísio de Freitas. Los seguidores de Lula concentrados en la avenida Paulista frente al Museo de Arte de São Paolo para festejar la victoria. En el vídeo en directo, la comparecencia de Lula.
LULA ha iniziato il suo discorso
“ringrazio Dio per avermi permesso di uscire da dove sono uscito e arrivare dove sono arrivato”
ha detto il presidente eletto, poco dopo aver vinto il ballottaggio
“In una delle elezioni più importanti del Brasile, oggi c’è un unico vincitore: il popolo brasiliano”
ha aggiunto Lula
“Non è una vittoria mia o del mio partito, ma di un immenso movimento democratico”
ha continuato l’ex sindacalista
“La maggioranza del popolo ha lasciato detto chiaro che desidera più democrazia e non meno. Vuole più libertà, più uguaglianza e più fraternità”
Lula, candidato del Partito dei lavoratori, è stato alla guida del Paese già dal 2003 al 2011.
In quella che rappresenta una sfida personale, un riscatto politico ed umano dopo aver scontato 19 mesi di carcere sulla base di false accuse per corruzione, oltre al riaffermarsi di un progetto di società ben preciso, il 77enne Lula ha scelto come vice Geraldo Alckmin, ex avversario di destra alle presidenziali del 2006.
L’alleanza con questo devoto cattolico, governatore di San Paolo, mira a creare un fronte repubblicano contro l’estrema destra per sbarrare la strada a Bolsonaro.
Di Lula i media e lui stesso ricordano spesso le origini molto umili, figlio di una famiglia povera e analfabeta di Caetes, nello Stato brasiliano rurale di Pernambuco, dove è nato il 6 ottobre 1945.
A 7 anni, con la madre e i 7 fratelli e sorelle si trasferì nella città costiera di Santos, nello Stato di San Paolo, ma Luiz Inacio dovette lasciare la scuola dopo la quarta elementare.
La sua vita lavorativa cominciò a 12 anni, come lustrascarpe e venditore di strada, mentre a 14 trovò il suo primo lavoro regolare in una fabbrica di rame.
Quindi proseguì gli studi e ricevette un diploma equivalente al conseguimento della scuola superiore.
Nel 1956 nuovo trasferimento nella città di San Paolo, dove Lula con la famiglia visse in una piccola stanza nel retrobottega di un bar.
A 19 anni perse il mignolo della mano sinistra in un incidente, mentre lavorava come operatore di una pressa in una fabbrica di componenti automobilistici e fu allora che si avvicinò al sindacalismo, osteggiato dalla dittatura militare al potere in Brasile, e per reazione la sua visione politica si indirizzò a sinistra.
Grande gioia per la vittoria storica di Lula!
“Essa vitória é do povo trabalhador, das mulheres, das LGBTs, da população negra, dos povos indígenas, de todas e todos que diariamente enfrentam o fascismo.”
Queste parole di Monica Benicio, attivista e compagna di Marielle Franco all’epoca del suo assassinio, raccontano la vittoria collettiva che oggi rimette il Brasile in cammino per la giustizia sociale e climatica!
Bolsonaro, invece, ha perso.
Una buona notizia pure questa.
Ha perso, seppur con un’alta percentuale di consenso.
Ma non voler riconoscere la vittoria di un avversario politico dopo libere elezioni dimostra che il bolsonarismo non è sconfitto e, come tutte le forze antidemocratiche, rappresenta ancora un pericolo che non va sottovalutato e va contrastato anche culturalmente.
#LulaPresidente2022