DESTRA-SINISTRA, DESTRA-SINISTRA
TACCO&SPILLO
Nelle sue analisi preziose e lucide come non mai Norberto Bobbio ci aveva avvisati per tempo che destra e sinistra non significavano più nulla perché la politica per far trionfare i propri comodi aveva assunto le vesti del camouflage e messo furbizia pure alla sua neutralità. Ora tanto per avverare la profezia del filosofo torinese e dentro il gioco di scambio di ruoli tra destra e sinistra esplode la bagarre calabrese per l’incompatibilità tra la carica di consigliere e quella di assessore regionale che fa urlare il PD di sdegno per una norma “fuori dalla realtà”. Eppure in quella particolare latitudine del Mezzogiorno che è la Basilicata i nipotini di Bersani e di Letta non si sono fatti nessuno scrupolo se a fine legislatura hanno infilato in legge praticamente la stessa oscenità, ribattezzata con l’efficace neologismo “scaldapoltrona” da un giornalista bravo ed intemperante come Edmondo Soave e per la quale ancora oggi Sileo, Aliandro e company ringraziano i soloni del PD perdente Santarsiero e Lacorazza se si beccano stipendio e privilegi da consiglieri supplenti. Tutto questo per dire che aveva ragione da vendere il grande Giorgio Gaber a cantare:“Ma cos’è la destra cos’è la sinistra. Ma cos’è la destra cos’è la sinistra. Destra-sinistra, Destra-sinistra…”