SPERANZA, TREMILA EURO PER NON CHIEDERE SCUSA
TACCO&SPILLO
Ricordate quando col più vago sentire pandemico e per far concorrenza ai grandi della letteratura, Roberto Speranza ministro progressista e liberticida pubblicò “Perché guariremo” subito ritirato a causa dell’irrompere della seconda e più forte ondata di contagi? Il cimelio d’autore, braccato ormai dai nipotini di D’Alema e Bersani, è finito addirittura come opera d’arte su eBay al prezzo capitalista di tremila euro, distanziando perfino la prima ristampa di “Harry Potter e la pietra filosofale” in vendita, si fa per dire, a soli seicento euro. Ora però il fattaccio editoriale ritorna d’attualità con l’uscita di “Par-delà les vagues” dell’ex ministro francese della Salute ed attuale portavoce del governo, Olivier Véran che non si tira indietro a fare mea culpa sulle falle della gestione pandemica. Eppure la sua lezione d’illuminismo e d’umiltà con cui vuole promuovere la riconciliazione dello Stato coi cittadini tarda ad essere imitata da Speranza che ancora tracima saccenza, nonostante il primato di morti che sotto il governo giallorosso l’Italia s’è portata in tutta Europa e di cui finalmente si occuperà la commissione d’inchiesta voluta da FdI e dal bravo sottosegretario alla salute Marcello Gemmato. Canta Lucio Dalla:“Non so come si fa. Io non so chiedere scusa”.