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AIA SALERNO, RIMBORSI GONFIATI AGLI ARBITRI

L’inchiesta che ha coinvolto il procuratore capo dell’Aia crea imbarazzo ai vertici

Lo scandalo sui rimborsi gonfiati agli arbitri potrebbe riaprirsi dopo che il procuratore capo dell’Aia Rosario D’Onofrio è stato arrestato per traffico di droga. L’inchiesta della Dda di Milano che ha portato alle dimissioni di D’Onofrio, a capo dell’ufficio che indaga su eventuali irregolarità degli arbitri, ha creato imbarazzo ai vertici dell’Associazione e ora c’è chi mette in discussione la sua gestione. Se l’ex fischietto Piero Giacomelli in un’intervista lo accusa di avergli stroncato la carriera, ora spunta una denuncia anonima inviata, nei mesi scorsi, a D’Onofrio e alla presidenza Aia proprio sullo scandalo dei rimborsi gonfiati. Nella missiva partita dalla sezione Aia di Salerno si fanno nomi e cognomi di quattro direttori di gara, anche di levatura internazionale. Nel mirino ci sono complessivamente 11 partite, in cui i quattro avrebbero “gonfiato” costo dei voli, ricevute dei parcheggi e viaggi in treno. Il meccanismo sarebbe lo stesso usato da altri “big”, tutti già sanzionati nell’inchiesta nota come ‘Rimborsopoli’. Ora sulle accuse anonime finite sul tavolo di D’Onofrio si potrebbero riaccendere i controlli.

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