CASO JUVENTUS COSA RISCHIANO PENALMENTE I 12 INDAGATI OLTRE LA GIUSTIZIA SPORTIVA❓
“Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi”
CASO JUVENTUS
Terremoto in casa Juventus : si dimette il Presidente Andrea Agnelli e tutto il CdA
Alla riunione del CdA, convocata d’urgenza alla Continassa, quartier generale bianconero, si sono dimessi Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.
Decisivo sarebbe stato il coinvolgimento del Cda nell’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e per via delle ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti.
Andrea Agnelli ha scritto una lettera a tutti i dipendenti della Juventus in cui rivendica i “risultati straordinari” tra i quali lo Stadium, i nove scudetti consecutivi tra gli uomini e i cinque di fila nel campionato femminile.
Agnelli ha parlato anche delle finali Champions di Berlino e Cardiff, definiti, nella lettera “i nostri grandi rimpianti”, per poi osservare: “Stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza e’ venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilita’ ad una nuova formazione di ribaltare quella partita”.
Prima di dimettersi in blocco, il Consiglio di Amministrazione della Juventus ha conferito l’incarico di Direttore Generale a Maurizio Scanavino, attuale Amministratore delegato e direttore generale del gruppo editoriale Gedi.
QUESTO IL COMUNICATO INTEGRALE DELLA SOCIETÀ
“Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli – si legge in un comunicato – acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticita’ evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter TUF sui bilanci della Societa’ al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticita’ rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., societa’ di revisione di Juventus”.
Inoltre, si specifica, “Con riferimento alle criticita’ relative alle c.d. “manovre stipendi” realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi. All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Societa’, per un approccio maggiormente prudenziale, ha: ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilita’ di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o “loyalty bonus” (rispettivamente, a luglio/agosto 2020 per la prima c.d. “manovra stipendi” e a settembre 2021 per la seconda c.d. “manovra stipendi”); – sulla base delle sopramenzionate possibilita’ di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 (per la prima c.d. “manovra stipendi”) e i c.d. “loyalty bonus” di settembre 2021 (per la seconda c.d. “manovra stipendi”) a partire dalla data piu’ remota tra quelle di partenza di una c.d. “constructive obligation” ipotizzate dagli esperti indipendenti (e cosi’, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021). Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e dei “loyalty bonus” siglati a settembre 2021, prevedendone l’accrual pro-rata temporis, secondo il c.d. “straight line approach” (che e’ uno tra gli approcci ammessi dai principi contabili), a far data, rispettivamente, 2 da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e non sono material sul patrimonio netto al 30 giugno 2022. Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti gia’ convocata per il 27 dicembre 2022″.
Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, “approvato, all’unanimita’, il comunicato stampa contenente le considerazioni sui bilanci al 30 giugno 2022 richieste da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del TUF, disponibile presso il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate “1Info” (www.1info.it) e sul sito internet della Societa’ (www.juventus.com), all’interno della sezione”Investitori”.
Gli amministratori hanno, inoltre, richiesto alle funzioni interne della Societa’, con particolare riguardo all’attivita’ dell’Area Sport, di concludere le analisi e procedere all’attuazione nei tempi piu’ brevi possibili del già avviato processo di ulteriore implementazione e miglioramento delle procedure e dei presidi interni in modo tale da contribuire al processo di rafforzamento delle prassi contabili volte alla misurazione e contabilizzazione degli asset e delle operazioni della Societa’. Tutto quanto sopra considerato, al fine di rafforzare il management della Societa’, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dottor Maurizio Scanavino. Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralita’ e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi.
A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel piu’ breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite”.
Il Consiglio ha, tuttavia, “richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato. In ragione di quanto precede, e’ venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Consiglio di Amministrazione deve intendersi cessato. Il Consiglio proseguira’ la propria attivita’ in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che e’ stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la 3 nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l’amministratore Daniela Marilungo che ha rassegnato le proprie dimissioni con dichiarazione separata.
Juventus continuera’ a collaborare e cooperare con le autorita’ di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Societa’ dalla Consob e dalla Procura”.
Si segnala, prosegue il club “ai sensi dell’Articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., che: – con riferimento alle dimissioni della dottoressa Daniela Marilungo, la stessa ricopriva la carica di consigliere non esecutivo e indipendente della Societa’, nonche’ di membro del “Comitato Controllo e Rischi” e del “Comitato ESG” di Juventus.
La dott.ssa Marilungo ha motivato le sue dimissioni sostenendo l’impossibilita’ di esercitare il proprio mandato con la dovuta serenita’ e indipendenza anche, ma non solo, per il fatto di ritenere di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente “agire informata” a fronte di temi di sicura complessita’. Il Consiglio di Amministrazione ha preso nota dei commenti della dottoressa Marilungo, non condividendoli. Ciononostante il Consiglio di Amministrazione ringrazia la dottoressa Marilungo per i suoi sette anni in Juventus; – sulla base delle comunicazioni effettuate alla Societa’ e al pubblico, ne’ la dott.ssa Marilungo ne’ gli altri consiglieri risultano detenere, alla data odierna, azioni Juventus, ad eccezione di Andrea Agnelli, che detiene alla data odierna n. 96711 azioni Juventus; Il Consigliere Giorgio Tacchia e’ stato nominato quale componente del “Comitato Controllo e Rischi” in sostituzione di Daniela Marilungo. Sulla base delle comunicazioni effettuate alla Societa’, – conclude la Juventus – il dottor Scanavino non risulta detenere, alla data odierna, azioni Juventus”.
JUVENTUS CHIESTO IL PROCESSO PER 12
GIP: SU PLUSVALENZE JUVE POSSIBILE BUONA FEDE
LE NOTE UFFICIALI DELLA SOCIETÀ JUVENTUS :
28 NOVEMBRE 2022
Torino, 28 novembre 2022 – Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S.p.A. (la “Società” o “Juventus”), riunitosi oggi sotto la Presidenza di Andrea Agnelli, acquisiti nuovi pareri legali e contabili degli esperti indipendenti incaricati ai fini della valutazione delle criticità evidenziate da Consob ai sensi dell’art. 154-ter TUF sui bilanci della Società al 30 giugno 2021, ha nuovamente esaminato le contestazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, le carenze e criticità rilevate dalla Consob e i rilievi sollevati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus.
Con riferimento alle criticità relative alle c.d. “manovre stipendi” realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021, il Consiglio di Amministrazione ha rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile e ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi. All’esito di tali complessive analisi e valutazioni, sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, per un approccio maggiormente prudenziale, ha:
- anzitutto ritenuto di rivedere al rialzo la stima di probabilità di avveramento delle condizioni di permanenza in rosa per quei calciatori che nel biennio 2019/20-2020/21 hanno rinunciato a parte dei compensi e con cui sono state successivamente concluse integrazioni salariali o “loyalty bonus” (rispettivamente, a luglio/agosto 2020 per la prima c.d. “manovra stipendi” e a settembre 2021 per la seconda c.d. “manovra stipendi”);
- sulla base delle sopramenzionate possibilità di adozione di legittime metodologie di contabilizzazione alternative, valutato di far decorrere l’accrual pro-rata temporis degli oneri per le integrazioni salariali di luglio/agosto 2020 (per la prima c.d. “manovra stipendi”) e i c.d. “loyalty bonus” di settembre 2021 (per la seconda c.d. “manovra stipendi”) a partire dalla data più remota tra quelle di partenza di una c.d. “constructive obligation” ipotizzate dagli esperti indipendenti (e così, rispettivamente, da giugno 2020 e maggio 2021).
Tali revisioni di stime e di assunzioni comportano pertanto rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022 per effetto delle integrazioni salariali siglate a luglio/agosto 2020 e dei “loyalty bonus” siglati a settembre 2021, prevedendone l’accrual pro-rata temporis, secondo il c.d. “straight line approach” (che è uno tra gli approcci ammessi dai principi contabili), a far data, rispettivamente, da giugno 2020 e da maggio 2021; gli effetti di tali rettifiche sono sostanzialmente nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso e futuri, e non sono material sul patrimonio netto al 30 giugno 2022. Gli effetti contabili di quanto sopra illustrato, saranno riflessi in un nuovo progetto di bilancio di esercizio e in un nuovo bilancio consolidato al 30 giugno 2022 che saranno esaminati e approvati in una prossima riunione consiliare, resi noti al mercato ai sensi di legge e sottoposti all’Assemblea degli Azionisti già convocata per il 27 dicembre 2022.
Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, approvato, all’unanimità, il comunicato stampa contenente le considerazioni sui bilanci al 30 giugno 2022 richieste da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del TUF, disponibile presso il sistema di diffusione delle informazioni regolamentate “1Info” (www.1info.it) e sul sito internet della Società (www.juventus.com), all’interno della sezione “Investitori”.
Gli amministratori hanno, inoltre, richiesto alle funzioni interne della Società, con particolare riguardo all’attività dell’Area Sport, di concludere le analisi e procedere all’attuazione nei tempi più brevi possibili del già avviato processo di ulteriore implementazione e miglioramento delle procedure e dei presidi interni in modo tale da contribuire al processo di rafforzamento delle prassi contabili volte alla misurazione e contabilizzazione degli asset e delle operazioni della Società.
Tutto quanto sopra considerato, al fine di rafforzare il management della Società, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino. Si allega al presente comunicato stampa il curriculum vitae del dott. Scanavino.
Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi.
A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico.
Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato.
In ragione di quanto precede, è venuta meno la maggioranza degli Amministratori in carica e, pertanto, ai sensi di legge e di statuto, il Consiglio di Amministrazione deve intendersi cessato. Il Consiglio proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023 per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione (eccezion fatta per l’amministratore Daniela Marilungo che ha rassegnato le proprie dimissioni con dichiarazione separata; cfr. infra per ulteriori informazioni)1. Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura.
Si segnala, ai sensi dell’Articolo IA.2.6.7 delle Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., che:
- con riferimento alle dimissioni della dott.ssa Daniela Marilungo, la stessa ricopriva la carica di consigliere non esecutivo e indipendente della Società, nonché di membro del “Comitato Controllo e Rischi” e del “Comitato ESG” di Juventus. La dott.ssa Marilungo ha motivato le sue dimissioni sostenendo l’impossibilità di esercitare il proprio mandato con la dovuta serenità e indipendenza anche, ma non solo, per il fatto di ritenere di non essere stata messa nella posizione di poter pienamente “agire informata” a fronte di temi di sicura complessità. Il Consiglio di Amministrazione ha preso nota dei commenti della dott.ssa Marilungo, non condividendoli. Ciononostante il Consiglio di Amministrazione ringrazia la dott.ssa Marilungo per i suoi sette anni in Juventus;
- sulla base delle comunicazioni effettuate alla Società e al pubblico, né la dott.ssa Marilungo né gli altri consiglieri risultano detenere, alla data odierna, azioni Juventus, ad eccezione di Andrea Agnelli, che detiene alla data odierna n. 96711 azioni Juventus;
Il Consigliere Giorgio Tacchia è stato nominato quale componente del “Comitato Controllo e Rischi” in sostituzione di Daniela Marilungo. Sulla base delle comunicazioni effettuate alla Società, il dott. Scanavino non risulta detenere, alla data odierna, azioni Juventus.
Curriculum Vitae di Maurizio Scanavino
Maurizio Scanavino, classe 1973, ha conseguito la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino e ha svolto la sua attività professionale in vari settori (consulenza, automotive ed editoriale) con esperienze in Italia e all’estero. Dopo gli inizi di carriera, prima in Accenture e in seguito nello sviluppo di servizi digitali e di e-commerce, è approdato nel 2004 nel Gruppo Fiat partecipando al rilancio della società guidata da Sergio Marchionne in qualità di direttore di Brand Promotion con responsabilità di marketing e comunicazione per i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia.
Nel 2007 è entrato nel settore editoriale del Gruppo come direttore dell’area digitale e marketing dell’editrice della Stampa, occupandosi in particolare dello sviluppo prodotto e del portafoglio digitale e diventando tre anni dopo Direttore Generale della concessionaria di pubblicità Publikompass. Nel 2013 passa al Secolo XIX dove in qualità di Amministratore Delegato lavora alla fusione con La Stampa, operazione che porta alla nascita di ITEDI, di cui viene nominato Direttore Generale. Successivamente guida il processo di integrazione di ITEDI con il Gruppo Espresso, che porta alla costituzione del gruppo GEDI, uno dei principali gruppi editoriali europei. Attualmente ricopre la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di GEDI Gruppo Editoriale, dove è impegnato a consolidare la posizione di leader italiano della trasformazione digitale nel settore editoriale, anche attraverso acquisizioni societarie e investimenti mirati.
28 NOVEMBRE 2022
Informazioni richieste da Consob ai sensi dell’art. 114, comma 5, del D.Lgs. 58/1998: considerazioni degli amministratori sulla correttezza dei bilanci 2022 e indicazione della stima degli effetti economico-patrimoniali e finanziari idonei a rappresentare la contabilizzazione dei profili oggetto della Delibera assunta ai sensi dell’art. 154-ter, comma 7, del TUF, in data 19 ottobre 2022, dalla Consob sulla situazione consolidata al 30 giugno 2022
30 NOVEMBRE 2022
In riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa – nel pieno rispetto della magistratura e degli organismi regolatori del mercato, e pur ribadendo la massima fiducia nelle autorità giudicanti – JFC precisa quanto segue.
A seguito dell’avvio del procedimento Consob di accertamento di presunte non-conformità contabili (luglio 2021), conclusosi in data 19 ottobre 2022, con gli esiti resi pubblici da Juventus con i due comunicati del 21 ottobre e 20 novembre 2022, e a seguito dell’acquisizione degli atti del fascicolo penale (a seguito della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari il 24 ottobre 2022), gli organi sociali di Juventus hanno proseguito il processo di rigorosa e scrupolosa valutazione di tutte le contestazioni contabili rivolte con riguardo ai bilanci di Juventus (2019/2020 e 2020/2021 e, a cascata, 2021/2022).
Sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili, il board di Juventus è pervenuto, con compattezza, alla conclusione unanime da parte dei nove consiglieri in carica alla data del 28 novembre 2022, che:
- Il trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili;
- le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022; infatti, la Procura afferma l’artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla c.d. “manovra stipendi” 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle c.d. scritture integrative in corso di negoziazione nell’aprile/maggio 2021;
- la correzione dei bilanci (i.e. restatement), con il limitato profilo delle c.d. “manovre” stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l’ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022;
- Juventus confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata.
Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi.
Juventus, le possibili sanzioni: in caso di multa salata non ci sarebbe penalizzazione
Il quotidiano Tuttosport parla delle possibili sanzioni per la Juventus nel caso in cui dovesse esserci un processo davanti alla giustizia sportiva per le “manovre stipendi” e per le operazioni fittizie con gli agenti dei calciatori. Le sanzioni previste come noto vanno dalle multe alle penalizzazioni: per il quotidiano, le multe in questione potrebbero essere anche molto pesanti, fino a 5 volte il valore delle somme non corrisposte (solo per gli agenti si parla di circa 8 milioni di euro), ma in tal caso sarebbero incompatibili con penalità di punti, visto che la pena non può essere sproporzionata.
Insomma, o multa o penalità in caso di decisioni pesanti, mentre con sanzioni più leggere potrebbero esserci anche entrambe.
Il caso Juventus: rischiano il processo Andrea Agnelli e i dirigenti
È pronta in procura a Torino la richiesta di rinvio a giudizio
La società in una nota afferma che
“le contestazioni della procura non paiono fondate e nemmeno allineate”
con i rilievi contenuti nella delibera della Consob dello scorso ottobre
Chiesto il processo per Agnelli e i dirigenti.
Abodi: la Juventus è solo la punta estrema
I magistrati della procura di Torino indagano, tra l’altro, per falso in bilancio.
Nelle intercettazioni un dirigente dice: “Non è come calciopoli. Qui ce la siamo creata noi”
il ministro dello Sport lancia l’allarme:
“Probabilmente la Juventus non è l’unica ad aver agito così. Serve ordine”
Caso Juve, chiesto il rinvio a giudizio per Andrea Agnelli
L’atto della procura di Torino riguarda tra gli altri anche Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved
La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio di Andrea Agnelli e di altre undici persone fisiche più la società Juventus nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” sui conti del club bianconero. L’atto riguarda tra gli altri anche Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved. È stata stralciata invece la posizione degli ex tre sindaci. L’accusa è di false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e ostacolo alle autorità di vigilanza. La chiusura delle indagini è stata notificata lo scorso 24 ottobre, mentre risalgono a lunedì le dimissioni dell’intero cda della società. Sarà l’assemblea del 18 gennaio a varare il nuovo board, per ora è nota solo l’indicazione del presidente nella persona di Gianluca Ferrero, da parte dell’azionista di maggioranza Exor.
Abodi: « È soltanto la punta estrema, si metta ordine»
Intanto, sulla vicenda, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha rilasciato un’intervista all’Ansa. «La situazione della Juventus – ha affermato – è soltanto la punta estrema e, per certi versi, anche clamorosa, di un fenomeno su cui non possiamo voltarci dall’altra parte», perché «probabilmente la Juventus non è l’unica», dunque «è il momento di mettere ordine e di andare a controllare in maniera più puntuale, perché ci sono società che si comportano in maniera estremamente corretta ed altre che, evidentemente, hanno interpretato in maniera troppo particolare le norme, e ciò determina un problema anche sul versante dell’equa competizione»
Juventus, il gip di Torino: “Possibile buona fede sul caso plusvalenze”
Sulla delicata situazione del club bianconero è intervenuto il giudice per le indagini preliminari, Ludovico Morello: ecco le sue parole
La delicata situazione in casa Juventus sulla questione delle plusvalenze è stata commentata da Ludovico Morello, il gip del Tribunale di Torino che lo scorso 12 ottobre ha respinto le richieste di misure interdittive per Andrea Agnelli e gli altri indagati nell’inchiesta sui conti della società bianconera.
Alla luce degli atti disponibili in quel momento, il giudice ha scritto che se la Juventus si è davvero attenuta alla prassi standard
“risulterebbe difficile ipotizzare un discostamento consapevole, e quindi in definitiva doloso, dai corretti criteri di contabilizzazione delle poste”
Per Morello è comunque opportuno “un accurato approfondimento“, perchè la società potrebbe essere in buona fede.
Dalle dimissioni in blocco del CdA alla nomina del nuovo presidente: cosa è successo e perché
Nella serata di lunedì 28 novembre il CdA della Juventus – compreso il presidente Andrea Agnelli – si dimette in blocco.
La decisione unanime per il passo indietro arriva a seguito del coinvolgimento nell’indagine Prisma, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, e per via delle ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti (fissata adesso il 27 dicembre)
“Ferrero – spiega Exor – possiede una solida esperienza e le competenze tecniche necessarie, oltre a una genuina passione per il club bianconero, che lo rendono la persona più adeguata a ricoprire l’incarico”
Nato a Torino nel 1963, laureato in Economia e Commercio nel 1988, è presidente del collegio sindacale di Fincantieri, Luigi Lavazza, Biotronik Italia, Praxi Intellectual Property, P. Fiduciaria, Emilio Lavazza Sapa, Gedi Gruppo Editoriale, Nuo e Lifenet. Ricopre la carica di sindaco effettivo in Fenera Holding. È vicepresidente del consiglio di amministrazione della Banca del Piemonte e componente del consiglio di amministrazione di Italia Independent Group, di Lol srl e di Pygar srl.