I TEPPISTI DELLE AUTO TORNANO A COLPIRE A SUON DI SPECCHIETTI ROTTI. «STUFI DI QUESTA SITUAZIONE»
Dopo gli episodi di atti vandalici segnalati nella zona di Montereale e XVIII agosto, ora quelli di via Vescovado. L’incalzo dei residenti: «Servono presidi fissi di pubblica sicurezza»
Ancora una notte all’insegna di danni e di vetri infranti lungo via Vescovado – nel centro storico di Potenza – dove continuano le segnalazioni dei residenti e degli sventurati automobilisti potentini vittime degli atti vandalici che in queste settimane pare si stiano manifestando a più riprese a danno di finestrini spaccati delle vetture in sosta. Le foto delle “amare sorprese” sono state pubblicate anche sui social network, seguite dal consueto numero di commenti che si scagliano contro i vandali innanzitutto, ma anche nei confronti dell’amministrazione comunale, accusata di scarso interesse per la sicurezza. «Servono presidi fissi di pubblica sicurezza», incalzano gli utenti, ormai «stufi di questa situazione». I predoni delle auto – dunque – sono tornati a colpire, indisturbati. Con diversi atti di vandalismo che hanno causato numerosi danni alle macchine in sosta, prima, con episodi segnalati nella zona di Montereale e XVIII agosto e, ora, in quella di via Vescovado. Tutte zone, comunque, nel prossimo circondario del centro storico di Potenza. Quello che, almeno un tempo, era considerato il “salotto buono” del capoluogo lucano. La notizia è ritornata alla ribalta anche sui social, la piazza cittadina per antonomasia, in cui i potentini esprimono pubblicamente tutto il loro disappunto, facendo tornare così alla ribalta il tema sicurezza. «La notte il centro storico diventa terra di nessuno». A lanciare il grido d’allarme sono soprattutto alcuni residenti della zona che, nella mattina di ieri, hanno dovuto fare i conti con un’amara sorpresa: macchine danneggiate e finestrini delle auto completamente distrutti. In più, e sa quasi di beffa, con nessun tipo di oggetto presente all’interno che è stato rubato. Atti vandalici per i quali già in alcune occasioni pare siano state inoltrate segnalazioni alle autorità competenti. «A seguito delle denunce presentate – spiega uno dei residenti – la polizia sostiene di sorvegliare la zona, ma evidentemente con scarsi risultati. Quando si decideranno a fare qualcosa?». «Nella notte tra il 25 e il 26 novembre infatti sono state diverse le auto a finire nel mirino dei vandali, in via Vescovado. Finestrini rotti e altre parti danneggiate. senza commettere furti – incalza – solo per mero “divertimento”». «Sono anni che andiamo dicendo che la nostra città, specie il centro storico, – commenta un altro – non è più sicura ma il declino di Potenza si vede anche in questo affermarsi sempre più la presenza di degrado e vandalismo, delinquenza e micro criminalità». «Questo è solo l’ennesimo episodio di microcriminalità di cui si macchia la nostra città il cui territorio già da anni non è più sotto controllo – tuona un altro ancora – Leggiamo in questi giorni di progetti per ampliare il numero di videocamere di sicurezza installate, cosa che noi proponevamo da anni e che appoggiamo vivamente, ma per la situazione generale in cui ci ritroviamo purtroppo riteniamo sia già troppo tardi. Seppur la videosorveglianza possa rappresentare un grande ausilio alla sorveglianza, è urgentissimo l’attivazione di un grande piano per presidio del territorio in quanto la presenza fisica delle forze dell’ordine sulle nostre strade è diventata imprescindibile». «Vigili di quartiere, presidi fissi di pubblica sicurezza nelle zone più a rischio, bonifica di tutte le situazioni di abbandono e di degrado, rafforzamento delle unità cinofile, sono i primi interventi da mettere in atto – suggeriscono – Non vi sono risorse umane sufficienti? Si coinvolgano, in accordo con la prefettura e sotto il controllo e coordinamento della Polizia di Stato, le associazioni delle forze dell’ordine in congedo, i corpi di protezione civile, i professionisti della sicurezza privata e ogni qualsivoglia organizzazione possa essere utile e di supporto al raggiungimento dell’obiettivo». Una situazione che non ha riguardato macchine in sosta in zone interne, bensì quelle parcheggiate proprio lungo la strada, di fronte ai palazzi. Il grido d’allarme dei residenti pare, però, esaurirsi tra la burocrazia amministrativa e, al massimo, nell’etere 2.0 sebbene esprima a tutti gli effetti un clima evidente di disagi o a seguito del quale i cittadini chiedono una maggio- re attenzione delle Forze dell’ordine. Sebbene, dunque, sia solo di qualche settimana fa la notizia da parte del Prefetto di Potenza, in sinergia con il Comune di Potenza, della sottoscrizione del protocollo d’Intesa per il progetto “Videosorveglianza: un presidio di legalità per la città” a cui dovrebbero seguire interventi fattivi per incrementare – mediante l’installazione di altre 22 telecamere (11 nel centro urbano e 11 nelle contrade, dove vive circa un terzo della popolazione), della sicurezza cittadina, purtroppo questo ennesimo episodio di atto predatorio, pare che non abbia causa- to che aumentare il senso di insicurezza nella popolazione residente: «Se a Potenza accade di tutto, troppo, è solo perché c’è una specie di sindaco che se ne strafotte di questi problemi come di tutti gli altri. La latitanza è diventata scandalosa e ad ogni segnale di latitanza comunale corrisponde il fatto che questi vandali si permettono sempre di più. Sono almeno quattro anni che invoco le ronde notturne in borghese almeno per il sabato sera che pare sia il giorno critico. Ma il sindaco e questa amministrazione continua a fregarsene di tutto e tutti».