PERTUSILLO, RAMUNNO: «L’ARPAB EFFETTUA CONTROLLI COSTANTI, QUESTO È ALLARMISMO INGIUSTIFICATO»
Chiesti accertamenti alla Commissione Ue. Il Dg replica ai 35 eurodeputati dei Verdi Europei
A Bruxelles, 35 eurodeputati dei Verdi europei hanno inviato una lettera alla Commissione Ue per chiedere accertamenti sullo stato delle acque dell’invaso del Pertusillo e sulla qualità dell’acqua potabile degli acquedotti lucani e pugliesi. Tra le altre cose, chiesto alla Commissione, se l’estrazione di petrolio e gas in prossimità di un bacino di acqua potabile costituisca o meno una viola- zione della relativa Direttiva comunitaria del 2000. Il Dg dell’Arbab, Donato Ramunno, per quanto giudica legittima la richiesta degli eurodeputati, la ritiene «strumentale», poichè, «produce un ingiustificato e ingiusto allarmismo». «Probabilmente gli europarlamentari – ha dichiarato il Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Donato Ramunno – non sono a conoscenza che l’Arpab, effettua controlli costanti per monitorare lo stato della qualità delle acque del lago Pertusillo, così come sugli altri invasi lucani, le cui risultanze sono di evidenza pubblica sul sito istituzionale dell’Agenzia». «L’Arpab infatti – ha proseguito Ramunno – effettua il monitoraggio delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, che in Basilicata sono essenzialmente gli Invasi del Pertusillo, di Montecotugno e del Camastra. Secondo la normativa, tali invasi appartengono alla “Categoria A2”, che prevede, ai fini della potabilizzazione, un trattamento chimico-fisico normale ed una disinfezione. Il Decreto Legislativo numero 152 del 3 aprile 2006 e successive modifiche prevede, nel caso in cui l’invaso sia già classificato, un numero minimo di campionamenti pari ad 8 per anno di monitoraggio. Il controllo delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile comprende le seguenti determinazioni: parametri chimico-fisici (temperatura, pH, colore, conduttività, odore, BoD5, ammoniaca, nitrati, fluoruri, solfati, cloruri, fenoli, tasso di saturazione dell’ossigeno disciolto, materiale in sospensione, CoD, azoto kjeldhal, fosfati, arsenico, bario, boro, cadmio, cromo totale, manganese, mercurio, piombo, nichel, rame, vanadio, zinco, berillio, cobalto, ferro disciolto, selenio, antiparassitari e idrocarburi; parametri microbiologici (streptococchi fecali, coliformi fecali, coliformi totali e salmonelle». «Nel corso del monitoraggio – ha specificato il Dg Ramunno – viene valutata la conformità dell’invaso alla specifica categoria di appartenenza (A2), verificando che gli esiti analitici sui campioni prelevati risultino conformi ai valori guida ed imperativi previsti alla relativa tabella del Decreto legislativo 152 del 2006. Inoltre l’invaso è costantemente monitorato ai sensi della direttiva europea 69 del 2000, Direttiva Quadro sulle Acque, dove Arpab effettua secondo quanto previsto dalla normativa, il monitoraggio sia chimico che biologico per definire lo stato di qualità degli ecosistemi acquatici. L’invaso è stato oggetto di uno studio derivante da una collaborazione tra Arpab e Ispra concluso nel 2021 e pubblicato sul sito istituzionale di Arpab che ha visto l’applicazione di tecniche isotopiche , l’analisi dei sedimenti fluviali, di quelli lacustri e del particolato dell’invaso al fine di valutare se e quale fosse l’apporto delle attività estrattive». «Probabilmente gli eurodeputati dei Verdi – ha lamentato Ramunno – non sanno neppure che l’Arpab esegue controlli mensili in tutta la zona a monte e a valle del Centro Olio Eni di Viggiano, per verificare l’eventuale presenza di idrocarburi o di sostanze inquinanti nel fiume Agri e nei torrenti Alli e Spartifave, i quali corpi idrici sono i principali adduttori dell’invaso del Pertusillo. In ultimo, i deputati Verdi dovrebbero informarsi, dato che si è pubblicizzato, che si è concluso un importantissimo studio, condotto da Arpab, Cnr e UniBas, sull’invaso del Lago del Pertusillo, che ha messo in evidenza la storia stratigrafica del bacino sedimentario dell’invaso e determinato, attraverso una serie di correlazioni, lo stato di buona salute della nostra diga. Infine, ma non per ultimo, metto a conoscenza gli eurodeputati, che Arpab, in collaborazione con UniBas e Cnr, sta realizzando un hub tecnologico sulla geochimica isotopica, che consentirà di tracciare con un rigoroso approccio scienti- fico i principali inquinanti nelle diverse matrici naturali, quindi acqua, sedimenti e particolato atmosferico, e che costituirà quindi un laboratorio unico sul territorio nazionale». «E che – ha concluso il Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, Donato Ramunno – è di imminente avvio il progetto Lucas, un importante studio epidemiologico che per la prima volta studierà meticolosa- mente lo stato generale di tutte le matrici ambientali, insieme alla salute dei cittadini residenti nelle aeree dove incidono i principali poli industriali della regione, ad iniziare da quello petrolifero della Val d’Agri, e quindi dall’area del lago del Pertusillo, per valutare la correlazione e l’incidenza tra le attività antropiche e la qualità della salute dei cittadini».