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PEPPINO MOLINARI RICORDA LA FIGURA DI GIORGIO LA PIRA “IL SINDACO SANTO” IN OCCASIONE DEL 45º ANNIVERSARIO

Quanto ci manca oggi questo grande laico cattolico “venditore di speranza” in Italia, in Europa e nel mondo‼️

Giorgio La Pira “il sindaco santo“
Giorgio La Pira fotografato sulle colline di Firenze, la città di cui fu sindaco; sullo sfondo la cupola del Duomo
45 anni fa moriva Giorgio La Pira, il Sindaco Santo

Anticomunista convinto, ma non meno fiero avversario del nazifascismo.
Un cattolico integrale che osò attraversare con la sua diplomazia fiorentina la Cortina di ferro, aprendo alla Russia e Cina comuniste.

«Un pasticcione ben intenzionato«, nella bruciante definizione di Indro Montanelli
«Anarchico, soggetto solo a Dio»

nella auto-definizione che usò invece per replicare ad Amintore Fanfani, l’amico ‘professorino’ aretino, quando decise in polemica con lui di utilizzare tutti i suoi poteri di sindaco, e forse anche qualcuno in più, per salvare il posto di lavoro degli operai della Pignone.

Trattato con ironia e sottovalutato da amici e avversari, forse anche per quella sua abitudine di aprire – o chiudere – i suoi interventi con un segno della Croce o con una invocazione alla Vergine.
Tutto questo e altro fu Giorgio La Pira, il ‘sindaco santo’, un uomo di «straordinaria complessità» che in realtà fu sempre e solo fedele al Vangelo che aveva abbracciato e alla Costituzione di cui era uno dei padri, ma senza mai avere voglia di rivendicarlo.

«Oggi l’Italia ha bisogno di persone come lui»

dice il cardinale Gualtiero Bassetti 

Lo ricorda Peppino Molinari già deputato dell’Ulivo dal 1996 al 2006
GIUSEPPE MOLINARI

PEPPINO MOLINARI RICORDA LA FIGURA DI GIORGIO LA PIRA “IL SINDACO SANTO” IN OCCASIONE DEL 45º ANNIVERSARIO 

Il 5 novembre 1977 moriva a Firenze Giorgio La Pira

Legato a Dossetti, Lazzati, Fanfani, il gruppo denominato dei “professorini“ con loro ed altri cattolici democratici come Laura Bianchini si ritrovavano nella casa delle sorelle Portoghesi a Roma fondando la cosiddetta

“Comunità del Porcellino”

Fu chiamata così perché il presidente dell’Azione Cattolica, Vittorino Veronesi, una sera si presentò con un bel porcellino farcito dando così il nome al gruppo che costituì il crogiuolo dello spirito e delle idee della nostra Costituzione

Nel 1946 La Pira è eletto alla costituente nelle liste della Dc dando un contributo decisivo alla stesura dei primi articoli della Costituzione.

Rieletto deputato nel 1948 è nominato sottosegretario al lavoro nel quinto governo De Gasperi schierandosi al fianco dei lavoratori nelle aspre vertenze sindacali del dopoguerra.
Nel 1947 fondò con Dossetti la rivista “Cronache Sociali”

Nel 1952 è sindaco di Firenze carica che ricopre, salvo brevi interruzioni, fino al 1965.

Difende con energia i più deboli, i senza casa ed i diritti dei lavoratori.
Emblematiche furono gli episodi delle fabbriche fiorentine del Pignone nel 1953 quando La Pira e la chiesa appoggiarono le lotte operaie fino ad accettare l’occupazione della Pignone riuscendo quindi a risolvere la crisi con il contributo di Fanfani e Mattei presidente dell’Eni che rilevò l’azienda.

Altro filone centrale delle iniziative di La Pira fu quella della pace, oggi tanto attuale.
I convegni internazionali “per la pace e la civiltà Cristiana”, l’incontro dei sindaci delle capitali del mondo convocato a Firenze dal 2 al 6 ottobre 1955 dove per la prima volta si incontrarono i sindaci del mondo occidentale e comunista che firmarono insieme un appello contro la guerra nucleare 

In collaborazione con Fanfani allora ministro degli esteri si fece promotore nel 1965 di una vasta azione diplomatica per una soluzione politica della guerra nel Vietnam.

Famoso fu il suo viaggio ad Hanoi dove incontrò Ho Chi Min 

Si fece Pellegrino di pace andando nel 1959 a Mosca, dove parlò al Soviet Supremo in difesa della distensione e del disarmo.

Profondamente cattolico, supportava tutte le sue iniziative con la preghiera ed ebbe uno stile di vita nel pubblico e nel privato irreprensibile, ispirato sempre alla sua visione Cristiana.


Nel 1986 l’arcivescovo di Firenze Piovanelli ha avviato il processo di beatificazione e nel 2018 Papa Francesco lo ha dichiarato “venerabile”

Quanto ci manca oggi questo grande laico cattolico “venditore di speranza” in Italia, in Europa e nel mondo!!

N.B. (nelle foto La Pira con Colombo, Fanfani, Moro, Mattei ed Andreotti)

Peppino Molinari


#sapevatelo2022 

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