PRIORE, DOPO I POST SESSISTI ORA IL PUGNO
Il presidente del Parco dell’Appennino Lucano di nuovo nella bufera: verrà rimosso questa volta? Aggredito il presidente del Gruppo Lucano della Protezione civile Martoccia che conferma l’episodio
Torna alla ribalta delle cronache regionali, il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino lucano, Giuseppe Priore. Come fu per i post social sessisti, anche la nuova vicenda mette in risalto come alcuni atteggiamenti di Priore non sembrano proprio poter conciliare con il ruolo istituzionale da lui ricoperto. Gruppo Lucano della Protezione civile: nonostante Priore abbia lasciato di presidente dell’associazione, è stato all’apice per un lungo lasso di tempo, pare comportarsi come se il Gruppo fosse ancora cosa sua. Il caso, per come descritta dalle segnalazioni, del- l’assurda aggressione perpetrata ai danni dell’avvocato Pierluigi Martoccia, attuale presidente del Gruppo Lucano. Lo scorso sabato nel mentre i volontari e le volontarie che compongono il Consiglio direttivo del Gruppo Lucano si accingevano a dare inizio ai lavori presso la sede del coordinamento a Viggiano, venivano raggiunti dal Giuseppe Priore che si sarebbe avventato nei confronti dell’avvocato Martoccia, che in un primo momento si trovava di spalle, per poi essere raggiunto da un colpo alla testa. Un pugno dell’ex presidente contro l’attuale presidente succeduto a Priore con voto unanime da parte di tutti presidenti delle sedi locali di oltre 120 comunità. Soltanto la presenza nutrita di altre persone presenti all’accaduto, come raccontano le segnalazioni, avrebbe scongiurato il peggio. Premesso che al momento non sono note le reali motivazioni del gesto, da più parti le stesse, però, vengono ricondotte alla volontà del presidente del Parco dell’Appennino lucano, di continuare ad interferire nelle gestione dell’associazione, mentre l’avvocato Martoccia preferisce agire in piena autonomia. Sembra che Priore, dopo aver dato la propria indisponibilità a non ricoprire più il ruolo di presidente del Gruppo, abbia cercato di insinuarsi nella gestione dell’associazione per poi, addirittura, ostacolarne le attività. Si narra di porte fatte trovare chiuse alla sede del coordinamento di Viggiano tanto da imporre che le adunanze associative venissero svolte in luoghi diversi. Ci sarebbero anche gruppi social dediti principalmente allo screditamento dell’operato altrui. Durante la nuova gestione, il Gruppo Lucano ha ripreso i rapporti con le Istituzioni, quali le Regioni, il Dipartimento Nazionale, e i sindaci, e ha portato a casa importanti risultati come l’approvazione del servizio civile che mancava da 2 anni. Il Presidente del Gruppo Lucano, l’avvocato Martoccia, raggiunto telefonicamente dalla redazione, ha confermato l’accaduto e si è detto dispiaciuto aggiungendo che «chi rappresenta qualsiasi istituzione dovrebbe essere di esempio e certo questo non è stato un bell’esempio». «Per il futuro – ha concluso Martoccia – mi rimetterò alle decisioni del Consiglio direttivo e dell’Assemblea ma ritengono difficile una prosecuzione delle attività presso la sede di coordinamento a Viggiano».