L’“ABCD-ALTO BRADANO” VOLA A IL CAIRO
È stata inaugurata una mostra alla Nile Art Gallery, presenti sindaci e associazioni lucane
A poco più di un mese dalla tappa italiana di “Be-longing” il distrettoABCD sta per inaugurare “Be-longing / Egitto. Una mostra al Cairo”.
Si tratta di «un simposio tra artisti egiziani e italiani, e relativi istituti e sistemi culturali. È pensato come punto di avvio di un dialogo internazionale che ponga l’arte come terreno di dialogo su temi di valenza universale, oltre le barriere nazionali, linguistiche, culturali, politiche, religiose -spiega la Porta Coeli Foundation- Si svolgerà bilateralmente convocando gli attori coinvolti in Basilicata, nei luoghi di “ABCD Alto Bradano contemporary district”, e successivamente al Cairo, con mostre, seminari aperti alle popolazioni, workshop e ogni azione che possa conseguire lo scopo di interloquire attraverso il fare artistico, e avrà luogo nell’autunno 2022».
Il tavolo di riflessione si muoverà intorno «alle forme e i sensi dell’abitare i territori e al contributo che l’azione degli artisti può portare alla radicalità o alla questionabilità del concepirsi in un luogo, in un frangente di enormi cambiamenti internazionali per i paradigmi antropologici di ciò che vuol dire identità, autenticità, appartenenza».
Dalle colonne di Cronache abbiamo seguito le attività svoltesi nell’Alto Bradano, a conclusione delle quali avevamo annunciato che sarebbe seguita la visita dei comuni lucani e delle associazioni partecipanti, nella città de Il Cairo, in Egitto.
La seconda tappa del Simposio italo – egiziano è iniziata con l’inaugurazione della mostra dei sei artisti Egiziani coinvolti nel simposio e dei cinque artisti italiani.
La mostra darà avvio ad una serie di appuntamenti e conferenze che vedranno protagonisti la delegazione del distrettoABCD.
Così, negli spazi della Nile Art Gallery, «sono state esposte le opere di Dario Carmentano, Salvatore Comminiello, Felice Lovisco, Vito Masi, Marcello Mantegazza, Aliaa Elgready, Gehan Fayz, Asmaa Genidi, Ahmed Reffat, Hossam Sakr e Halla Shafey.
Sono intervenuti Rasha Elagroudy Direttrice della Nile Art Gallery, il Presidente di Porta Coeli Foundation Aniello Ertico, Luca Festino Sindaco del Comune di Palazzo San Gervasio, Pasquale Caffio,Sindaco di Banzi, Hossam Sakr artista e curatore della tappa egiziana, Salvatore Comminiello Artista in rappresentanza del gruppo di artisti italiani» spiegano gli organizzatori.
Il primo dei seminari ha avuto come tema “la storia dell’architettura moderna egiziana e l’influenza della comunità italiana sull’architettura al Cairotalk dello storico Ahmed El Bindary” e “la storia dell’architettura moderna egiziana e l’impatto della comunità italiana sugli architetti del Cairo”, con lo storico Dr. Ahmed Al Bandari.
Il Cairo è l’agglomerato urbano più popoloso del mondo arabo e più vasto del continente africano. Con oltre 20 milioni di abitanti (un terzo della popolazione dell’intera Italia), insiste su un territorio abitato continuativamente da millenni. «La sua forma ha subito continue mutazioni nel corso della storia, dettate da una parte da un’architettura spontanea e informale, e dall’altra da interventi urbanistici pianificati su grande scala, con la fondazione di diversi satelliti coma la città del “6 ottobre” e la “Città del decimo Ramadan”. Negli ultimi decenni Il Cairo, più che cercare nuovi spazi di ampliamento, sta radicalmente ridefinendo i propri orizzonti a venire, con la fondazione della città del Nuovo Cairo, un moderno centro amministrativo che mira ad accogliere 5 milioni di abitanti e che ricorda per certi versi lo slancio modernista di Brasilia (1960) o di Chandigarh (1953)».