UN ANNO DA SINDACO. PER DI NITTO BILANCIO POSITIVO
Lavorare con gli altri comuni e porre argine allo spopolamento. Questa la sfida per il primo cittadino di Rionero
E’ trascorso un anno dall’insediamento di Mario Di Nitto, in qualità di nuovo sindaco di Rionero In Vulture. ” Un esperienza molto positiva, ma nello tesso tempo molto intensa, rimarca il primo cittadino vulturino, perchè si sono susseguiti innumerevoli bandi e noi praticamente abbiamo cercato di partecipare a tutti, cercando di gettare le basi per una programmazione che vuole essere pluriennale, perchè fin dall’inizio abbiamo dichiarato di avere l’intenzione di definire una idea di futuro per questa città e poi praticarla in concreto. Sono arrivati i primi risultati che ci riempiono di enorme soddisfazione. Tra i tanti progetti che ci sono stati finanziati , ve ne sono alcuni a cui noi guardiamo con grandi aspettative,. Mi riferisco in particolare al progetto che riguarda Monticchio ma non solo, perchè a partire da iniziative come queste, vorremmo provare ad articolare una discussione che guarda ad un territorio più vasto rispetto soltanto a quello comunale, che guardi al Vulture inteso come territorio omogeneo, che possa esprimersi non soltanto sotto il profilo industriale ma economico-produttivo più generale e che possa essere ambizioso anche sotto il profilo turistico” Sotto questo punto di vista, il lavoro di coesione tra i vari comuni dell’area è stato sicuramente pregevole. Di Nitto lancia poi un messaggio importante. ” Dobbiamo far leva sul punto di nostra sostanziale debolezza, che è quello di essere pochi. In realtà essere pochi, può significare anche essere più uniti, ed essere uniti si può essere anche più forti. Questa è la scommessa che noi possiamo vincere, in sinergia con gli altri comuni.- Io sono convinto, che questo debba essere l’obiettivo più ambizioso di un amministrazione che guarda al quinquennio Perchè il problema principale che bisogna iniziare ad affrontare con degli strumenti efficaci, e concreti, è quello di riuscire a porre argine a quei fenomeni di spopolamento, che riguardano i nostri giovani. La politica ha l’obbligo di guardare aldilà del proprio naso, ha l’obbligo di provare ad essere lungimirante, provando ad innescare dei processi che possano invertire le tendenze che non sono inesorabili. Per ottenere questo, occorre lucidità e nessuna conflittualità., Spesso il nostro territorio è stato ricco di un eccesso di conflittualità, che ha rappresentato spesso un autentico freno, allo sviluppo del territorio, delle città che ne fanno parte ed un ostacolo al pieno sviluppo delle personalità di ciascuno