DALLA CONSULTA STUDENTESCA ALLA POLITICA DEI GRANDI, ORIENTE SCEGLIE ITALIA VIVA
Il giovanissimo lucano dopo la campagna elettorale per sostenere il Terzo Polo alle Politiche scende in campo attivamente per porre le basi di un futuro. La scelta convinta e meditata sui renziani e la loro politica che si base su «merito ,competenze e ideali europeisti e riformisti»
Andrea Oriente è un giovanissimo lucano che dimostra di avere idee chiarissime. È il presidente della Consulta provinciale studentesca di Potenza dal novembre del 2021. Ha un grande entusiasmo politico e tanta voglia di fare. Ha scelto di aderire alla politica attiva con Italia Viva dopo essersi impegnato a fondo in campagna elettorale alle scorse politiche
È una politica molto spesso “con i capelli bianchi”, lei però è giovanissimo e ha un grande entusiasmo. Cos’è per lei la politica?
«Per me la politica è praticamente tutto: dialogo, confronto, idee, iniziativa cultura studio. Sono tante cose messe insieme. La politica è un mix di tanti punti di vista e di tanti contesti diversi e soprattutto è passione»
È il presidente della Consulta degli studenti. È ancora impegnato con le dinamiche scolastiche o sta guardando oltre?
«Ormai io sto guardando oltre anche perché le dinamiche e la rappresentanza studentesca mi hanno formato molto e ora è il momento di utilizzare tutte le competenze acquisite. Allo stesso tempo però bisogna guardare anche oltre e in particolar modo, per quanto mi riguarda, all’università e altri impegni che subentrano con la fine della scuola. Comunque è necessario continuare a seguire il lavoro degli studenti perché è un lavoro a cui tengo molto e per il quale mi sono speso molto».
Nell’ultima campagna elettorale delle politiche ha sostenuto il Terzo polo. Che esperienza è stata?
«Durante la campagna elettorale per le politiche, sì ho sostenuto il Terzo Polo. E’ stata per me una esperienza fondamentale perché la prima vissuta a stretto contatto con la politica vera. La ritengo perciò, una esperienza necessaria che andava fatta anche per una crescita personale che non è stata indifferente».
Ha scelto di aderire a Italia Viva?
«Ho conosciuto in campagna elettorale Mario Polese e mi ha convinto il suo entusiasmo e il suo dinamismo. Ho deciso di aderire a Italia Viva perché in questo partito ho individuato tante persone entusiaste, come Luca Braia e tanti giovani. Ho trovato tanta serietà, tantissima disponibilità e soprattutto ho notato una grande freschezza ed entusiasmo unite a una cultura politica che si basa sull’europeismo, sui giovani, sul riformismo, sul garantismo, E’ una scelta, la mia, che è stata meditata e non penso di aver sbagliato. Anzi penso che possiamo solo migliorare e credo che la federazione insieme al Terzo polo possa dare tanto a noi giovani. Questo è importantissimo per me anche perché credo ci siano tutte le condizioni per proporre idee anche per il rilancio del Mezzogiorno con una centralità delle nuove generazioni»
La vede quindi anche come una opportunità personale?
«Dico la verità, per me la politica non è una opportunità. La politica deve andare oltre ed è l’unico modo per migliorare e incrementare il dibattito tra noi giovani e non solo. Per parlare di politica non dobbiamo parlare di opportunità personali ma di scelte serie, di idee e di temi».
E cosa si aspetta dal suo nuovo partito?
«Mi aspetto tanto lavoro e tanta dedizione sia a livello nazionale che a livello locale peché siamo una realtà che ha la necessità di crescere e siamo una realtà che si deve per forza avvicinare ai giovani: alle politiche siamo stati i più votati dai giovani tra i 18 e i 24 anni e quindi questo è un segnale che ci permette di avvinarci ai giovani con serietà e dialogo»
Più in generale cosa chiedono i giovani alla politica?
«Noi come generazione abbiamo il dovere di informarci e di capire anche le dinamiche politiche. Come funziona l’amministrazione dei territori perché è l’unico modo per riempire quel vuoto che ci separa dalla politica».
Per chiudere, dove si vede tra 10 anni?
«Mi vedo a fare politica. Non credo che smetterò di farla e soprattutto mi vedo in un partito che preservi tutto ciò di cui ho accennato prima. Quel partito può essere solo Renew Italia proseguendo nella strada intra- presa per fare bene ai giovani e a chi ha profonde e valide idee per le nuove generazioni. In un partito che non vede solo i nu- meri ma vede le competenze, le qualità perché questo è impor- tante per una politica seria».
Di Gustavo Limone