SEDUTA ISPETTIVA, ESCAMOTAGE DEL CDX PER RINVIARE LA CONTA
Regione domani il 1° consiglio post strappo dissidenti
Una seduta interamente dedicata all’attività ispettiva quella convocata per domani in Regione Basilicata. Il centrodestra prova così a trovare un escamotage alla mancanza del numero legale tra le fila del centrodestra, a causa degli impedimenti giudiziari di Piro (FI) e Leone (FdI) e il passaggio all’opposizione dei due ex leghisti Zullino e Vizziello ormai ufficializzato lo scorso giovedì con tanto di esortazione alle dimissioni del governatore Bardi. Probabilmente per non rendere il gioco facile alle opposizioni, considerato che ora il centrodestra ha a diposizione solo 9 voti su 21, la maggioranza ha preferito lasciare la palla nelle loro mani evitando una seduta “complessa”. In questo modo toccherà alle minoranze garantire il numero legale in Aula per permettere la discussione su tutte le interrogazioni e le mozioni presenti all’ordine del giorno. Questa volta a mostrare senso di unità dovrà essere l’intera opposizione. Dopo essere apparsi nettamente divisi nell’ultimo Consiglio regionale, con il solo ingresso in Aula di Italia Viva che ha garanti- to il numero legale per permettere la votazione sul “bonus gas” a favore delle imprese, potranno mostrare che a differenza del centrodestra non sono affatto in balia degli eventi. Una mossa decisamente furba da parte della maggioranza che tenta il tutto per tutto per riconquistare in minima parte la fiducia ormai persa tra gli elettori. Con la scelta di convocare, se pur solo con una seduta ispettiva, il Consiglio, dopo la fuoriuscita di Vizziello e Zullino dalla Lega, la maggioranza ha voluto dimostrare di non voler bloccare più la macchina amministrativa ma di essere più che pronti a voler continuare il lavoro (come esortato da Bardi). Non solo. Presentandosi tutti in Aula potranno lasciare l’amaro compito alle minoranze di decidere se permettere lo svolgimento dei lavori oppure no. Toccherà infatti a loro garantire il numero legale per avere risposte alle loro interrogazioni che giacciono ormai inevase da moltissimo tempo. In questo modo il centrodestra prova ad ottenere due cose: la prima, una pausa dall’ira dei cittadini che stanchi di ascoltare i loro litigi interni li accusano di inerzia di fronte ai problemi dei lucani; la seconda, prendere tempo nella speranza che di qui a qualche giorno si definisca la vicenda giudiziaria di Piro e Leone, e poi si possa proseguire a sciogliere gli altri nodi politici irrisolti (come la mancata nomina dell’assessore all’agricoltura dopo le dimissioni di Cupparo). Sicuramente sarà una seduta tutta da seguire, a cominciare dai nuovi posti che gli ormai due ex leghisti Zullino e Vizziello occuperanno, alla possibilità che le opposizioni ormai ancorate ognuna sulle proprie posizioni possa decidere di non scendere tutta in Aula.