CENTRO STORICO DI MELFI: UN PROBLEMA ANNOSO
Resta di strettissima attualità il problema del centro storico di Melfi, sempre più abbandonato e desolatamente vuoto
Sono anni ormai, che si discute di centro storico di Melfi. Un problema atavico come non manca di rilevare, la consigliera di 5 stelle Alessia Araneo: “Parlare di centro storico, è un pò come mettere mani ad una ferita aperta, sottolinea l’Araneo. Una ferita purtroppo aperta da decenni e su cui non si è intervenuto abbastanza. Quest’amministrazione che ovviamente non è responsabile dell’attuale stato di degrado e desertificazione, ha comunque mostrato qualche debolezza. Quando parlo di responsabilità annose, mi riferisco al primo processo di desertificazione, determinato dalla nascita di un villaggio artificiale, quello di contrada Bicocca, , la famosa 167, costruita a 6 chilometri dal centro storico. Si è verificato questo combinato disposto, rimarca sempre la Araneo. Da un lato appunto la creazione del villaggio artificiale, dall’altro lo spopolamento creato dalla mancanza di lavoro, che ha generato di fatto questa situazione . Esistono dunque delle chiare responsabilità amministrative di chi ha voluto cementificare oltre misura ed in modo scriteriato ed esiste la responsabilità di chi non è intervenuto opportunamente sia per quanto riguarda una riqualificazione del centro storico e sia per un tentativo di ripopolamento. A mio parere, conclude l’Araneo, occorre riportare le persone in centro, attraverso iniziative, eventi, occorre inoltre fare un censimento delle unità abitative vuote che ci sono nel centro storico, capire come il comune può utilizzarle e magari consegnarle a tutte quelle associazioni che elemosinano uno spazio, oppure destinando questi spazi a giovani studenti, creando delle aule studio, creare insomma dei luoghi di incontro e di dialogo, capaci di generare idee. Occorre inoltre ascoltare, i commercianti, gli imprenditori che operano nel centro storico, che stanno provando a resistere, perchè di questo si parla, dando loro possibilità di crescita”