ASPETTANDO CHE QUALCUNO ROVESCI IL TAVOLO
TACCO&SPILLO
La politica di questo centrodestra regionale d’imbarazzi e d’indagati pare solo una questione di perimetro e saltello a cui ogni giorno s’aggiunge qualcosa di nuovo e ancor più di penoso. Col solito giochino d’accigliati e volenterosi, di scappati e soccorritori, va così in scena la fiction della maggioranza più amletica d’Italia, che non trova pace nemmeno per far bene alla Basilicata, attraversata ormai dalla caduta verticale dei suoi valori di governabilità e credibilità che pure l’hanno portata in alto nel Mezzogiorno, fino a raggiungere primati. Ora però il polso da generale che Vito Bardi aveva promesso d’avere per rimettere nel sistema regionale ordine, legalità ed efficienza se c’è stato è stato pieno di debolezza ed esitazione tanto da insidiare la sua stessa riconferma governativa, a cui pure aveva lanciato abboccamenti d’ogni tipo e parole in falsetto politico, almeno prima che i fattacci dell’inchiesta giudiziaria uscissero fuori. Eppure dinnanzi a questa terribile debacle che morde la politica fino ai piedi della sua coscienza e come nella bellissima tela caravaggesca sulla vocazione di Matteo c’è bisogno di qualcuno che finalmente si svegli e rovesci il tavolo con tutti i suoi debiti di gioco. Scrive Martha Medeiros:“Lentamente muore chi non rovescia il tavolo”.