POVERTÀ EDUCATIVA, I PROGETTI IN BASILICATA
Al via gli interventi Pnrr nel settore educativo, del disagio sociale e della dispersione scolastica
Il Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Unione europea, non è solo volto alla crescita economica, opere pubbliche e mega investimenti strutturali, è anche un piano che finanzia migliaia di piccoli interventi nel settore dei progetti educativi, del disagio sociale e della dispersione e abbandono scolastico.
Anche in Basilicata sono stati finanziati 11 progetti per un totale di 2 milioni 626 mila euro nell’ambito della Missione 5 del Pnrr per combattere la povertà educativa nelle regioni meridionali.
Com’è noto, l’investimento complessivo previsto dal Pnrr è pari a 210 milioni di euro e fino a questo momento sono 220 le proposte finanziate nelle regioni del Sud per un totale di 50 milioni di euro.
I progetti sono stati promossi da enti del terzo settore in partnership con almeno altri due soggetti tra mondo della scuola, istituzioni, enti locali e università.
Il loro finanziamento, che è compreso tra i 125 mila euro e i 250 mila euro, porterà alla realizzazione di interventi rivolti a tre diverse fasce d’età, con specifici obiettivi.
Bambini di età compresa tra 0-6 anni e relative famiglie: ampliare e potenziare i servizi educativi e di cura.
Fascia 5-10 anni: promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori, garantendo efficaci opportunità educative e prevenendo precocemente varie forme di disagio sociale.
Fascia 11-17 anni: contrastare l’abbandono scolastico promuovendo, da un lato, il miglioramento dell’offerta formativa; dall’altro, prevedendo azioni congiunte ‘dentro e fuori la scuola’ che favoriscano il riavvicinamento dei ragazzi che hanno abbandonato gli studi.
«È molto importante che il Pnrr sia anche questo. – ha commentato l’europarlamentare Chiara Gemma – Se non verranno affrontati e colmati questi divari sociali, formativi e culturali tra Nord e Sud dell’Italia e Nord e Sud dell’Europa – evidenzia l’eurodeputata – non potranno mai esserci, in modo equo e corretto, lo sviluppo e la crescita economica sostenibili e inclusivi tanto decantati dal Pnrr.
«Nelle regioni del Sud – ha specificato Gemma – la situazione è drammatica, in particolare in Basilicata dove ben il 34% dei minori vive in condizioni di povertà relativa, il 26% dei giovani lucani, tra i 15 e i 29 anni, non lavora, non studia e non è inserito in alcun percorso di formazione e il 10%, tra i 18 e i 24 anni, non studia e non ha concluso il ciclo scolastico».