IL PICERNO VINCE AL “CURCIO” BATTUTO IL TARANTO PER 2 A 1
La Leonessa conquista 3 punti fondamentali. Il tecnico Longo: «Abbiamo giocato bene ma dobbiamo ancora migliorare ed essere più cattivi»
Il Picerno torna a vincere al “Curcio”. Conquistati i tre punti contro il Taranto grazie ad una prestazione grintosa. Gli uomini di mister Longo cercavano da tempo la vittoria e finalmente il lavoro fatto durante la settimana ha portato i suoi frutti. Il primo a gonfiare la rete pugliese è stato Reginaldo al 18 minuto del primo tempo. Taranto allora non demorde e risponde al 38’pt, trovando il pareggio con il pallonetto di Labriola. Nella ripresa è di nuovo il Picerno a trovare la conclusione e segnare il gol del vantaggio. Già dai primi minuti i padroni di casa si rendono pericolosi al 5′ st, Esposito serve Reginaldo che con il destro trova la respinta di Vannucchi. A seguire Gerardi servito da Esposito, calcia alto sopra la traversa. La rete è nell’aria e arriva al 15′ st con il traversone di Novella, la sfiora Gerardi, arriva di prima intenzione il capitano Esposito, che con il destro trova la rete del 2-1. Il resto della partita scorre senza grandi occasioni fino quando verso la fine della partita il Taranto prova il tutto per tutto ma senza riuscirci. Nonostante i tre punti portati a casa , a fine partita il tecnico Emilio Longo afferma: «Non è stata la nostra miglior partita, ma ci prendiamo i tre punti. La squadra ha giocato bene, però dobbiamo migliorare su alcuni aspetti, calciare di più verso la porta ed essere più cattivi. Il successo sul Taranto non rappresenta la svolta, serve vincere con regolarità. In alcuni momenti della gara, la tensione ha preso il sopravvento. Abbiamo lasciato volontariamente il pallino del gioco al Taranto, ma abbiamo rischiato solo in una circostanza. Siamo una squadra elastica e molto unita, dobbiamo cercare di evitare i gol subìti come quello di Labriola, avvenuto a difesa schierata. Non siamo in linea con i nostri obiettivi ma la strada è lunga e c’è da sudare. Non ho visto la lite tra Kouda e Vannucchi ma posso dire che a volte noi addetti ai lavori dobbiamo essere d’esempio e sedare gli animi».