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SANITÀ IN PIAZZA E UNA POLITICA NON ALL’ALTEZZA

L’intervento di Fausto Devoti

Il sindacato lucano porta in piazza la Sanità e il coro stonato o almeno fuori luogo di tanti della politica lucana intona elogi sperticati. Il solito profluvio di post e di comunicati. Confermando la regola di certa politica che quando mancano i fatti o le azioni bisogna essere “smodati” nelle parole. Sulla Sanità il popolo non si fa disorientare. Discerne con acume perché ogni giorno rileva a proprie spese inefficienze, ritardi liste di attese, disumane “emigrazioni” in altre regioni. Guarda negli occhi operatori della sanità depressi e demotivati. Accoglie con inquietudine anche la piazza della “sanità privata” che da anni cerca di farsi ascoltare. I componenti politici del coro che osannano la piazza della Cgil, dell Uil e della Cisl appaiono, perciò, particolarmente ridicoli. Diciamo la verità.

COSA DICONO LE OPPOSIZIONI?

Roberto Cifarelli in piazza sotto la pioggia, lui viene da quelle cultura (forse?) bisogna bagnarsi, sporcarsi le scarpe. Non si arriva ai risultati senza mobilitazioni, occupazioni e scioperi. Anche quando si aneli a cose (impossibili?) come guidare il centro sinistra prossimo venturo. Diremmo prossimo alle sventure visti gli accadimenti e le circostanze attuali. Pittella twitta: la sanità merita di più. In effetti merita di più di un Twitter da parte di chi di riffa o di raffa sta su questi temi da un quarto di secolo minimo e da mezzo secolo almeno per “competenze professionali” familiari! Diciamo così. Gli Italovivi, che si ingrossano (si vedrà…) di nuove adesioni, sono in piazza. Braia ci sta senza ombrello, temerario e guascone come al solito. Mentre il più acconciato e borghese Polese non disdegna la piazza ma ha l’ombrello della Uil e di quel buon uomo di Tortorelli che lo protegge. Sia chiaro lo protegge da quella poggia, non da altro. Più silenziosi sulla piazza i pentastellati ma prodighi di chiacchiere su singoli ospedali: Leggieri ci va solitamente “pesante” sull’ospedale San Francesco di Venosa. Lo abbiamo già annotato nella sua inutilità questo intervento qualche giorno fa. Dall’alto di qualche esperienza nazionale De filippo e’ riapparso sul tema sanità e fa un post “professorale” e faticoso a leggere per i più. Non abbiamo notizie che era in quella piazza però.

I VERI PROBLEMI MAI AFFRONTATI NELLA TERRA DEL GIÀ MINISTRO SPERANZA

Insomma una rassegna di toni baldanzosi e superficialmente solidali sul tema dei temi in questi anni che è il diritto alla salute. Nella regione dell’ex super Ministro della sanità Speranza, si fa per dire… dove l’intrepido ed attivissimo protagonista della questione che è Angelo Summa, non mette insieme tutti gli elementi. I fatti e le responsabilità o se volete le opportunità nazionali di questi anni (Speranza pulito pulito se ne esce con nulla per la propria regione o poco più…). Certo appare “enorme” l’incompetenza dell’assessore Fanelli. Appare quasi che sta lì per caso. Non si agita dicono, ma non si intravede il senso pur minimo di una linea. Uno zero dominante nel dipartimento regionale. Ma i grovigli attuali hanno qualche anno? Mi pare di sì. Le strutture private erano arrivate “alle mani” direi con il Governo Pittella, e pure nel garantismo totale al quale siamo iscritti, i segni di una formidabile programmazione sono impercettibili negli ultimi anni. Non solo quelli di Bardi. Il Pierino (Lacorazza) nella sua furbissima e purtroppo non influente azione nel Pd della Basilicata lo ha ricordato senza clemenza anche in questi giorni. Abbiamo l’impressione che anche questa storia non sarà travolgente per Bardi. Uno perché si intravede anche altro sul palco della triplice. Tutte cose legittime ci mancherebbe, candidature di vertice o di corredo di una parte del gruppo dirigente del sindacato alle prossime regionali. Uno spazio angusto per tanti consiglieri uscenti per consolidare consensi ecc…

IL POPOLO NON PERDONA SULLA SANITÀ: BARDI PUÒ RILANCIARSI

Sulla Sanità il popolo ci sembra che non perdoni. Argomento troppo invasivo nella vita di tanti. Non si scherza, non ci sono palchi che hanno particolari carismi. Ci vuole tempo ed affidabilità: serietà e sobrietà. Non prevediamo particolari vantaggi per queste opposizioni. Non prevediamo particolari svantaggi per chi sta governando. Se non la conferma che maneggiano molti di loro, fra consiglieri ed assessori, materie incandescenti che hanno bisogno di particolare perizia. Bardi osservi. Continui a stare rispettoso. Ma a riflettere bene potrebbe proprio sulla sanità assestare il colpo di grazia alle sue maldestre, confuse ed inattendibili opposizioni. Ha dalla sua poca dimestichezza nella materia ed anche poca frequentazione di strutture e di dirigenti della sanità. Che è sicuramente un vantaggio. Rifletta, osservi e scelga con attenzione e buoni consigli il da farsi. La somma di Pd o quel che resta di Italia Viva e dei pentastellati anche conditi con il crisma del sindacato non è sufficiente a metterlo in minoranza. Si vede chiaro!

Di Fausto Devoti

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